PAPA; CARD. LOJUDICE (SIENA E MONTEPULCIANO), “PORTATORE DI PACE E SPERANZA, GLI AUGURI DAI DETENUTI E DAGLI ULTIMI”

Domenica prossima 14 settembre 2025 si terrà la cerimonia della “benedizione di alunni e insegnanti per l’inizio del nuovo anno scolastico”. L’appuntamento è per le ore 11,15 presso la Cattedrale di Chiusi. I bambini e i ragazzi sono invitati a portare i loro zaini. L’iniziativa è promossa dall’Unità Pastorale dio Chiusi.
Mentre alle ore 18 appuntamento alla parrocchia S. Pietro ad Mensulas alla Pieve Sinalunga per la Santa Messa e la benedizione degli studenti e degli insegnanti.
«Un nuovo anno scolastico sta per iniziare e quest’anno ho pensato di scrivere non solo agli studenti, ma anche ai dirigenti scolastici, a tutti coloro che sono impegnati nel settore della scuola e alle famiglie dei nostri ragazzi e ragazze. Una lettera aperta, come si dice in termini tecnici, per sottolineare che oggi come noi mai il più grande augurio che posso fare a tutti voi è quello di essere portatori di pace. Le cronache quotidiane ci dicono che il mondo, il nostro mondo, è malato in preda a oltre 56 conflitti sparsi in tutti continenti. Alcuni più famosi, come quelli in Ucraina e in Terra Santa, ed alcuni dimenticati e nascosti. Il fatto è che un cosa del genere non si verificava dalla Seconda Guerra Mondiale. Un record negativo che ci potevamo risparmiare senza dubbio!
Ma portare la pace non significa solo chiedere che cessino i conflitti armati, significa anche credere e contribuire ogni giorno a costruire percorsi di speranza e di fratellanza nella nostra vita quotidiana: sui banchi della scuola, in famiglia, nel mondo dello sport, etc.
Molti si diranno: le solite frasi fatte, ma la questione si è fatta veramente seria. Siamo di fronte ad un cambio profondo della percezione che abbiamo tutti sul tema guerra e per questo sull’assenza di pace. Ci siamo abituati, purtroppo, a convivere con le notizie che ogni giorno ci vengono offerte dai media. Pensate solo al dramma di Gaza e a quante parole e proclami sono stati pronunciati senza cambiare nulla. Si continua morire. Ma non è normale essere in guerra! Io credo che il primo lavoro che dobbiamo fare insieme, tutti, sia quello su come disabituarci a pensare negativo.
Pensiamo positivo. Abbiamo bisogno di questa ondata di speranza anche per continuare a ragionare con la nostra testa, per essere un’onda travolgente di portatori di pace.
Molti diranno: ma non è facile, perché con tutto quello che accade cosa possiamo fare noi? Io dico: tantissimo, a partire dalle nostre vite, dai piccoli gesti quotidiani, da un sorriso, da una parola gentile, da una telefonata. Tutto a costo zero, ma con un valore immenso, perché donare speranza è il primo vaccino contro l’indifferenza, la violenza e l’odio.
Tra pochi giorni tornerete a scuola, ognuno con il proprio compito, e proprio a voi vorrei chiedere di avviare insieme una “missione possibile” quella di trasformare le vostre scuole, le vostre aule, in presidi di pace in luoghi dove oltre alla giusta formazione umanistica e scientifica si possa diventare campioni del mondo di speranza.
Vi spiego come. Con un semplice allenamento quotidiano senza nessun effetto speciale: ogni giorno nelle vostre classi fermatevi 1 minuto, non di più, per esprimere un pensiero, una parola, un disegno sulla sulla pace. Ed ancora esponete fuori dalle vostre aule la scritta: “Noi crediamo nella pace!”. Ma non basta, mettetelo anche fuori dalla scuola. Tutti sapranno che in quell’edificio si sta lavorando per la pace. Io farò lo stesso a casa mia, a Siena e Montepulciano metterò la stessa scritta. Sono segni importanti per dire a tutte le nostre comunità che noi non molliamo e che proprio da voi giovani parte una nuova rivoluzione pacifica. La scuola è il luogo ideale per coltivare la nostra speranza. L’ultimo baluardo per cambiare le carte in tavola, puntando sulle giovani generazioni che nascano e si formino pensando positivo nonostante tutto. Sono convinto che tutti voi sarete d’accordo con questa missione che è possibile (non serve uno 007). Buon anno scolastico, evviva la pace!».
Questo è il messaggio del card. Augusto Paolo Lojudice, Arcivescovo di Siena-Colle di Val D’Elsa-Montalcino e Vescovo di Montepulciano-Chiusi-Pienza, al mondo della scuola in occasione dell’avvio del nuovo anno scolastico. La scritta citata nel testo verrà affissa tramite uno striscione sui palazzi vescovili di Siena e Montepulciano.
Domani, sabato 13 settembre 2025, la Fondazione “Il Cuore si Scioglie”, in collaborazione con UniCoop Firenze e le Caritas della Toscana, organizza una raccolta straordinaria di materiale scolastico destinata ai bambini e ai ragazzi delle famiglie fragili del territorio. Lo slogan è “Insieme possiamo fare la differenza e garantire una solidarietà spesa bene anche a scuola”.
I punti vendita assegnati alla Caritas Diocesana Montepulciano- Chiusi-Pienza sono: Acquaviva (Montepulciano), Chiusi e Sinalunga.
“Oltre alla generosità che contraddistingue tutte le comunità del nostro territorio – spiega Don Vittorio Giglio, direttore delle Caritas di Siena e di Montepulciano – chiediamo anche collaborazione per presidiare i punti vendita, che a breve Coop. Sono convinto che il materiale raccolto contribuirà ad alleviare la fatica di tante famiglie chiamate a fare i conti con gli aumenti delle spese all’ inizio di un nuovo anno scolastico”.
Domenica prossima, 14 settembre 2025, presso la Chiesa di San Biagio a Montepulciano si terrà la celebrazione in occasione della solennità della madonna del Buon viaggio. Qui di seguito il programma completo:
Sull’Araldo Poliziano uscito la scorsa settimana l”intervista rilasciata dal nuovo profetto di Siena, il dott. Valerio Massimo Romeo. Qui di seguito il testo:
Oggi, lunedì 8 settembre 2025, in occasione della Festa della Natività della beata Vergine Maria, si terrà la cerimonia per la riapertura al culto della chiesa della Madre della Pace a Torrita di Siena.
Il programma prevede alle ore 20,45 il ritrovo presso la Collegiata dei santi Costanzo e Martino con la partenza del corteo storico che si snoderà per le vie del centro storico fino alla chiesa della Madonna della Pace alla presenza del gruppo sbandieratori e tamburini della Sagra di San Giuseppe.
Al termine del corteo, la Santa Messa animata dalla corale “Giulio Neri” e al termine l’atto di consacrazione dei bambini alla Madonna.
Sabato prossimo 6 settembre 2025, alle ore 19,30, presso il santuario S. Maria della Vena a Vena (Piedimonte Etneo – CT) il card. Augusto Paolo Lojudice, arcivescovo di Siena-Colle di Val D’Elsa-Montalcino e vescovo di Montepulciano- Chiusi-Pienza presiederà la Santa Messa in occasione dei solenni festeggiamenti in onore di Sana Maria della Vena.
Questa festa è legata al miracolo della Madonna che fermò la lava dell’Etna nel 1865, rendendo il Santuario di Santa Maria della Vena un importante luogo di pellegrinaggio.
Qui di seguito tutto il programma.
Il prossimo 4 settembre 2025 si terrà il pellegrinaggio Giubilare a Roma dei Ministranti dell’arcidiocesi di Siena-Colle di Val D’Elsa-Montalcino e della diocesi di Montepulciano-Chiusi-Pienza.
Prevista al visita alle catacombe di San Callisto, la Santa Messa nella parrocchia di San Tarcisio e successivamente il trasferimento alla Basilica papale di San Paolo fuori le mura e il passaggio della Porta Santa.
Qui di seguito gli orari di partenza da Siena, Bettolle e Chiusi ei riferimenti degli organizzatori.
Valdichiana2025 Capitale Toscana della Cultura prosegue il suo viaggio musicale con una preziosa collaborazione: quella con l’Accademia Musicale Chigiana, realtà di eccellenza a livello internazionale
Il quarto e ultimo concerto si terrà questa sera a Chiusi nel Duomo (Cattedrale di San Secondiano) alle21,15.
A esibirsi in una serata di grande fascino e prestigio sulle note della Sonata per violino e pianoforte, n. 2 in Re minore op. 121 “Grosse Sonate” Robert Schumann e il Sestetto per archi, n. 2 in Sol maggiore op. 36 di Johannes Brahms: Salvatore Accardo, violino, Laura Gorna, violino, Francesco Fiore, violino, Cecilia Radic, violoncello, Francesca Senatore, viola, Matteo Fabi, violoncello, Stefania Redaelli, pianoforte. INGRESSO LIBERO E GRATUITO
In occasione del Bravio delle botti di Montepulciano che si terrà il prossimo 31 agosto 2025 proponiamo una riflessione di Antonio Garosi pubblicata sull’Araldo Poliziano:
Questa è la storia di un parroco e di una data. Il parroco in questione è Don Marcello Del Balio: impegnato nel sociale, molti lo ricordano per le lezioni pomeridiane offerte ai bambini che avevano un’interrogazione il giorno dopo, o semplicemente bisogno di aiuto con i compiti. La data è quella del 29 settembre 1974, l’anno in cui il Bravìo delle botti ha emesso il suo primo vagito.
E dire che, in questo mezzo secolo di vita, ne sono successe di cose. Tanto che il Bravìo, oggi cinquantunenne, sembra averne preso l’esperienza: ha imparato col tempo a smussare gli spigoli (proprio come gli spingitori, quando fanno rotolare le botti, nei passaggi più stretti), lavorando sul proprio carattere per diventare sempre più accattivante agli occhi di chi lo osserva.
L’idea geniale di Don Marcello fu quella di «unire dividendo»: la città venne suddivisa in contrade, un’apparente contraddizione che, proprio per questo, rientra appieno nei canoni di un’intuizione brillante.
D’altronde, una delle frasi che ripeteva spesso ai componenti della Pro Loco dell’epoca era: «Non vorrei che succedesse come nelle città, dove non si conoscono da porta a porta», riferendosi naturalmente ai cittadini.
Questa frase è diventata un po’ il motto della manifestazione, tanto da essere riportata anche sul sito ufficiale del Magistrato delle Contrade.
L’idea favorì subito l’aggregazione tra cittadini di età e condizione sociale diverse, uniti dal desiderio di vedere primeggiare la propria contrada. E non parliamo solo della corsa con le botti, ma anche della realizzazione di bandiere, fazzoletti e persino costumi cuciti a mano, che fin dall’inizio riportavano, oltre ai colori, gli stemmi dei rioni. Non furono inventati ex novo, ma ripresi fedelmente da quelli medievali. Già allora, nel ‘300, infatti, esistevano le contrade, con funzioni legate alla cura del territorio e alla gestione dei pozzi: si può immaginare quanto fosse preziosa, allora, la risorsa acqua!
Quanto al Santo Patrono di Montepulciano, San Giovanni Decollato, allora, in suo onore, veniva disputata una corsa con i cavalli «alla lunga», che partiva cioè da fuori le mura e seguiva poi al loro interno il percorso attuale della sfida con le botti e a cui chiunque possedesse un cavallo poteva partecipare.
Proprio le botti sono un’altra trovata dell’acutissimo parroco di Santa Lucia che legò in modo indissolubile la sua invenzione con il vino Nobile di Montepulciano, prodotto principe del territorio.
I primi anni non furono facili: si discuteva su tutto, persino sui confini delle contrade e sull’appartenenza di un palazzo o di un vicolo all’una o all’altra. Momenti difficili arrivarono anche quando qualcuno pensò di imitare il Palio di Siena, esasperando eccessivamente le rivalità. Ma quando si comprese che il Bravìo non aveva bisogno di imitare nessuno, e poteva vivere di vita propria, arrivò la svolta: alla sola giornata dell’ultima domenica di agosto si affiancò un’intera settimana di feste, il corteo dei ceri, premi per le varie sfaccettature della manifestazione, senza dimenticare gli eventi promossi dalle singole contrade.
A ben vedere, sono stati utili anche litigi e contrasti: oggi tutto è regolamentato e curato nei dettagli, i dissidi sono minimi e la manifestazione è conosciuta in tutto il mondo.
Ecco, dunque, l’auspicio personale dell’autore di queste righe, per far sì che questa meravigliosa macchina possa crescere ancora: inserire nel corteo del giovedì sera una rappresentanza delle attuali frazioni. Qualcuno potrebbe obiettare che molti già partecipano, provenendo dai territori vicini. Sì, va bene, però… secondo me avere una rappresentanza ufficiale nel corteo è un’altra cosa. E contribuirebbe a rendere ancor più conosciuto e apprezzato il nostro giovane, vecchio Palio!
Si chiama “Aiutaci ad aiutare” il mercatino di solidarietà promosso dalla Caritas diocesana di Montepulciano-Chiusi-Pienza che si terrà il 23 e il 24 agosto 2025 dalle ore 10 alle ore 19 (orario continuato) presso il Loggiato di Piazza delle Erbe a Montepulciano. Lo slogan scelto quest’anno è “Diamo continuità agli antichi corredi delle nonne”.
“Le antiche tovaglie, lenzuola, telerie- spiega Don Vittorio Giglio, direttore della Caritas diocesana – che verranno donate con amore riprenderanno vita idealmente per offrire una nuova speranza a chi è in difficoltà” .
“Il ricavato – aggiunge don Giglio – sarà interamente destinato all’acquisto di prodotti di prima necessità in favore delle famiglie bisognose del territorio della nostra diocesi”.
Questa mattina, al termine dell’Udienza Generale, Papa Leone XIV ha invitato “tutti i fedeli a vivere la giornata del 22 agosto in digiuno e preghiera, supplicando il Signore che ci conceda pace e giustizia e che asciughi le lacrime di coloro che soffrono a causa dei conflitti in corso”.
La Chiesa in Italia aderisce a questo invito, chiedendo alle comunità ecclesiali di invocare il dono della riconciliazione per la nostra Terra che, ha sottolineato il Pontefice, “continua ad essere ferita da guerre in Terra Santa, in Ucraina, e in molte altre regioni del mondo”.
“Ci uniamo al pressante appello del Santo Padre: il perdurare di situazioni di violenza, odio e morte ci impegna a intensificare la preghiera per una pace disarmata e disarmante, supplicando la Beata Vergine Maria Regina della Pace di allontanare da ogni popolo l’orrore della guerra e di illuminare le menti di quanti hanno responsabilità politiche e diplomatiche”, afferma il Card. Matteo Zuppi, Arcivescovo di Bologna e Presidente della CEI ricordando che “la pace non è un’utopia spirituale: è una via umile, fatta di gesti quotidiani, che intreccia pazienza e coraggio, ascolto e azione. E che chiede oggi, più che mai, la nostra presenza vigile e generativa (Leone XIV, Udienza ai Vescovi della Conferenza Episcopale Italiana, 17 giugno 2025).
Mentre si parla di pace in particolare in Ucraina e Terra Santa, la popolazione della Repubblica Democratica del Congo vive un calvario senza precedenti. L’appello su questa tragedia arriva dalla parrocchia Santa Maria della Pace di Chiusi Scalo da anni legata con progetti missionari ed iniziative a quel paese africano. Ma non solo il viceparroco, Don Jean de Dieu Kahongya Nduhi Ya Vusa è più volte tornato in patria per portare conforto e aiuti alla popolazione.
Dalla parrocchia Chiusi sottolineano come “da giovedì a domenica mattina scorsi, i terroristi islamici ADF hanno ucciso, bruciato persone e case. Molti sono stati portati via insieme ai loro beni. Presi di mira soprattutto i cristiani”.
“Tutto questo – continuano – sta accadendo a Mbimbi, nella zona Nord della parrocchia Cattolica di Oicha, a quasi 80 km da Butembo e 30 km da Beni dove si trovano i servizi dell’ ONU e quelli del governatorato ( prefettura) da quando Goma, capo luogo della provincia, è sotto il controllo dei ribelli di M23 sostenuti dal Rwanda per sfruttare le ricchezze sottosuolo.
Dal 29 al 31 agosto 2025 si terrà il tradizionale appuntamento della “Tre Giorni Biblica” presso la parrocchia di Vico Alto a Siena.
L’iniziativa, che è promossa dall’arcidiocesi di Siena-Colle di Val D’Elsa-Montalcino, dalla diocesi di Montepulciano -Chiusi-Pienza e dal Gruppo Diocesano di Animazione Biblica, avrà come tema gli Atti degli Apostoli, testo che accompagnerà la lectio divina diocesana.
Previsti gli interventi di Mons. Benedetto Rossi, Marta Biagioli, Luca Mazzinghi, Anna Giorgi e Claudio Bottini. La Messa del Cardinale Augusto Paolo Lojudice, prevista in locandina per domenica 31 agosto, sarà celebrata invece sabato 30 agosto, sempre alle 11.30.
La “Tre Giorni” diventa anche esperienza non solo di approfondimento biblico ma anche di preghiera attraverso i momenti previsti e di fraternità con i pranzi che è possibile condividere (vedere locandina).
Il mese di agosto è per la nostra diocesi costellato dalle celebrazioni patronali di numerose comunità. Ecco una rassegna:
Montisi e la Madonna delle Nevi: Il 5 agosto Montisi ha celebrato la Madonna delle Nevi, patrona del paese; in suo onore si disputa la celebre «Giostra di Simone», nella cui 55ª edizione di domenica 3 agosto, si è aggiudicata il «Panno» la contrada della Torre, che è tornata al successo dopo un digiuno di dieci anni. La rievocazione storica, con corteo in costume, sbandieratori e quattro «carriere» in cui il
cavaliere di ogni contrada deve infilare con la lancia un anello sulla campanella di un fantoccio, si tiene nel campo antistante il santuario della Madonna delle Nevi. Le celebrazioni, rinvigorite a partire dal 1972 grazie all’impegno dei paesani e all’impulso del parroco mons. Elio Benvenuti, nacquero proprio con l’obiettivo di raccogliere fondi per i necessari restauri del Santuario, ad oggi chiuso in attesa di inderogabili interventi statici.
San Domenico, compatrono di Torrita: L’8 agosto Torrita di Siena ha ricordato il suo compatrono, san Domenico di Guzman, al quale nel 1939 venne intitolata la prima chiesa parrocchiale del quartiere della stazione; la festa è stata preparata da un novenario in cui ogni giorno è stata celebrata la Santa Messa da un sacerdote diverso, culminando il giorno della festa con una solenne processione per le strade del paese.
Tre feste per san Lorenzo: Il giorno successivo, 9 agosto, nel piccolo borgo di Monterongriffoli, la solennità di san Lorenzo ha visto per la prima volta la visita del cardinale Augusto Paolo Lojudice da quando ha assunto il governo pastorale della nostra diocesi.
San Lorenzo è inoltre patrono di Sarteano, dove si disputa la Giostra del Saracino, un torneo equestre medievale con cinque cavalieri che, lanciati al galoppo, devono infilare l’anello di 6 cm sullo scudo del fantoccio rappresentante un saraceno.
A Valiano (frazione di Montepulciano) i festeggiamenti patronali in onore del Martire si
sono svolti dal 2 al 10 agosto, con un ricco programma di eventi culturali, sportivi, musicali ed enogastronomici organizzati da Pro Loco e Parrocchia.
Il palio a San Casciano dei Bagni: A San Casciano dei Bagni in onore di san Cassiano si è corso la seconda domenica di agosto il tradizionale palio: la competizione, preceduta dal Corteo storico e dal «Lancio della Sfida», coinvolge le quattro contrade in giochi popolari (corsa col sacco, ruzzolone, palo grasso) fino alla gara di abilità con la carriola e la rana.
L’Assunzione di Maria a Pienza. Pienza celebra domani 15 agosto l’Assunzione della Beata Vergine, alla quale è intitolata la concattedrale. La solennità è stata introdotta da una novena con celebrazioni giornaliere del Rosario e della Santa Messa, momenti di preghiera comunitaria che assumono solenne rilievo in questo anno in cui la concattedrale è chiesa giubilare. Questa sera, avrà luogo il tradizionale spettacolo pirotecnico, che si inserisce nella serie di eventi civili e culturali che
arricchiscono questa festa pientina.
Montepulciano e il Bravìo per san Giovanni. Infine il 29 agosto la Chiesa tutta ricorda il martirio di san Giovanni Battista, che è festa patronale per Montepulciano e per la nostra diocesi. Ad essa è collegato il Bravio delle Botti, che si disputerà domenica 31 agosto; è una sfida di forza, tradizione e folclore medievale capace non solo di attirare molti turisti, ma anche – e soprattutto – di rinsaldare i legami di collaborazione e di fede nel tessuto sociale poliziano
Domenica 10 agosto 2025 si svolgerà a Ciliano (Torrita di Siena) la tradizionale festa di San Lorenzo. Al mattino, la celebrazione eucaristica delle ore11, mentre al pomeriggio il Rosario alle 17:30 seguito dalla Santa Messa e dalla processione presiedute da don Roberto Bianchini, parroco a Siena e rettore della cappella universitaria senese.
La giornata si concluderà con un momento di festa popolare accompagnato dalla visione guidata del cielo a cura della Società Astronomica Poliziana.
Con una Santa Messa presieduta dal nostro vescovo, il cardinale Augusto Paolo Lojudice, la comunità di Montisi ha oggi festeggiato la sua patrona, la Madonna delle Nevi.
La celebrazione si è svolta sul sagrato del santuario a lei dedicato, inagibile dal 2014 a causa di problemi strutturali. Numerosa la partecipazione della gente del paese, insieme alle autorità civili e militari del comune di Montalcino, ai rappresentanti della Pro Loco Giostra di Simone – che organizza anche l’omonima rievocazione storica del 5 agosto – e delle quattro contrade del borgo: Castello, Piazza, San Martino e Torre. Proprio quest’ultima era presente con il “Panno”, premio della Giostra conquistato domenica 3 agosto, a dieci anni dalla sua ultima vittoria.
Durante la celebrazione è stata esposta e utilizzata una preziosa tovaglia d’altare, carica di significato per la comunità di Montisi. Il manufatto, infatti, fu donato al santuario da padre Paolo Barbieri, O.F.M., originario del paese, che proprio in quella chiesa celebrò la sua prima Messa il 5 agosto 1926. Divenuto poi missionario in Cina, vi trascorse lunghi anni di dura prigionia a causa della fede prima di far ritorno in Italia. La tovaglia, finemente ricamata in seta policroma con motivi vegetali e il monogramma mariano, reca un’iscrizione in caratteri cinesi tradizionali:
«Il santo fondatore san Francesco proveniente dalla terra di Assisi ha superato le prove e i dolori del mondo. Ha accettato precocemente l’insegnamento sacro, ritirandosi dal mondo e vivendo con austerità, semplicità e cuore buono. Ha fondato tre ordini religiosi producendo santi e saggi. La sua opera ha lasciato un segno incancellabile, portando la pace e la fede ovunque. Coloro che seguono il suo esempio vivono secondo le leggi della carità e della bontà. Le sue azioni sono degne di eterna gloria, poiché ha ricevuto il segno delle cinque ferite e si è innalzato trionfante verso i cieli. Oh, grande santo, ora seduto gloriosamente tra i troni celesti, la tua luce risplenda per sempre. Che la tua virtù regni eterna. A te ci inchiniamo e rendiamo onore».
a cura di Don Davide Campeggiani