Nel prossimo numero dell’Araldo Poliziano alcuni sindaci della diocesi hanno voluto esprimere la vicinanza e la devozione per il nuovo, Papa Leone XIV.
La concomitanza (ci piace chiamarla così, non semplicemente coincidenza) dell’elezione di Papa Leone XIV, giovedì 8 maggio, con la festa della Madonna del Rosario di Pompei ha avuto grande rilievo mondiale, come ha dimostrato lo spazio dedicato al fatto dagli organi di informazione con espressioni come «singolare disegno della provvidenza» e «miracolo della Vergine di Pompei, l’elezione dopo la supplica», usate dal Messaggero e dal Mattino.
Ma la stessa concomitanza si è verificata anche nel territorio del sud senese, a Montalcino (dunque, a cavallo delle due Diocesi), dove l’8 maggio si festeggia la Ss. Madonna del Soccorso, Protettrice del Comune. La celebrazione aveva già assunto un carattere di particolare solennità, per il Giubileo, prevedendo il trasporto dell’immagine della Vergine, a cui la comunità di Montalcino è particolarmente devota, in una processione dal forte impatto emotivo. Il Sindaco, Sen. Silvio Franceschelli, ha dichiarato: «Un messaggio di Pace e di Speranza che si rinnova nel giorno dell’elezione al soglio pontificio di Papa Leone XIV a cui va la preghiera di tutta la comunità di Montalcino». I commentatori hanno aggiunto che per Montalcino festeggiare la Santa Protettrice della Città con l’elezione del nuovo Papa ha rappresentato una festa nella festa. Sono state ampie e approfondite le reazioni del territorio all’avvento di Leone XIV.
Agnese Carletti, Sindaca di San Casciano dei Bagni e Presidente della Provincia di Siena, ha detto: «Di Papa Leone IV mi ha colpito la sua emozione che me lo ha fatto percepire uomo prima che Sommo Pontefice e mi sono emozionata io stessa quando ha parlato di “pace disarmata e disarmante”. Tre parole fortissime, credo che non avrebbe potuto dare messaggio più chiaro e inequivocabile; messaggio che indica anche la direzione precisa del suo pontificato. Impareremo poi a conoscerlo e spero ad apprezzarlo sempre di più, perché questo mondo ha un grande bisogno di uomini di pace, il suo ripetere questa parola tante volte è stato rassicurante in un momento così difficile».
Su una linea molto simile il pensiero di Manolo Garosi, Sindaco di Pienza: «La parola “pace”, scelta per prima e ripetuta esattamente dieci volte, in sette minuti, e l’espressione “costruire ponti”, pronunciate davanti alla folla immensa ed esultante di Piazza S. Pietro, hanno colpito tutto il mondo, lasciando vedere se non la linea che Leone XIV intende evidentemente seguire, almeno il suo carattere. Il bisogno di pace è oggi quello più avvertito dall’intera umanità e l’idea che una figura, di cui – al di là delle singole fedi – è riconosciuta l’altissima autorevolezza, condivida quel bisogno e operi per perseguirlo, ci dice già cosa possiamo aspettarci e in cosa possiamo sperare».
Il Sindaco di Chiusi, Gianluca Sonnini, lancia uno sguardo al futuro: «L’elezione di Papa Leone XIV apre una nuova fase per la Chiesa e porta con sé segnali importanti, lanciati nel primo discorso. Mi ha colpito in particolare il richiamo alla pace, “disarmata e disarmante”. Un appello forte, che diventa invito per tutti alla costruzione di ponti e al dialogo, in un mondo lacerato da conflitti e fratture. Significativo anche il passaggio – osserva poi Sonnini – sulla vocazione missionaria, che evidenzia la sua storia personale. Il saluto in spagnolo alla comunità del Perù, dove ha svolto il suo servizio da missionario, è stato un gesto autentico e di grande umanità». Sull’appello alla pace si incentra anche il commento di Michele Angiolini, Sindaco di Montepulciano: «La fumata bianca al secondo giorno di conclave è stata una sorpresa, segno di una grande compattezza da parte dei Cardinali nell’individuare il successore di Papa Francesco. Non conoscevo bene la figura del Cardinale americano, ma le sue prime parole, da Papa Leone XIV, sulla “pace disarmata e disarmante” sono state forti e mi hanno ben impressionato. Così come la sua lunga esperienza di missionario, attento agli ultimi. Viene descritto come una persona con una grande capacità di mediazione, in questo senso il mio augurio è che possa contribuire in modo decisivo a promuovere la riconciliazione nei conflitti del nostro tempo». Edo Zacchei, Sindaco di Sinalunga e Presidente dell’Unione dei Comuni della Valdichiana Senese esprime l’auspicio che continui, nel rispetto reciproco, il dialogo tra le Istituzioni e la Chiesa, condividendo «valori fondamentali come la solidarietà, la tutela della vita, la giustizia sociale e la promozione del bene comune». La riflessione di Zacchei è legata all’attualità: «In un momento storico complesso e attraversato da sfide globali, l’elezione del nuovo Pontefice rappresenta un segno di speranza e di rinnovamento spirituale. Il suo messaggio di pace, dialogo e vicinanza agli ultimi risuona con forza non solo tra i fedeli cattolici, ma in tutti coloro che credono nella dignità della persona e nella costruzione di un mondo più giusto». «Del nuovo Papa mi ha colpito la commozione che ha mostrato quando si è affacciato dalla loggia di San Pietro e ha salutato la folla e il mondo, dimostrando umanità e, al contempo, consapevolezza per il grande ruolo di responsabilità appena chiamato a svolgere» osserva Giacomo Grazi, Sindaco di Torrita di Siena. «Se già l’elezione di Bergoglio avvenne in epoca social – prosegue Grazi -, sicuramente questa si è svolta in un ambiente ancor più pervaso dalla comunicazione digitale: nulla di cui meravigliarsi, se non auspicare che, passato l’evento storico del Conclave, la stessa portata di interazioni continui ad unire e far empatizzare tra loro le persone di tutto il mondo anche su altri temi dove è importante un’attenzione globale».
Diego Mancuso