CHIUSI, IL 16/4 LA LECTIO MAGISTRALIS DI P. PAOLO BENANTI SU “UN’ETICA PER L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE?”

Martedì 16 aprile 2024, alle ore 17,30, presso il teatro Mascagni in Via Giuseppe Garibaldi, 30 a Chiusi, si terrà la lectio magistralis su “Un’etica per l’intelligenza artificiale?” del Prof. P. Paolo Benanti, presidente della commissione sull’intelligenza artificiale della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

L’iniziativa è promossa dalla Diocesi di Montepulciano-Chiusi-Pienza, dall’Arcidiocesi di Siena- Colle di Val D’Elsa-Montalcino, dalla Libera Università per le Scienze Biblico Teologiche (LUBIT) con il patrocinio del Comune di Chiusi.

Francescano del Terzo Ordine Regolare, teologo Romano, classe 1973, Paolo Benanti è un francescano del Terzo Ordine Regolare – TOR – e si occupa di etica, bioetica ed etica delle tecnologie. In particolare i suoi studi si focalizzano sulla gestione dell’innovazione: internet e l’impatto del Digital Age, le biotecnologie per il miglioramento umano e la biosicurezza, le neuroscienze e le neurotecnologie.

Come scrive lui stesso, “cerco di mettere a fuoco il significato etico e antropologico della tecnologia per l’Homo sapiens: siamo una specie che da 70.000 anni abita il mondo trasformandolo, la condizione umana è una condizione tecno-umana…”

Presso la Pontificia Università Gregoriana ha conseguito nel 2008 la licenza e nel 2012 il dottorato in teologia morale. La dissertazione di dottorato dal titolo “The Cyborg. Corpo e corporeità nell’epoca del postumano” ha vinto il Premio Belarmino – Vedovato.

Dal 2008 è docente presso la Pontificia Università Gregoriana, l’Istituto Teologico di Assisi e il Pontificio Collegio Leoniano ad Anagni. Oltre ai corsi istituzionali di morale sessuale e bioetica si occupa di neuroetica, etica delle tecnologie, intelligenza artificiale e postumano. Ha fatto parte della Task Force Intelligenza Artificiale per coadiuvare l’Agenzia per l’Italia digitale. E’ membro corrispondente della Pontificia accademia per la vita con particolare mandato per il mondo delle intelligenze artificiali. A fine 2018 è stato selezionato dal Ministero dello sviluppo economico come membro del gruppo di trenta esperti che a livello nazionale hanno il compito di elaborare la strategia nazionale sull’intelligenza artificiale e la strategia nazionale in materia di tecnologie basate su registri condivisi e blockchain.

MONTEPULCIANO, IL 7/IV IL CONCERTO DELL’ORGANO DI SAN BIAGIO, MERAVIGLIA DEL 1781

Come ormai è tradizione, il Festival di Pasqua a Montepulciano offre a poliziani e turisti un concerto dedicato al meraviglioso organo a canne del Tempio di San Biagio, costruito nel 1781 da Alamanno Contucci.

Il concerto, domenica 7 aprile alle 11.30, a ingresso gratuito con la collaborazione delle Parrocchie di Montepulciano e delle Opere Ecclesiastiche Riunite, sarà tenuto dall’organista Francesco Alessandrini, Maestro esperto dello strumento in ogni suo aspetto, dall’esecuzione al restauro. Il programma si concentra, pur se non esclusivamente, su brani dello stesso secolo in cui è stato costruito l’organo di San Biagio, mettendone così in luce le caratteristiche specifiche.

PIENZA; IL 6/4 LA PRESENTAZIONE DEL RESTAURO DELLA PIEVE DEI SANTI VITO E MODESTO A CORSIGNANO

Sabato 6 aprile 2024, alle ore 16, si terrà la presentazione dei lavori di restauro della Pieve dei Santi Vito e Modesto a Corsignano, nel comune di Pienza.
L’evento è promosso dalla Diocesi di Montepulciano-Chiusi-Pienza, dalla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Siena-Grosseto-Arezzo, dal Comune di Pienza e dalla parrocchia di Pienza.
Porteranno il loro saluto il card. Augusto Paolo Lojudice, vescovo di Montepulciano-Chiusi-Pienza, l’arch. Gabriele Nannetti, soprintendente Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Siena-Grosseto-Arezzo, Manolo Garosi, sindaco di Pienza, e don Giampaolo Riccardi, parroco di Pienza.
Interverranno gli architetti Fausto Formichi e Federico Salvini e la dott.ssa Ada Salvi.
Alle ore 18 è prevista la Santa Messa presieduta dal card. Lojudice.

PIENZA, LA MESSA DEL LUNEDI’ DELL’ANGELO E LA PROCESSIONE PER S. ANDREA

Questa mattina il card. Augusto Paolo Lojudice, vescovo di Montepulciano-Chiusi-Pienza ha presieduto la Santa Messa del Lunedì dell’Angelo. Con lui hanno concelebrato il parroco, don Giampaolo Riccardi e don Gabriele Petreni.

Come tradizione è stata esposta anche la preziosissima reliquia dall’Apostolo Andrea, patrono della città. A causa del maltempo la processione prevista perle vie della città si è tenuta all’interno della Cattedrale.

Andrea, ancora di più di san Pietro e Paolo, è simbolo dell’incontro culturale tra Oriente e Occidente, tra la chiesa Cattolica e quella Ortodossa. Il 30 novembre, infatti, è festa sia per la chiesa d’Occidente che d’Oriente. Le sue reliquie vennero messe in salvo dalle invasioni turche nel XV secolo e giunsero in Italia, salvo poi essere restituite alla chiesa orientale da Paolo VI nel 1964 “in segno di carità, di fratellanza, di unione coi Santi del Cielo e con i fratelli della terra”.

Il Museo Diocesano di Pienza ospita proprio il reliquiario che Papa Montini donò alla città di Pio II come risarcimento per averla privata dell’antico e prezioso contenitore, molto venerato dai fedeli del posto.

 

 

CHIUSI, LA MESSA DI PASQUA PRESIEDUTA DAL CARD. LOJUDICE, “LA RISURREZIONE CHIAVE DI VOLTA DELLE NOSTRE ESISTENZE”

Solenne celebrazione per la Santa Pasqua nella concattedrale di san Secondiano a Chiusi presieduta dal card, Augusto Paolo Lojudice, vescovo di Montepulciano-Chiusi- Pienza e concelebrata dal parroco, don Baldovino Potomonyo Muvwaro. Durante la celebrazioni i più piccoli hanno portato all’altare le offerte e alcune piantine nate dai semi coltivati in memoria del piccolo Francesco che ci ha lasciato, loro compagno di classe.

In una chiesa gremita e colorata dalla presenza di tanti bambini del catechismo il Card. Lojudice ha salutato idealmente “tutte le comunità della diocesi di Montepulciano-Chiusi-Pienza nel giorno più importante per ogni cristiano: la Pasqua, con la quale celebriamo la vittoria della vita sulla morte. La risurrezione di Gesù”.

“Questa giornata di festa – ha aggiunto – è anche l’occasione per fermarsi a riflettere sulle nostre vite senza dimenticare che al centro della nostro percorso come cristiani c’è appunto la risurrezione che è la chiave di volta delle nostre vite”.

“Con la rinascita alla vita di Gesù- ha spiegato – cambia anche  il rapporto degli stessi discepoli con Lui. Cristo stesso li abitua ad una nuova dimensione di vicinanza non più in presenza, ma in Spirito. Passeranno 40 giorni prima dell’Ascensione, un numero programmatico che torna spesso nel Vangelo”.

“La vita nuova  – ha proseguito – si basa su tre  cardini principali: la novità del Cristo che è risorto, la comprensione del suo progetto di salvezza ed infine l’effusione dello Spirto Santo”.

“Maria di Magdala – ha poi sottolineato – è la prima persona a cui Gesù appare. Una donna! Ma Cristo risorto si fa vedere da chi gli ha voluto bene ed è stato devoto, da chi spesso è considerato ultimo, fragile, debole”.

“Penso oggi ai tanti bambini ai quali hanno fatto perdere la dignità  gli abusi e l’indifferenza. Cristo è risorto per loro e per le tante troppe donne vittime di una cieca follia che porta alla violenza e al sopruso”.

“Il Cristo ci chiama uno ad uno – ha proseguito – ma non saremo in grado di riconoscerlo se non cambiamo, se non rimettiamo al centro delle nostre vite la pace come metodo di relazione nel particolare e nel mondo. Ricordiamo oggi le tante guerre nel mondo quelle famose e quelle meno famose. Tutte mietono vittime innocenti a partire dai più piccoli”.

“Vi auguro – ha concluso – di essere portatori di vera pace nelle vostre vite e nelle vostre comunità”

 

 

 

MONTEPULCIANO, IERI LA LITURGIA DELLA PASSIONE DI GESU’ PRESIEDUTA DAL CARD. LOJUDICE

Ieri pomeriggio nella chiesa di Sant’Agnese a Montepulciano il card. Augusto Poalo Lojudice, vescovo di Montepulciano-Chiusi-Pienza ha presieduto la liturgia della Passione del Signore. Hanno concelebrato Don Domenico Zafarana e Don Rayapu Reddy Pietro Sanivarapu.

Nella sua omelia il vescovo ha evidenziato come quello di eri “fosse un giorno di lutto, di silenzio per tutta la Chiesa. Il suo sposo, Cristo, ha scelto la morte nell”atto più grande di amore per l’umanità. Dio si fa uomo per gli uomini. Non fugge la sofferenza, la fa sua, la vive“.

L’invito a noi suo figli – ha aggiunto – è quello  di non rimanere indifferenti alla sofferenza  del mondo. Pensiamo solo a quante guerre stanno dilaniando la nostra terra dall’Ucraina alla Terra Santa“.

Il cardinale ha poi sottolineato come “la Chiesa si affidi alla protezione benevola di Maria che sotto alla Croce, in silenzio, compartecipa alla sofferenza del suo Figlio. A Lei guardiamo come modello, a Lei affidiamo i nostri dolori, le nostre angosce, le nostre ansie“.

PASQUA: DALLA BAULI COLOMBE E DOLCI PER LE CARITAS DI SIENA E MONTEPULCIANO

Anche quest’anno la generosità dell’azienda Bauli di Verona andrà a rallegrare la Pasqua delle tante famiglie assistite dalle Caritas di Siena-Colle di Val D’Elsa-Montalcino e di Montepulciano-Chiusi-Pienza. Come ormai da tradizione, infatti, è stata consegnata ieri una donazione di 20 pallet di colombe di diversi gusti, che verranno distribuite ora alle realtà e ai nuclei famigliari che si rivolgono solitamente alle Caritas diocesane, nonché alle mense Caritas. Il prodotto è stato consegnato a Siena grazie anche alla disponibilità della BS Autotrasporti di Badesse (Monteriggioni) ed è stato scaricato con l’aiuto del Consorzio Agrario di Arbia.

Le colombe e i dolci verranno distribuiti alle famiglie e alle mense delle Caritas diocesane, alle carceri di Siena e San Gimignano, nonché alle associazioni “Medicina Solidale” di Roma e “Roccaraso Futura (AQ).

 

CHIUSI, LA MESSA CRISMALE PRESIEDUTA DAL CARD. LOJUDICE

Grande partecipazione di fedeli alla Messa Crismale di questo pomeriggio – nel duomo di Chiusi – presieduta dal nostro vescovo, card. Augusto Paolo Lojudice, e concelebrata dai tanti sacerdoti della Chiesa diocesana.

Nella sua omelia il cardinale ha evidenziato: “Oggi siamo noi, vescovo e presbiteri di questa Chiesa, davanti a voi per portare la nostra umanità, debolezza e fragilità. E voi ci volete bene, perché conoscete il nostro operare in mezzo a voi, per voi, con voi, nelle diverse parrocchie della nostra diocesi.
La fede è ciò che vorrei dirvi oggi: quella fede non scontata e mai banale. Quella virtù teologale che ci eleva verso l’alto”. E ha continuato rivolgendosi ai presbiteri: “Abbiamo noi dei confessori, dei padri spirituali, delle guide per crescere anche noi nella fede, cari fratelli presbiteri? Siamo capaci di andare oltre quello che è stato, senza mai rifugiarci in un passato che non è più?”. Non ha mancato – al termine dell’omelia – di toccare il tema dei giovani e del cambiamento del modo di essere e di fare parrocchia.

La celebrazione è continuata con la benedizione dei tre olii: il Crisma, l’olio dei Catecumeni e l’olio degli Infermi. Hanno preso parte al rito liturgico anche diversi giovanissimi cresimandi di alcune parrocchie della diocesi, insieme agli associati al Serra Club diocesano.

 

IL QUESTORE MILONE HA CONSEGNATO AL CARD. LOJUDICE 3 AMPOLLE CON L’OLIO DI CAPACI A 32 ANNI DALLA STRAGE

Questa mattina il Questore della provincia di Siena, Pietro Milone ha consegnato al Cardinale Augusto Paolo Lojudice, Arcivescovo di Siena-Colle di Val d’Elsa-Montalcino e Vescovo di Montepulciano-Chiusi-Pienza, tre ampolle contenenti l’Olio di Capaci. L’Olio, proviene direttamente dal luogo dove avvenne la tremenda esplosione del 23 maggio del 1992, in particolare nel punto dove l’auto con i tre agenti di scorta del magistrato Giovanni Falcone, che persero la vita, fu catapultata.

Là, oggi sorge un giardino curato dall’Associazione Quarto Savona 15 (sigla radio dell’auto di scorta) nel terreno del quale insistono diverse piante di ulivo, ciascuna dedicata ad una persona delle Istituzioni caduta per mano mafiosa. Quest’anno ricorre il 32°anniversario delle Stragi mafiose di Capaci e via D’Amelio, dove persero la vita i giudici Giovanni Falcone, Paolo Borsellino e Francesca Morvillo, oltre ai poliziotti incaricati della loro tutela Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro, Agostino Catalano, Eddie Walter Cosina, Vincenzo Li muli, Claudio Traina ed Emanuela Loi, nonché il trentesimo anniversario degli attentati di cosa nostra a Firenze, Milano e Roma.

Il dono del frutto di quelle piante di ulivo, nato dalla terra bagnata dal sangue delle vittime di mafia, nella settimana santa, vuole essere simbolo di redenzione, che sarà consacrato nella Santa Messa Crismale ed utilizzato come olio santo nelle due diocesi affidate al Card. Lojudice.