“Preghiamo quindi perche’ lo Spirito Santo, che negli ultimi cento anni ci ha donato una serie di Pontefici veramente santi e grandi, ci regali un nuovo Papa secondo il cuore di Dio per il bene della Chiesa e dell’umanita'”.

Con l’inizio del Conclave che si prepara ad eleggere il 267.mo Pontefice, i media vaticani si mobilitano per seguirne le fasi momento per momento e con il corredo dei servizi di approfondimento.
Il primo evento che è stato raccontato è la Missa pro eligendo Romano Pontifice, che è stata celebrata questa mattina nella Basilica di San Pietro. Sarà seguita in 11 lingue (italiano, inglese, francese, spagnolo, portoghese, brasiliano, tedesco, polacco, cinese, arabo e vietnamita) e nella lingua dei segni in spagnolo. La liturgia è stata trasmessa anche in onda corta in inglese, francese e portoghese verso l’Africa.
Nel pomeriggio di oggi, alle 16.30 sarà il momento dell’ingresso in Conclave dei cardinali elettori e del loro giuramento prima dell’Extra omnes, ovvero il momento in cui le porte della Cappella Sistina verranno chiuse per l’inizio delle votazioni. Anche questa cerimonia avrà una copertura in diretta in 11 lingue, oltre a 3 lingue dei segni in inglese, spagnolo e italiano. Vatican Media assicurerà le riprese video e fotografiche di entrambi gli eventi.
L’attesa “live”
Già nel pomeriggio di oggi comincerà l’attesa della fumata bianca che annuncerà l’elezione del nuovo Papa.
Vatican News e Radio Vaticana racconteranno ogni giorno in diretta i lavori del Conclave, sia in video grazie alla piattaforma YouTube, sia in audio in 7 lingue (italiano, inglese, francese, spagnolo, brasiliano, polacco). Le cronache documenteranno gli esiti delle votazioni e le relative fumate, che saranno una a fine mattinata e una a fine giornata se nere, o anche a metà mattinata o metà pomeriggio se dal comignolo della Sistina si leverà la fumata bianca.
Con la fumata decisiva le cronache in diretta passeranno da 7 a 12 lingue, con l’aggiunta dei commenti in arabo e vietnamita, e nella lingua dei segni in italiano, francese e spagnolo. Inoltre, dalla fumata bianca in avanti sarà possibile seguire le fasi culminanti dell’attesa del nuovo Papa anche in diretta Facebook in 10 lingue.
L’Osservatore Romano pubblicherà una edizione straordinaria stampata immediatamente dopo la fumata bianca che sarà subito distribuita gratuitamente in Piazza San Pietro.
Studio centrale e inviati
I cronisti in lingua italiana seguiranno tutta la durata del Conclave sia dallo studio centrale sia in collegamento con la postazione allestita sul Braccio Carlo Magno, che domina la Piazza e la Basilica vaticana. Tra la folla vi saranno inviati dei media vaticani.
Complessivamente a livello editoriale, tra scritto e parlato, cronache e approfondimenti saranno 56 le lingue di copertura, le stesse che compongono il sistema informativo di Radio Vaticana Vatican News e de L’Osservatore Romano
Canali e piattaforme della diretta
Nel dettaglio gli eventi potranno essere seguiti:- sul Portale Vatican News (www.vaticannews.va)
– Sui canali YouTube di Vatican News
– Sule web radio di Radio Vaticana Vatican News in 11 lingue
– Su Facebook, la diretta in italiano, inglese, francese, spagnolo, portoghese, tedesco
– Su Instagram la diretta in italiano, portoghese, tedesco
Live in lingua italiana
Le frequenze utilizzate per la diretta in lingua italiana saranno:
– 103.8 FM per Roma città.
– 105 FM per Roma e provincia.
– DAB+ la radio digitale (per informazioni www.digitalradio.it)
– canale tv 733 zona di Roma
– satellite Eutelsat
Domenica 4 maggio a Torrita di Siena si terrà la Festa al Capannone, iniziativa promossa da cittadini volontari, con la collaborazione tra gli altri di Pro Loco Torrita Di Siena, Confraternita di Misericordia di Torrita di Siena, Comunità Parrocchiale Santi Costanzo e Martino e Nostra Signora del Rosario, Club ippico Bellavista.
Il programma prevede alle ore 10 la processione a piedi, accompagnata dai cavalli, dalla Chiesa del Rosario alla Chiesa di San Macario, seguita alle ore 11.30 dalla benedizione di cavalli e cavalieri che si sfideranno nel pomeriggio. Alle ore 15 è prevista l’esibizione della banda paesana “La Samba”, poi alle 15.30 la presentazione di cavalieri e amazzoni e quindi, alle 16, la gara giostra ad anelli “Trofeo Capannone”. Seguiranno le premiazioni.
Oggi in occasione della Festa dei lavoratori mettiamo a disposizione – qui di seguito – il messaggio dei Vescovi italiana per questa importante ricorrenza:
Si intitola « Universi dominici gregis ». È la Costituzione apostolica che regola la Sede Vacante e il successivo Conclave. Emanata da Giovani Paolo II il 22 febbraio 1996 e aggiornata da Benedetto XVI il 22 febbraio 2013, la Costituzione rappresenta una bussola che il Collegio cardinalizio.
Ma cosa accadrà a partire dal 7 maggio? Al mattino in San Pietro sarà celebrata la Messa votiva “ pro eligendo Pontifice”, mentre nel pomeriggio si riuniranno nella Cappella Paolina del Palazzo Apostolico, da dove in processione si recheranno nella Cappella Sistina, luogo in cui si svolgeranno le votazioni. A questa prima fase è prevista la partecipazione anche di altre persone esterne al Conclave. Ognuno dei 135 elettori presterà giuramento sulla Bibbia impegnandosi a mantenere il segreto quanto avverrà durante il Conclave. Quando avrà giurato anche l’ultimo degli elettori, il maestro delle celebrazioni liturgiche pontificie, l’arcivescovo Diego Ravelli pronuncerà le due parole che daranno avvio ufficiale al Conclave: « Extra omnes », cioè fuori tutti, chiudendo a chiave dalla porta della Sistina. Agli elettori si rivolgerà il cardinale il cappuccino Raniero Cantalamessa, per 44 anni predicatore della Casa Pontificia, a cui il Collegio cardinalizio, ha affidato la seconda meditazione prevista dalla Costituzione. Terminato il suo intervento il cardinale Cantalamessa (che non è tra gli elettori) lascerà, assieme all’arcivescovo Ravelli la Sistina e i cardinali faranno la prima delle votazioni. A presiedere il Conclave sarà il cardinale Pietro Parolin, in assenza del decano, il cardinale Re che ha 91 anni.
A controllare riservatezza e correttezza delle operazioni di voto sarà il camerlengo, il cardinalel Kevin Farrell, e tre cardinali assistenti pro tempore. In questa fase saranno riammessi il maestro delle celebrazioni e alcuni cerimonieri che distribuiranno a ogni elettore due o tre schede per la votazione. Saranno estratti a sorte tre scrutatori, tre incaricati di raccogliere il voto di eventuali elettori infermi fuori dalla Sistina, ma presenti in Casa Santa Marta, che farà parte integrante del territorio del Conclave, e tre revisori. La Costituzione indica anche che «la scheda deve avere forma rettangolare e ha nella parte superiore la scritta “ Eligo in Summum Pontificem”, mentre il nome dovrà essere scritto nella parte inferiore. In questa fase i cardinali elettori saranno soli nella Sistina. Scritto il nome si procede alla deposizione della scheda nell’urna (un tempo era un calice di grande dimensioni). Ogni cardinale prima di deporre la scheda pronuncerà la seguente formula di giuramento: «Chiamo a testimone Cristo Signore, il quale mi giudicherà, che il mio voto è dato a colui che , secondo Dio, ritengo debba essere eletto». Terminata la votazione si procede al controllo che le schede siano quanti sono i votanti. Se tutto è regolare si procede allo scrutinio: risulterà eletto il cardinale che avrà raccolto i due terzi dei voti (90 voti su 135 elettori). Se nessuno avrà raggiunto il quorum le schede saranno bruciate nella stufa che sarà collocata in un lato della Cappella , collega a un comignolo posto sopra il tetto della Sistina. In assenza di elezione la fumata sarà di colore nero.
Il 7 maggio è prevista la prima votazione con relativa fumata. Dal secondo giorno le votazioni, secondo le norme descritte, saranno due al mattino e due al pomeriggio. Se entrambe quelle del mattino non avranno eletto il Papa ci sarà una sola fumata, così come avverrà per il pomeriggio in caso di mancata elezione. Ma quante votazioni sono previste per il Conclave? La Costituzione fissa in 4 votazioni al giorno. Dopo 3 giorni di fumate nere (cioè 12 scrutini a vuoto) i lavori del Conclave si fermano per un giorno, favorendo la preghiera, il libero colloquio e anche con l’esortazione del primo cardinale diacono. Segue una nuova serie di sette votazioni. Se ancora a vuoto altra pausa, seguita da altre sette votazioni, che se a vuoto apriranno a una terza pausa e altre 7 votazioni. A questo punto saranno 34 le votazioni a vuoto e la Costituzione prevede che si dovrà scegliere tra i due candidati più votati, ma resta fermo il quorum di 90 voti. In questa fase i due candidati non votano.
Ma quando viene eletto? Raggiunto il quorum, all’eletto viene chiesto «Accetti la tua elezione canonica a Sommo Pontefice?». E se la risposta è affermativa viene chiesto «Come vuoi essere chiamato? ». Solo a questo punto vengono bruciate le schede per la fumata bianca. Il neo eletto viene portato nella cosiddetta «stanza delle lacrime» dove indosserà la veste bianca, mentre i cardinale protodiacono si reca alla Loggia centrale di San Pietro per l’annuncio « Habemus Papam » comunicando il nome dell’eletto e come sarà chiamato. Nel frattempo rivestito della veste bianca i cardinali omaggio il nuovo Papa e quest’ultimo raggiunge la Loggia centrale per la sua prima benedizione Urbi et Orbi.
(Fonte: Avvenire).
Il 26 e 27 aprile la comunità di San Giovanni d’Asso (Montalcino) ha vissuto con grande partecipazione i festeggiamenti per l’Ottava di Pasqua, la tradizionale “Festa dello Scricchio”, appuntamento che si rinnova ogni anno nella domenica in Albis. Come da consuetudine, l’armadio sopra l’altare maggiore era stato aperto il giorno di Pasqua per l’esposizione delle trenta reliquie che contiene. Tra queste, è stata estratta a sorte per essere portata in processione quella di sant’Antimo, presbitero romano vissuto tra III e IV secolo e martire sotto l’imperatore Diocleziano.
Ad arricchire i festeggiamenti di quest’anno c’è stata, nel tardo pomeriggio di sabato 26, l’inaugurazione del nuovo nuovo organo a canne della pieve di San Giovanni Battista. Lo strumento, proveniente da Parigi, è stato benedetto dal vicario parrocchiale don Davide Campeggiani alla presenza dell’intera comunità, che si è entusiasticamente impegnata nella realizzazione di questo progetto. Il concerto inaugurale è stato tenuto dal maestro Cesare Mancini, organista titolare della cattedrale di Siena, che ha spaziato tra brani di Johann Sebastian Bach, di autori francesi barocchi e sinfonici, nonché del sinalunghese Francesco Ceracchini.
Domenica 27, dopo il pranzo organizzato dalla Proloco, le celebrazioni sono entrate nel vivo con la processione per le vie del paese con la reliquia di sant’Antimo, cui è seguita la Santa Messa solenne presieduta dal vicario generale Don Antonio Canestri, delegato dell’Arcivescovo Cardinale Augusto Paolo Lojudice. Al termine l’armadio delle reliquie è stato richiuso, accompagnato dallo scricchiolio delle ante che dà il nome alla festa e, secondo la tradizione, è segno di buon auspicio per il raccolto futuro.
Una giornata storica e indimenticabile per i nostri ragazzi che si trovano a Roma per il Giubileo degli adolescente e che hanno voluto essere questa mattina in piazza san Pietro in occasione die funerali di papa Francesco.
“Lo abbiamo sentito sempre vicino a noi – ci racconta Giovanni – e per questo abbiamo pensato di essere a san Pietro per l’ultimo saluto al Papa”.
“Francesco uno di noi – ci racconta Anna – riassume il rapporto del Papa con noi giovani. Ci ha sempre capiti, incoraggiati e spronati. Grazie Francesco!!”.
Domani tutti nella parrocchia dell’ascensione nel quartiere romano del Quarticciolo per la messa con il card. Augusto Paolo Lojudice.
E’ appena terminata la cerimonia a piazza s. Pietro per le esequie di papa Francesco alle quali era presente anche il card. Augusto Paolo Lojudice.
Qui di seguito il testo dell’omelia del card. Giovanni Battista Re, decano del collegio cardinalizio:
A San Paolo fuori del Mura un’altra tappa del pellegrinaggio dei nostri giovani a Roma in occasione del Giubileo degli adolescenti. Obiettivo: il passaggio della Porta Santa.
Domani saranno a San Pietro per i funerali di Papa Francesco.
La galleria fotografica:
E’ partito il nutrito gruppo degli adolescenti della diocesi che si stanno recando a Roma per il Giubileo a loro dedicato e per rendere omaggio a papa Francesco scomparso lunedì scorso.
Qui la prima galleria fotografica.
La tomba che sabato prossimo accoglierà la salma di Papa Francesco nella Basilica di Santa Maria Maggiore è stata realizzata in marmo di provenienza ligure con la sola iscrizione “FRANCISCUS” e la riproduzione della sua croce pettorale.
La tomba è stata preparata nel loculo della navata laterale tra la Cappella Paolina (Cappella della Salus Populi Romani) e la Cappella Sforza della Basilica di Santa Maria Maggiore. La tomba è situata nei pressi dell’Altare di San Francesco. Lo comunica la Sala stampa della Santa Sede informando sul relativo progetto.
“I poveri hanno un posto privilegiato nel cuore di Dio”. Così anche nel cuore e nel Magistero del Santo Padre, che aveva scelto il nome Francesco per mai dimenticarsi di loro. Per questo motivo, un gruppo di poveri e bisognosi sarà presente sui gradini che portano alla Basilica Papale di Santa Maria Maggiore per rendere l’ultimo omaggio a Papa Francesco prima della tumulazione del feretro.
In concomitanza con le celebrazioni esequiali del defunto Sommo Pontefice, Papa Francesco, e le attività connesse al successivo conclave, consistenti specialmente nella partecipazione alle Congregazioni Generali alle quali i Cardinali di Santa Romana Chiesa sono tenuti a prendere parte, il Cardinale Lojudice si trova, in questi e nei prossimi giorni, per la parte principale del suo tempo a Roma.
Circa gli impegni istituzionali già precedentemente assunti da Sua Eminenza ci si regola come segue.
– Le celebrazioni liturgiche già fissate sono, chiaramente, tutte confermate. Se non vi potrà prendere parte il Cardinale sarà presente un suo delegato.
– Gli eventi e le manifestazioni extra-liturgiche ai quali era prevista la presenza del Cardinale sono chiaramente confermati. Se il Cardinale non potrà essere presente si procederà senza di lui. Se del caso sarà presente un suo delegato.
– Le udienze e gli appuntamenti singoli sono chiaramente rinviati, a data da destinarsi, eccetto espressa comunicazione diversa in tal senso.
– Per ora il Cardinale non prende ulteriori impegni da fissare, fino al termine del conclave e delle successive cerimonie in Roma relative all’inizio del ministero del nuovo futuro Pontefice.
Oggi L’Araldo Poliziano, il settimanale della diocesi di Montepulciano- Chiusi-Pienza, compie 120 anni. Era il 23 aprile 1905 quando fu pubblicata la prima edizione.
Per questa occasione il coordinatore del settimanale, il dott. Gianluca Scarnicci, ha scritto un breve editoriale:
Mi è stato affidato l’incarico di coordinatore dell’Araldo Poliziano dal 1° gennaio di quest’anno. Un grande onore e una responsabilità che sento molto perché questo settimanale è un luogo di incontro di tutte le nostre comunità da 120 anni. Non è cosa da poco.
Il mio grazie a tutti coordinatori che mi hanno preceduto per il loro lavoro prezioso e professionale.
Qui vorrei solo raccontarvi che la nostra redazione conta sul sostegno e la collaborazione di tante persone che in maniera stabile e saltuaria aiutano il sottoscritto e il collega Matteo Guerrini a realizzare ogni settimana il nostro giornale.
Vorrei nominarli tutti in rigoroso ordine alfabetico:
Don Antonio Bartalucci, Francesco Bianchini, Don Davide Campeggiani, Maria Grazia Cavallicci, Paolo Cencini, il centro Durante e dopo di Noi di Querce al Pino, Costanza Contu, Marco Cortellessa, Giovanni Maria Cresti, Suor Eliana Vieira De Oliveira, Judy Diodato, Martina Fratangioli, Antonio Garosi, Andrea Giambetti, Stelvio Mambrini, Diego Mancuso, Don Azelio Mariani, Daniela Masci, Don Raffaele Mennitti, Giovanni Mignoni, Lucia Mugnai, Valentina Niccolai, Ilaria Pellegrini, Don Riccardo Personè, Don Claudio Porelli, Mons. Benedetto Rossi, Alfiero Petreni, Suor Salette e la comunità Semi del Verbo, Giulia Rassu, Don Giampaolo Riccardi, Don Manlio Sodi, Suor Rosaria Straniero, Fabrizio Tondi, Lucia Tremiti, Don Domenico Zafarana, Davide Zingaretti.
Un grazie anche a tutte quelle persone che non compaiono come firme, ma che ci aiutano con il loro sostegno dagli uffici di curia, ai parroci, alle associazioni presenti sul territorio.
Il mio desiderio è che questo elenco diventi sempre più lungo e inclusivo. Mi auguro di non avere dimenticato nessuno.
Prima Siena, poi Roma e poi di nuovo Siena in meno di una giornata per il cardinale Augusto Paolo Lojudice, impegnato in Vaticano, insieme agli altri porporati, nei preparativi del Conclave.
L’arcivescovo, eletto da Papa Francesco, è chiamato al suo primo voto. Ieri ha preso parte alla prima Congregazione dei cardinali, dove è stato fatto il giuramento. Dopo la preghiera in suffragio sono stati letti i paragrafi 12 e 13 della Universi Dominici Gregis (la costituzione apostolica circa la “Vacanza della Sede Apostolica e l’elezione del Romano Pontefice). Quindi è stato letto il testamento di Papa Francesco. Oggi alle 17 la Congregazione si riunirà per la seconda volta.
Poi c’è stato il ritorno nel territorio delle due diocesi, per presiedere le messe per Papa Francesco. La prima si è tenuta nel pomeriggio nel Santuario della Madonna del rifugio a Sinalunga. La seconda si sta svolgendo nel Duomo di Siena.
“L’ho detto a qualche confratello cardinale: non mettiamo ostacoli allo Spirito Santo. Lasciamo che agisca in noi, che ci illumini, affinché la Chiesa Cattolica trovi al più presto un nuovo pastore, nella linea aperta da Papa Francesco. Perché nella storia — e nella storia della Chiesa — non si torna indietro. Si va solo avanti. Grazie a Dio”: è il passaggio centrale, in linea con quanto già affermato alla stampa ieri pomeriggio, del cardinale Augusto Paolo Lojudice. Il Pontefice, ha proseguito l’episcopo, “ha mostrato cosa significa davvero vivere il Vangelo: partire dagli ultimi e guardare la realtà con gli occhi dei piccoli, dei bambini, di chi soffre, delle vittime della violenza. Questo è il compito più grande che ci ha lasciato”.
Il passo del Vangelo scelto è quello della visita di Maria Maddalena al Sepolcro vuoto di Gesù. Il suo dolore autentico ed umano ed il senso di smarrimento servono al cardinale per tracciare un parallelismo: “Maria piange e vede due angeli, ma sembra quasi non farci caso. La sua unica preoccupazione è: dov’è Gesù? Poi vede una figura, ma non si accorge che è lui – le parole di Lojudice-. Era talmente affranta dal dolore che non lo riconosce. Solo quando Gesù la chiama per nome, “Maria”, lei lo riconosce: “Rabbunì,” Maestro. Gesù allora le dice: “Non mi trattenere.” Nella traduzione latina: noli me tangere. Non mi pensare come prima. È un invito a fare un passo in avanti, a pensare in un altro modo. È un passaggio spirituale. Come ogni lutto profondo, anche questo ci chiede di non fermarci, di non voler trattenere, ma di trasformare la relazione – continua-. Pensiamo anche noi a Papa Francesco in un altro modo”.
Due immagini restano per Lojudice simbolo del pontificato: “Il 27 marzo 2020, Francesco da solo sotto la pioggia in Piazza San Pietro; e l’altro ieri, il suo saluto al mondo, affaticato ma presente, fino all’ultimo”.
E, in chiusura, un ricordo personale: ”Tra i tanti insegnamenti che Papa Francesco ci ha lasciato, uno su tutti è centrale: la realtà è superiore all’idea. Lo disse fin dall’inizio, nell’Evangelii Gaudium. Non contano le chiacchiere, come le chiamava lui, ma i fatti – conclude-. La realtà. Le persone. La carne viva. I poveri: la carne di Cristo. E quando dieci anni fa mi nominò vescovo ausiliare a Roma, mi disse: “Non ti dimenticare dei poveri.” E io gli risposi: “Stia tranquillo, Papa Francesco, che non me lo dimentico.” I poveri sfondano una porta aperta. Ma sull’umiltà — come lui stesso riconosceva — dovremo lavorare tutta la vita. Fino all’ultimo respiro. Perché ci saranno sempre spinte interiori che ci portano a sentirci superiori, a giudicare gli altri. E invece dobbiamo continuare a lavorare su noi stessi. Solo così capiremo il gusto della vita”.
Indicazioni liturgiche e preghiere in morte di Papa Francesco
Sarà il card. Augusto Paolo Lojudice a presiedere oggi le messe per Papa Francesco scomparso ieri all’età di 88 anni. Nella Diocesi di Montepulciano – Chiusi – Pienza, a Sinalunga (SI), alle ore 18.00, nel Santuario della Madonna del rifugio, e nell’Arcidiocesi di Siena – Colle di Val d’Elsa – Montalcino, alle ore 21.00, nella Cattedrale Metropolitana.
Al via da oggi alle ore 18, presso la Chiesa di San Francesco, i festeggiamenti in onore di Maria Madre del Buon Consiglio, Patrona di Sarteano con l’esposizione della Venerata Immagine e a seguire la Santa Messa. Alle ore 21,15 ci sarà una serata di preghiera e riflessione.
Mercoledì 23, giovedì 24 e venerdì 25 Aprile 2024, alle ore 18 è prevista la celebrazione del Triduo.
Sabato 26 aprile 2024, giorno della Festa della Patrona, la Santa Messa verrà celebrata alle ore 8:30 e alle ore 9:30. Quella delle ore 11 sarà concelebrata dai sacerdoti della vicaria.
Alle ore 12 sul sagrato il concerto degli ALFA BAND – la banda dei ragazzi.
Alle ore 15,30 è prevista la benedizione delle auto nel parco delle Piscine (g.c.). Alle ore 17 si terrà la benedizione dei bambini e alle ore 17,30, invece, sarà celebrata la Santa Messa presieduta dal vicario generale, don Antonio Canestri e concelebrata dal parroco don Fabrizio Ilari e a seguire la precessione per le vie del paese con il saluto finale degli sbandieratori e tamburini della “Giostra del Saracino”.
Domenica 27 Aprile, alle ore 18 la Santa Messa in memoria dei congregati defunti.
“In questo giorno centrale per la vita di ogni cristiano dobbiamo avere la certezza e la consapevolezza che ognuno di noi può partecipare alla resurrezione di Cristo. Con lui oggi siamo noi tutti, Popolo di Dio, al centro a questa celebrazione che è un inno al vita e al rinnovamento”.
Questo è un passaggio dell’omelia pronunciata oggi dal Card. Augusto Paolo Lojudice in occasione della sante Messa di Pasqua celebrata nella concattedrale di San Secondiano a Chiusi. Insieme al vescovo di Montepulciano-Chiusi-Pienza hanno concelebrato don Raffaele Mennitti e don Patrizio Maccari.
“Incontrare la morte – ha aggiunto il Cardinale – con accanto Gesù non deve fare paura perché noi sappiamo di essere amati da lui, che per noi è morto e risorto. Dobbiamo sapere amara questa vita terrena per essere pronti ad abbracciare quella definitiva ed eterna. Amare questa vita significa soprattutto edificare ogni giorno per costruire una vera pace, giustizia e tolleranza”.
Il cardinale ha poi voluto inviare un saluto ideale agli oltre 400 adolescenti – delle due diocesi che gli sono state affidate- che la settimana prossima saranno a Roma per il Giubileo a loro dedicato.
Don Mennitti a nome della comunità ha salutato e ringraziato il Cardinale evidenziando come, in unione con il Papa, oggi sia stato possibile lucrare l’indulgenza plenaria.
In chiusura il cardinale ha ricordato anche il prossimo compleanno dell’Araldo Poliziano, che il 23 aprile compirà 120 anni.
In video gli auguri – in occasione della Santa Pasqua – del Cardinale Augusto Paolo Lojudice, Arcivescovo di Siena-Colle di Val D’Elsa-Montalcino e Vescovo di Montepulciano- Chiusi-Pienza.
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