
a cura del Santuario di Sant'Agnese e delle Parrocchie di Montepulciano
Il cammino di san Domenico passa da Montepulciano


Ogni anno nel giorno del Corpus Domini, la festa del Corpo e Sangue di Gesù che, nell’ultima cena, inventa un gesto che rimane per sempre e si chiama memoriale, gli Scout del Montepulciano 1, da una tradizione ormai consolidata da anni, hanno il buon cuore di creare una bellissima infiorata sulla quale il Vescovo passa con il Santissimo Sacramento.
Cos’è il Corpus Domini in questo contesto di un anno pandemico? E come lo hanno vissuto quest’anno i nostri scout?
Il Corpus Domini è Gesù che ci regala il memoriale, un’azione divina che ogni giorno ci rende partecipi dell’Eucarestia: anche noi lì, nel cenacolo, davanti a un Dio che prende il pane, lo benedice, lo spezza e lo dà, così come ha fatto moltiplicando i pani; ogni volta è un prendere, benedire, spezzare e dare, così come ha fatto con il suo Corpo: preso, benedetto, spezzato e dato.
Il Corpus Domini!
Questa è l’Eucarestia, entrare a far parte di un’ottica nuova dove il bene genera bene, dove quando fai una cosa la fai per gli altri, dove sperimenti la solidarietà con chi ha meno di te e con-dividi, spezzi il pane, diventi benedizione per tutti in un amore che va oltre, ti dai anche in ginocchio a preparare un tappeto di segatura anche sotto la pioggia o un sole cocente per Dio che passa, un Dio che entra dentro di te sconvolgendo perché, in quel poco Pane e in quel poco Vino, in quel Pane preso, benedetto, spezzato e dato c’è tutta la forza per provarci, perdere tutto e giocare la vita per Dio e con Dio donarti agli altri facendo di te un memoriale: «fate questo in memoria di me», «date voi stessi da mangiare», diventate pazzi per Dio!
Cosa significa allora il Corpus Domini in questo anno scoutistico?
Scout che ogni giorno ricevono in dono una pagina bianca da scrivere, uomini e donne, giovani e ragazzi a cui il Signore non chiede di essere dei geni o dei perfetti ma di donare, farsi mangiare e consumare da un mondo che ha fame, una vita dal sapor del rischio, il sapore del Pane, del Corpo del Signore, che ogni giorno non smette di amare e ci chiede di fare altrettanto.
E cosa hanno fatto ce lo facciamo raccontare da loro…
“Quest’anno la nostra Infiorata aveva un sapore amaro: non potevamo essere in tanti, sporcarci insieme con i colori della segatura, invitare i nostri bambini e ragazzi a darci una mano, stare fianco a fianco piegati sotto il sole con la consapevolezza di stare creando qualcosa di magnifico. Noi capi eravamo seduti a parlarne, con il poco entusiasmo che purtroppo caratterizza questo anno difficile, e abbiamo pensato tra un sospiro e l’altro che non poteva esserci un anno senza la nostra storica Infiorata. Avrebbe dovuto essere più piccola, realizzata con la segatura rimasta dagli anni precedenti, dovevamo lavorare in piccoli gruppi ed alternarci. Così abbiamo fatto, a malincuore, ma volevamo arricchirla con un gesto che parlasse d’amore, con uno sguardo verso l’altro, con qualcosa di tangibile e pratico che toccasse anche il cuore. Con qualcosa che le desse quel calore che tanto ci manca in questo 2020.
Abbiamo infatti deciso di devolvere il ricavato dell’Infiorata – solitamente si tratta di offerte date da chi viene a vederla – al Servizio di Salute Mentale Infanzia e Adolescenza che si trova presso il nostro Ospedale di Nottola. I bambini e i ragazzi sono coloro che più hanno risentito di questo mondo all’incontrario, di questo isolamento, di questo clamore telematico che non fa altro che farci sentire più soli. E allora con chi fate rete se non con chi ogni giorno sta dalla parte dell’infanzia, di quella che più di tutti ha bisogno di opportunità e ascolto?
Lo SMIA si occupa di prevenzione, valutazione e riabilitazione di molte patologie dell’età evolutiva e conta un gran numero di professionisti (medici, psicologi, terapisti della riabilitazione) sparsi in tutto il territorio senese. Abbiamo quindi preso contatti con il Direttore dell’Unità Operativa, la dott.ssa Simona Martini, che ci ha aiutato ad organizzare la donazione e selezionare i materiali da acquistare. Dopo alcuni mesi necessari per ottenere permessi e le delibere, venerdi 18 dicembre siamo stati ricevuti dallo staff del Servizio presso i locali dell’Ospedale per consegnare il ricavato. Un’accoglienza calorosa e l’incontro di due realtà più simili di quanto poteva sembrare: due mondi fatti di attenzione, ascolto, impegno e dedizione il cui scopo è garantire ai bambini e ai ragazzi un percorso di crescita all’insegna dell’autonomia, dell’interazione con l’altro e del sognare in grande.
Una grande occasione per fare rete fra due realtà del territorio che operano dalla stessa parte, quella dei bambini!”
Riceviamo e pubblichiamo dal Presidente di Azione Cattolica diocesana, Paolo Cencini
Carissimi amici, insieme al Consiglio Diocesano e agli Assistenti, ci è sembrato bello rivolgervi un pensiero in occasione dell’8 dicembre, giorno in cui vivremo un’adesione diversa da tutte le altre nella lunga storia dell’Associazione, ma che anche per questo potrà essere un’occasione preziosa
per riflettere e accogliere in pienezza le ragioni per cui decidiamo di far parte della famiglia dell’Azione Cattolica.
La Presidenza Nazionale ha scritto ai responsabili diocesani una lettera in cui ci ricorda che la scelta dell’8 dicembre per l’adesione pone il nostro “Sì” sotto la protezione del grande “Sì” della Vergine Maria. Scrive infatti la Presidenza Nazionale: “Maria rappresenta perciò per ciascuno di noi e per la Chiesa intera il modello di “adesione” alla volontà di Dio. Quel “Sì” pronunciato a Nazareth non fu risparmiato da paure, incertezze, dubbi: quando Luca ce lo racconta, ci ricorda un dialogo attraverso il quale le ragioni stesse di quella adesione si sono fatte più profonde e, dunque, più robuste”.
E’ quindi fondamentale che l’8 dicembre, in cui quest’anno non potremo vivere i tradizionali momenti comunitari nelle nostre parrocchie, sia occasione per rinnovare più consapevolmente il nostro “sì”.
Aderendo all’Azione Cattolica diciamo un sì al Signore che ci offre questa esperienza nella ricchezza della Chiesa e ci chiama a custodirla e arricchirla.
Diciamo sì a una rete di fratelli che, con tutte le loro storie fatte di bellezza e di fragilità, si sostengono e camminano insieme rinsaldando i legami con un abbraccio ideale proprio quando la pandemia ci impedisce di abbracciarci fisicamente.
Diciamo sì alla Chiesa universale e alla nostra Chiesa particolare, nel suo cammino che quest’anno ci porta a mettere al centro più di sempre l’Eucaristia; diciamo sì alle nostre parrocchie e a quella vita ecclesiale di tutti i giorni, di cui oggi più che mai cogliamo le fatiche ma che desideriamo amare e sostenere sempre meglio.
Diciamo sì al nostro Paese e alla nostra terra, certi che la formazione associativa aiuta a essere membri consapevoli della città di Dio e della città dell’uomo.
Il tempo che stiamo vivendo ci educa, come ha ricordato il presidente Nazionale Matteo Truffelli presentando gli aggiornamenti al Progetto Formativo, e noi possiamo imparare dalle privazioni cui siamo chiamati. Per l’Associazione non poter vivere ordinariamente gli incontri e le feste è una grande sofferenza, ma è anche un’opportunità per riscoprire qualcosa di cui da molto tempo sentiamo il bisogno: nell’A.C. l’essere precede il fare e la profondità della vita spirituale e del
legame associativo fondano ogni nostra iniziativa. “Questo non significa che l’A.C. va in pausa perché la vita non va in pausa” dice ancora il Presidente Nazionale, infatti a livello diocesano non si è interrotta la proposta formativa, che in questa fase si realizza a livello unitario nelle modalità compatibili con le regole in vigore, e neppure rinunciamo a celebrare l’Adesione, che in ogni parrocchia sarà vissuta nelle forme oggi opportune con l’intenzione di organizzare un momento di festa quando sarà possibile.
Il presidente diocesano:
Paolo Cencini
L’Assistente diocesano:
don Fabrizio Ilari
La nostra cara Simona continua sicuramente dal cielo a vigilare sulla sua famiglia, sul suo paese, sulla sua scuola, sulla sua parrocchia.
Ma in tutti ha lasciato un vuoto che non è facile riempire.Uno dei suoi desideri era quello di vedere le opere d’arte, quadri e statue, della “sua” chiesa restaurate. Era questo il suo “sogno”.
Coloro che le sono stati e sono ancora vicini vogliono realizzare questo “Sogno di Simona”.In accordo con la parrocchia di san Lorenzo in Valiano, la diocesi e le autorità civili, si fanno promotori per raccogliere i fondi necessari per restaurare il “CROCEFISSO”, le statue di Gesù Morto e della Madonna Addolorata.
Per informazioni e raccolta fondi:
Lucia3384705243; Lucia.Boschi@mps.it
Caterina 3333366392; caterina.biribo@gmail.com
Serena 3395495884; blusere74@live.itLe offerte possono essere fatte anche sul c/c della parrocchia con la causale “Sogno Simona”: IT12P0848925600000000040046 Parrocchia san
Lorenzo ValianoPs. Volendo preparare anche un piccolo ricordo, si invitano tutti coloro che hanno una foto, un ricordo o vogliono lasciare un pensiero che riguarda
Simona, a comunicarlo ai numeri o mail sopra indicati.
Rendiamo pubblico il nuovo orario delle celebrazioni che entrerà in vigore il prossimo lunedì 5 ottobre 2020: per qualsiasi informazione o chiarimento don Domenico è disponibile al numero 392-1847436. Affidiamo all’intercessione di san Giovanni Battista il cammino della comunità di Montepulciano.
scarica qui il nuovo Orario Sante Messe
Cari amici del Sovvenire,
è uscito il numero 2 di questo anno del periodico “Sovvenire”, che è possibile leggere on line cliccando a questo link.Come già anticipato, questo numero riporta i dati dell’impegno della Chiesa Italiana per far fronte ai vari bisogni derivanti dall’epidemia da Coronavirus. Cifre imponenti, che si possono leggere a pag. 2. In totale sono circa 238 i milioni di euro impegnati e spesi per sostenere – in particolar modo – le diocesi (con particolare attenzione a quelle poste nelle cosiddette “zone rosse”), le caritas diocesane (per dotarle di forniture di generi alimentari), le strutture sanitarie (carenti di ausili per la respirazione e di prima protezione per il proprio personale), e i Paesi del Terzo Mondo (perché la pandemia non ha conosciuto confini). Accanto ai numeri è doveroso ricordare i 121 preti (senza contare i religiosi e le religiose) che il virus ha infettato e poi ucciso. Il dato è sottostimato perché è ripreso da “Avvenire” del 28 maggio. La solidarietà che la Chiesa ha espresso a livello nazionale ha trovato eco anche nella nostra diocesi, con il servizio svolto dalla caritas diocesana e dalle caritas parrocchiali che si sono attivate – nel rispetto della specifica normativa – perché i “nuovi poveri”, così come chi vive nel disagio da anni e della caritas è frequentatore assiduo, non si sentissero abbandonati. Anche il Photoreportage, che occupa parecchie pagine della rivista, è dedicato interamente al contrasto al Coronavirus. Storie di quotidiana spicciola solidarietà, perché: “E’ finito il tempo di vivere per se stessi, è cominciato il tempo di vivere con Dio e per Dio, con gli altri e per gli altri, con amore e per amore”. E’ un pensiero del Santo Padre, ripreso dall’omelia da lui tenuta il 26 gennaio nella Basilica di san Pietro, e che fa da “occhiello” (per dirla in gergo giornalistico) a “La Mappa della Solidarietà”, a pag. 16. E’ un pensiero da attuare, in questo tempo di concreta visibile solidarietà, pensando ai nostri sacerdoti e destinando loro una offerta deducibile.
Giovanni Mignoni
Incaricato Sovvenire diocesi di Montepulciano-Chiusi-Pienza
Come è consueto, ogni anno, il Vescovo, in occasione della Madonna del Rifugio, quale patrona della Diocesi, il giorno 7 settembre alle ore 21.00 presiede una solenne concelebrazione in Collegiata san Martino a Sinalunga e il giorno 8, alle ore 10.30 presso il Santuario a Lei dedicato e curato nell’animazione spirituale dai frati minori.
Il programma prevede altre celebrazioni come in locandina allegata
La narrazione delle cose belle questo week end finisce con una carrellata di immagini del Gre.Gra. [Grest Gracciano] e suoi magnifici Giak
Tante volte in questi giorni abbiamo detto che la felicità sta nel fare della vita un servizio, bella frase a effetto ma poi, quando per due settimane, incluso il week end animatori con sr Fabiana Benedettini che non ti stacca gli occhi e il cuore di dosso nemmeno per un nano secondo, capisci che praticamente tempo libero è uguale a 0, che sapore ha la felicità?
La felicità ha questo bel sapore, questo bel calore e questo bel colore blu cielo e anche quello verde dei piccoletti che ti stanno appiccicati e non vogliono dormire perchè stanno talmente bene che non possono perdersi neppure un minuto di questo Gre.Gra special edition.
A voglia Edoardo a far finta di dormire… No! noi si deve stare insieme quindi caro mio svegliati che non c’è tempo da perdere.
Ma poi dove sta scritto che servizio dev’essere per forza una cosa pesante che costa fatica e vuole sacrificio? E’ vero che vuole sacrificio perchè il significato di questa stupenda parola è “rendere sacro quello che fai”, allora eccolo il sapore della felicità, è sapere di essere in qualche modo artigiani di bellezza, di gioia, di semplicità, di letizia, la mia e quella di chi animo, la felicità a prescindere non perchè il Grest è finito e ora Via Libera…Vacanza… la felicità che è nostalgia, che è aver visto sorridere qualcuno tutti i giorni, che è aver aiutato ad allacciare le scarpe, asciugare il moccico al naso, aver perso la pazienza ma senza dirlo ad alta voce, aver ballato e cantato fino a perdere la voce e gli occhiali, aver sudato e puzzato rendendo meno felice colui o colei che ti aveva accanto, è essere stati vicini gli uni agli altri ma senza creare assembramento ma sapendo che si era più appiccicati ora che in altri momenti, è aver pregato senza fare della preghiera una noia mortale ma davvero un dialogo tra cielo e terra, più distanti ma uniti perchè un filo ci lega non come delle marionette ma figli graziati che a loro volta graziano, amano, semplicemente vivono la vita che è dono prezioso per me ma soprattutto per gli altri.
Grazie ragazzi anche per tutta la preparazione, per le delusioni davanti al computer facendo slalom tra suap, spid e firma digitale, per i volantini distribuiti per sbaglio, per esservi fatti notare anche in un passo falso dall’assessore che ha corretto il tiro e perchè il bene ha vinto, il bando del Comune ha poggiato l’attenzione anche su voi e tutto è partito meglio del previsto. Gli adolescenti non sono più schegge impazzite che non fanno nulla di buono, gli adolescenti e i giovani non sono – come tanti pensano – la classe agiata che si alza tardi la mattina, mangia e gongola per casa, guarda netflix e intanto spippola l’iphone, mangia e gongola ciabattando senza speranza e senza meta, chatta e posta storie su instagram così per passar la noia, mangia e gongola fino al letto e domani è un altro giorno, i giovani – lo diciamo a quegli adulti senza speranza – sono questi. Siete voi animatori e animatrici di Gracciano, in voi c’è del buono, del bello e del vero, i giovani siete voi e noi ne siamo fieri perchè il bello deve ancora venire!
grazie a tutti ma soprattutto a Sr Fabiana che da troppissimi anni vi sta accanto, vi vuole bene, vi aiuta a trovare il meglio di voi stessi e vi fa scoprire la bellezza di stare con Gesù, fare le cose nel Suo Nome e rendere sacro tutto quello che fate…anche con gli occhi lucidi dell’ultimo giorno.
Aspettiamo cose nuove e belle, la pastorale giovanile tutta lo attende!
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E siamo giunti alla quarta settimana delle narrazioni delle cose belle, le buone cose che hanno reso il Grest di quest’anno unico e indimenticabile…come gli altri anni del resto ma questa volta forse con un gusto in più. Partiamo dal Grest…iamo insieme della Parrocchia S. Pietro ad Mensulas e domani torniamo dai giovani di Gracciano.
Partiamo dalla foto che parla da sola, degna foto per degna attenzione. Gli animatori, intorno all’altare, insieme al Vescovo e al Parroco don Claudio Porelli per dire che tutto quello che è successo in questi giorni se veramente è stato un successo è solo merito di Colui che vi ha chiamati a farlo, è solo merito di chi vi ha inviati dai ragazzi in Nome suo, è solo merito dei doni seminati nei cuori che sono stati sempre e solo il riflesso di Dio.
Non c’è l’animatore perfetto, non c’è un nome in particolare che si possa dire il migliore ma ognuno ha dato qualcosa di speciale, qualcosa che, forse anche senza accorgersene, aveva ricevuto e ha gratuitamente regalato ritornando a casa ogni giorno più ricco di quando era uscito la mattina.
Il Grest…iamo insieme non è finito ancora ma è già un seme gettato che porterà altri frutti che forse noi non vedremo mai ma solo il fatto di aver dato e dato con tutto il cuore è una bella testimonianza per tutti.
Allora grazie perché ognuno di voi animatori ha saputo dare gentilezza, rispetto, onestà, disponibilità, generosità, precisione, servizio, coraggio, semplicità, cortesia, sorrisi, ognuno ha fatto qualcosa che un altro non ha fatto ma insieme siete stati tutto questo e insieme avete fatto tutto questo, il bello di essere comunità che vive poggiando ogni sicurezza sulla certezza di una Roccia che è il Cristo, con la benedizione del Vescovo e la guida e l’esempio del Parroco. Siamo fieri di voi e non serve più neppure fare l’elenco dei nomi perchè sono gli occhi dietro quelle mascherine che ci fanno vedere oltre!
Ci mostrano che solo l’Amore è credibile.
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Seconda narrazione delle cose belle del giorno. Dalla Pieve passiamo a Gracciano dal nostro gruppo delle maglie blu degli animatori in intesa vincente con le maglie verdi degli animati, i famosi Giovani Apprendisti Cattolici, per gli amici “Giak” che abbiamo conosciuto settimana scorsa alla vigilia della loro entrata in campo nella “special edition” del Grest di quest’anno. Assieme a loro una grande suora, Fabiana Benedettini che da tanti anni li segue, li forma, li accompagna, li aiuta, li supporta e li stimola. Sono diventati grandi tra Don Bala e lei e quello che sanno dare è frutto di una costanza. Anche qui…guardi le foto ed è gioia, vita, sorrisi, voglia di stare insieme, un prendersi cura degli altri, anche dei piccini piccini e con tanta voglia di riprovarci anche domani, dopo domani e domani ancora perchè tutto quello che si fa lo si fa non per noi stessi ma per chi ci manda ed è Gesù, il suo amore a rendere possibile tutto questo.
Ecco perchè oltre al gioco, i balli, i canti, la merenda, il pranzo c’è ciò che conta davvero e non pesa, ed è la Messa, il sentirsi ogni giorno chiamati ad andare in là, più in là di ieri ed essere ogni giorno più veri.
Grazie ragazzi e grazie sr Fabiana e in questi nomi è un guardarvi negli occhi che brillano e dirvi che siamo fieri di voi! di te…Oliwia, Diego, Matilde, Davide, Diego, Natalia, Gabriele, Edoardo, Teresa, Sara, Chiara, Caterina, Simone, Michele e Giovanni
Buon Grest ragazzi
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La narrazione delle buone notizie delle nostre due parrocchie da Grest inizia come al solito dalla Pieve di Sinalunga. Non si può dire GREST…IAMO INSIEME se non si parte da un sorriso speciale. Questa terza settimana il sorriso che catturiamo è quello del Parroco che sa mettersi in gioco, si sporca le mani, dilata il cuore e sorride anche dietro la mascherina. Gli occhi brillano del riflesso della gioia dei suoi ragazzi, degli animatori come degli animati che, insieme fanno la parrocchia. Alla terza settimana ci si può anche permettere di avere un senso di stanchezza ad aleggiare sui volti ma la foto di questa settimana dimostra invece che alla stanchezza si preferisce mostrare disponibilità, che al riposo si preferisce darsi da fare, che al “fai questo” si preferisce il “facciamolo insieme”, che si può essere felici accogliendo, facendosi padri, stando in mezzo come colui che serve e con la gioia nel farlo, senza farlo pesare, senza contraccambio se non i mille sorrisi che ne vengono.
Abbiamo bisogno di preti così, che mettono la stessa passione e amore che hanno nel celebrare anche servendo a un piatto di pasta col mestolo in mano e il grembiule cinto ai fianchi sapendo dire “ce n’è per tutti” ma anche “sono qui per tutti”.
E allora grazie don Claudio Porelli per quello che sei e grazie ragazzi che anche in questa settimana ci avete potuto mostrare gli occhi del vostro parroco e la trasparenza del suo cuore generoso e, – diciamocelo – se gli animatori sono cuori contenti e appassionati è perchè l’esempio che hanno davanti e la testimonianza quotidiana è davvero grande!
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Continuano le puntate delle belle notizie da condividere e torniamo nella Parrocchia della Pieve di Sinalunga. Cambiano le facce, le magliette gialle con sorriso in primo piano sembrano non cambiare mai, ma quello che resta indelebile è la gioia e la parola che osiamo aggiungere oggi alla fine della seconda settimana di GREST….IAMOINSIEME2020 è “dolcezza”.
Guardiamo queste foto dal punto di vista dei bambini, di coloro che sono animati e ci rendiamo ben conto che hanno ritrovato in pochi attimi quello che in 3 mesi avevano dovuto mettere da parte ed è l’aria aperta, lo stare insieme e il sentirsi presi in considerazione. In una parola: il sentirsi amati. Il tutto formato felicità. Poi guardiamo le foto dal punto di vista degli animatori, gli stessi animatori della settimana scorsa che ancora non si sono stancati di amare e che sanno che il formato felicità funziona se ti metti al livello dei piccoli, se giochi con loro, se li aiuti a rialzarsi quando un gioco finisce male e perdi, se li fai ballare, se li aiuti a pregare, se stai con loro anche quando non serve o forse serve sempre perchè nella misura in cui ti fai piccolo allora tutto serve, quando capisci che la logica di Dio è mettere al centro un bambino allora tutto serve, quando non ti sforzi di sorridere ma il sorriso ti parte dal cuore allora tutto serve…sì, è la vita che è così, come diceva don Bosco quando parlando di educazione diceva che è “cosa del cuore” e quando il cuore parla ti lasci andare anche a sorrisi un po’ imbecilli che però non hanno nulla da togliere ai piccoli ma ti fanno sentire più vero salendo un gradino in più non per farti grande ma per essere grande nel regno dei cieli dove vincono i piccoli.
Cari bambini e cari ragazzi grazie perchè questa settimana avete insegnato ai vostri animatori ad essere felici e a noi a godere della dolcezza che, come in un gelato, va gustata pian piano ma attenti a non perderne neppure una goccia.
E’ proprio vero – come è scritto nel salmo 129 – “Ecco quanto è buono e quanto è soave che i fratelli vivano insieme!”. Grazie Parrocchia S. Pietro ad Mensulas e a tutti gli animatori in ordine sparso Andrea Caroni, Federico Nassi, Silvia Mancini, Giulia Marignani, Alberto Tanganelli, Matteo Attombri, Giulia Di Goro, Gianmarco Castellano, Alessio Massai, Martina Marignani, Marco Delfino, Aurora Affinita, Fabiana Sabatino, a tutti quelli che c’erano ma noi non ne sappiamo i nomi, a tutti i bambini e ragazzi, al gelataio che vi ha fatto un regalo immenso e a don Claudio Porelli che si sporca le mani e dilata il cuore per accogliere tutti!
Avanti così. Il Signore continui a far brillare i vostri volti per un’altra settimana e per un’altra ancora in attesa che anche i giovani di Gracciano GRE.GRA, partano lunedì per le loro due settimane di centro estivo #lontanimavicini
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Ci sono tante realtà di giovani in Diocesi, giovani belli che fanno tanto bene senza fare rumore, ne fanno talmente poco che a volte sembra che non ci siano…eppure come tante formichine laboriose osano sfidare anche i protocolli impossibili della sicurezza accettando tutto pur di essere testimonianza e dono e impegnandosi più del solito per darsi da fare per gli altri. Quest’anno per i nostri Centri Estivi è stato tutto davvero più difficile e senz’altro complicato tanto da “farti scappare la voglia” come si dice spesso. Eppure due parrocchie hanno osato, hanno provato e sono partite… una è la Pieve di Sinalunga con il parroco don Claudio Porelli e l’altra è il Gruppo Giovani di Gracciano, che con l’aiuto di sr Fabiana Benedettini, instancabili fino all’ultimo ostacolo, hanno vinto anche il Bando del Comune di Montepulciano che li ha inseriti tra le iniziative estive per ragazzi.
Magari per tanti è poco ma per loro è stata una sfida che li ha visti lottare, abbattersi, rialzarsi, confrontarsi, sbagliare uscendo prima con il volantinaggio quando ancora non si poteva farlo, presi dal classico impeto dei giovani, hanno volato per la prima volta da soli fieri di aver imparato qualcosa dal vecchio parroco don Bala che ha cresciuto dei giovani veramente in gamba.
Quindi nei nomi di Oliwia Pyda, Diego Caselli, sr Fabiana Benedettini per Gracciano e Don Claudio Porelli per i giovani della Pieve di Sinalunga ringraziamo tutti.
Grazie Giovani della Pieve, grazie Gruppo Giovani di Gracciano e grazie a tutti i giovani che con il sorriso e il dono di sé fate della vostra vita un dono, un meraviglioso mistero da contemplare. Grazie da parte di tutta la Pastorale Giovanile
#estate2020 #pastoralegiovanilediocesana #animatori #apertoperferie #parrocchia #grest
E’ giusto condividere cose belle e bello è il sorriso che brilla sui volti dei giovani. Non è che brilla per un esame andato bene o per aver passato la maturità, anche per quello, ma quello che vediamo oggi è un sacco più bello perchè ha le radici nel cuore, un cuore che per una settimana si è sdato per far felici gli altri. Ecco il segreto della bellezza: nascere, crescere, vivere imparando a fare della vita un dono.
Questo è successo in questi giorni nella Parrocchia S. Pietro ad Mensulas dove baldi giovanotti e tenere signorine si sono dati un gran daffare nella prima settimana di “Grest…iamo insieme 2020”.
Guardateli questi occhi, guardate quelli degli animatori e quelli dei ragazzi, guardate la gioia dello stare insieme pur mantenendo quella distanza necessaria voluta per la sicurezza, guardate le loro espressioni vive dopo mesi davanti al computer, guardate, guardate bene perché è così che i giovani vogliono vivere, è così che la vita è spesa bene, è così, servendo che si impara a servire, amando che si impara ad amare, camminando che si impara a camminare, donando che si impara a donare anche giocando!
E per carpire il segreto di tutto questo rubiamo l’hashtag degli animatori della Pieve che spicca sulle loro magliette: #sempreconTe
Grazie ragazzi! buona continuazione di questo GREST e che il Signore vi benedica nel vostro sacrificio sorridente che nella stanchezza mantiene alto i cuori.
Nei nomi di Andrea Caroni, Federico Nassi, Silvia Mancini , Giulia Marignani, Alessio Massai, Martina Marignani, Marco Delfino, Giulia Meocci, Giulia Di Goro, Sara Marchi, Gianmarco Castellano e don Claudio Porelli ringraziamo veramente tutti coloro che hanno messo qualcosa perchè tutto andasse al meglio!
Condividiamo con piacere una bellissima iniziativa a cura del Gruppo Scout Montepulciano 1
Il Gruppo Scout Montepulciano 1 non si ferma e anche quest’anno realizzerà la sua famosissima Infiorata in occasione del Corpus Domini: sarà un po’ diversa e più piccola, ma brillerà di una luce unica e più accesa che mai.
Vogliamo dedicare questa Infiorata a loro: i bambini e i ragazzi che più di altri avranno sofferto questo periodo difficile.
Per questo intendiamo raccogliere fondi e fare una donazione al servizio SMIA (Salute Mentale Infanzia e Adolescenza) dell’Ospedale di Nottola per l’acquisto di dotazioni tecnologiche da usare durante le terapie.
Potete partecipare anche voi facendo una donazione direttamente quando verrete a vedere l’Infiorata oppure versando al seguente IBAN IT20K0848925602000000101037 con la causale «donazione SMIA».Vi aspettiamo!
A nord della parrocchia, nella zona che guarda verso Montepulciano, dagli anni ’90, è sorto un popoloso quartiere intorno a Via Trento e Via Bolzano. Proprio qui, al limitare del bosco di Maramao, alcune famiglie della zona, intorno al 2009, posero una piccola statua della B. V. Maria. Da allora, ogni anno, nei mesi di maggio e ottobre, siamo soliti ritrovarci una volta alla settimana per la recita del Santo Rosario.
Il 18 maggio, giorno di ripresa delle celebrazioni liturgiche, abbiamo pensato di ringraziare il Signore, dandoci convegno davanti a questa piccola immagine, purtroppo il temporale, quella sera impedì l’ iniziativa. Ci siamo comunque ritrovati nei giorni di lunedì, martedì e giovedì 25,26,28 maggio per recitare il santo rosario unendoci al Vescovo Stefano.
Ogni sera, un bel gruppo di persone di ragazzi che si preparano alla Cresima e alla prima Comunione insieme a varie famiglie, ci siamo ritrovati e ci siamo sentiti in qualche modo uniti e più vicini al nostro Pastore e a tanti fratelli e sorelle di tutta la Diocesi.
E’ stato un modo bello per ritrovarci insieme sotto il grande tempio del cielo stellato e la bella quercia, ai piedi della quale, la devozione popolare ha posto questa piccola immagine della nostra cara Mamma del cielo.
Grazie alle distanze
GERALDINA