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Nuove nomine

Coordinatore del settimanale diocesano “L’Araldo Poliziano”

Per coordinare il servizio del settimanale diocesano “L’Araldo Poliziano” collegato a Toscana Oggi, il Vescovo Stefano, nomina il Rev.do Don Manlio Sodi Coordinatore del settimanale diocesano “L’Araldo Poliziano”. La durata dell’incarico inizierà il 1° gennaio 2021 fino al 30 ottobre 2024, termine di scadenza degli altri uffici di curia.

Omelia per la Messa di Natale 2020

Permettetemi di invitarvi, fratelli e sorelle, a venire con me fin davanti al presepe e a sostare davanti ad esso. L’abbiamo fatto tante volte ma ci rendiamo conto che quest’anno è diverso.

Ecco siamo davanti alla culla-mangiatoia, fermiamoci: e ora, ditemi, come vi sentite? Ci accorgiamo che in questo Natale oltre alla fede c’è un’altra cosa che tutti ci accomuna: il senso della nostra fragilità, particolarmente vivo in ciascuno di noi.

Ci eravamo abituati a uno stile di vita pieno di sempre nuove possibilità, il progresso culturale e tecnologico ci faceva convinti della nostra autosufficienza. Il Covid ci sta riportando con i piedi per terra, sbattendoci in faccia la verità della nostra precarietà.

Se su questo siamo tutti d’accordo andiamo avanti: adesso vi invito a concentrarvi sul Bambino. Guardatelo. Com’è? Fragile.  È Dio fatto Bambino. Ma anch’Egli fragile. Ci fa effetto vedere un Dio fragile come noi. Chi può far del male a Dio? Nessuno. Chi può far del male a un Bambino? Chiunque. Ecco, Dio nel farsi Bambino non ha voluto privilegi. È sceso dalle stelle, come recita il canto, venendo da un altrove, dove era forte e al sicuro, ma passando di qua si è adattato al mondo così come lo ha trovato, lo stesso mondo in cui viviamo noi precari. Un mondo bellissimo ma dove sovente può capitare a chiunque di trovarsi nel bisogno. Ecco, anche questo Santo Bambino che voi vedete è bisognoso.

Guardatelo bene: stanotte più che mai possiamo conoscere meglio questo Bambino. In nessun altro modo, infatti, comprendiamo così bene la fragilità come quando noi stessi la sperimentiamo.

Aveva bisogno il Bambino, dopo aver viaggiato per circa due settimane da Nazaret per arrivare a Betlemme, di un albergo, ma non c’era. Aveva bisogno di una culla, ma non c’era. Aveva bisogno di un focolare che lo potesse difendere un po’ dal freddo, ma non c’era. Gli sarebbe stata molto utile la camerina con tutto l’occorrente preparato dalla sua mamma e da Giuseppe per la sua nascita ma la camerina, con le coperte, i pannolini e i golfini, era rimasta a Nazaret.

Questo Bambino sa cosa significa trovarsi nel bisogno. Allora ci suona strano, di primo acchito, il nome con cui lo ha chiamato l’angelo: “Salvatore” (vi è nato un salvatore). Un Salvatore dovrebbe essere forte non fragile. Invece questo Salvatore deve per prima cosa lui stesso essere salvato, grazie a Giuseppe che lo porta in Egitto lontano dagli assassini che lo volevano morto. Anche per il resto della sua vita questo nostro Salvatore ha continuato a trovarsi nel bisogno. Per esempio umanamente avrebbe avuto bisogno di qualcuno che gli facesse un po’ compagnia nella tremenda sera del Getzemani, ma i tre amici a cui l’aveva chiesto dormivano. Avrebbe avuto bisogno che i suoi fidati discepoli si fossero schierati a difenderlo, quando giunsero le guardie per arrestarlo, e che qualche voce diversa dal coro generale si fosse levata quando la folla gridava “non Costui ma Barabba vogliamo sia liberato”; avrebbe avuto bisogno che qualcuno dei suoi amici si fosse offerto spontaneamente per aiutarlo a portare la pesante croce anziché quel Cireneo obbligato con la forza dai soldati.

Davanti al Presepe, ripercorrendo quella che sarà l’intera esistenza del Bambino, ci domandiamo: perché il nostro Salvatore è così bisognoso? Anche noi siamo bisognosi, fragili.

Qui ci viene in aiuto l’altro nome con cui il Bambino viene chiamato in questa speciale notte: Emmanuele, “Dio con noi”. Ci spiega che Lui, di per sé, non sarebbe fragile ma siccome ha voluto essere una sola cosa con noi, la nostra fragilità è diventata anche sua. Questo vuol dire essere l’Emmanuele, il Dio con noi. Egli è dunque l’Emmanuele con chi è solo e sfiduciato, è l’Emmanuele con chi non ha potuto dare l’ultimo abbraccio a chi è morto del virus, è l’Emmanuele per chi vede avanzare la povertà economica, è l’Emmanuele per chi vive la malattia lontano dai propri cari, è l’Emmanuele per chi mette tutto il proprio impegno nel soccorrere gli altri, il personale sanitario e farmacistico, i volontari, gli insegnanti, le forze dell’ordine.

L’Emmanuele ha fatto propri tutti i nostri limiti fino all’estremo limite dell’uomo, il più grande e per noi insuperabile: la morte. Anch’essa ha condiviso con noi l’Emmanuele, non vi si è sottratto anzi, vi è sprofondato dentro. È morto è stato sepolto, la pietra ha chiuso il sepolcro dove è stato deposto. Maria, sua e nostra Madre, dovrà ripetere il gesto di questa notte, deponendolo nel sepolcro con tutta la tenerezza e la delicatezza che le appartengono come stanotte lo ha deposto nella mangiatoia. E ha detto: ecco ora è davvero il vostro Emmanuele, cari figli, con voi in tutto anche nella sofferenza e nella morte.

Tutto Gesù ha assunto di noi, per tutto redimere. Tutto ha assunto per tutto redimere!  La luce della resurrezione che illuminò il sepolcro la domenica mattina è la stessa luce che illumina questa notte di Natale ed è la stessa luce che illumina la notte del Covid in cui siamo immersi: il Signore è Risorto perché noi risorgiamo con Lui, la sua Vita non può essere vinta dalla morte e ce ne ha fatto dono. Di più: Gesù ha trasformato la morte, limite ultimo e definitivo, in porta di ingresso alla Vita immortale, eterna, beata, che ci è stata donata.

Ecco: siamo venuti davanti al Presepe fragili, ce ne torniamo forti, forti dei due nomi di questo Bambino sulle nostre labbra: Salvatore ed Emmanuele, Vita e Speranza nostra. Essi ci permettono di accettare il presente che ci è dato di vivere con pazienza, partecipando alle sofferenze di Cristo per partecipare anche alla sua gloria, perché tutto serve alla nostra salvezza. Egli è sempre con noi, non ci abbandona e nasce e rinasce là dove ci si vuol bene.

Maranathà!  Vieni, Signore Gesù, Luce che vince le tenebre.

Clicca per scaricare il testo 

 

Circa le celebrazioni in zona rossa e modulo pre-compilato per autocertificazione

Circa le celebrazioni, il Dpcm precisa che “l’accesso ai luoghi di culto avviene con misure organizzative tali da evitare assembramenti di persone, tenendo conto delle dimensioni e delle caratteristiche dei luoghi, e tali da garantire ai frequentatori la possibilità di rispettare la distanza tra loro di almeno un metro” (art. 1 comma 9 lettera p).

Da domenica anche in Toscana, per partecipare a una celebrazione o recarsi in un luogo di culto, deve essere compilata l’autocertificazione.

In allegato è possibile scaricare l’autocertificazione pre-compilata messa a disposizione da Toscana Oggi

Clicca qui per scaricare autocertificazione messa

 

 

Messaggio di Natale del Vescovo Stefano ai lettori di Toscana Oggi

«Alcuni pastori vegliavano di notte facendo la guardia al loro gregge». É con questa immagine, tratta dalla notte del Natale del nostro Signore, che desidero rivolgermi a tutti voi, cari lettori, comunità ecclesiale e cittadini della nostra diocesi, per salutarvi con gli auguri di ogni bene. I pastori vegliano di notte mentre attendono l’aurora: quanto deve durare ancora la nostra notte con la sua oscurità che ci avvolge? Siamo in mezzo a timori e disagi, mentre ci mancano molte cose, la vicinanza e il contatto fisico soprattutto.

Anche a noi tocca di fare la guardia, sempre attenti a non contagiarci, osservando le norme necessarie, anche noi siamo in una continua veglia. I pastori, però, non dovettero attendere l’alba per vedere la luce: essa li avvolse nel bel mezzo della notte, all’apparire del messaggero che li invitava a raggiungere Betlemme per vedere il Neonato. Allora essi dissero: «andiamo!» E si misero in cammino. Sì, è questo il messaggio che desidero trasmettervi: quel plurale del verbo andare (andiamo!). Il Covid pare funzionare da «livella» mettendoci tutti sullo stesso piano di vulnerabilità senza guardare in faccia nessuno. Così ci ha ricordato che siamo tutti sulla stessa barca dove «ognuno è importante e necessario per non affondare» (papa Francesco).

Ci rendiamo conto di non poter andare avanti ciascuno per conto suo ma soltanto insieme, la pandemia ci spinge a considerare le conseguenze dei nostri atti sugli altri, a non rimanere concentrati su noi stessi e a farci attenti alle necessità del nostro prossimo. Infatti quando ci troviamo tutti ugualmente nel bisogno, diventiamo più sensibili ai bisogni altrui. Senza dubbio questa pandemia un bel giorno finirà ma mettersi semplicemente in attesa di quel momento non ci fa bene, non vogliamo vivere in un tempo «sospeso», vogliamo vivere il presente.

Si tratta perciò di alzarsi e mettersi in cammino, come i pastori, e scoprire che la luce comincia già a splendere nel cuore della notte, ben prima dell’aurora. «Sentire» la sofferenza degli altri e non solo la propria, preoccuparsi dei loro problemi insieme ai nostri, coltivare in noi stessi il senso di appartenenza ad un’unica famiglia e provare compassione (patire-con) verso tutti i suoi membri traducendola in gesti semplici e concreti che ci sono permessi dalle restrizioni: suonare il campanello a chi è solo per un saluto a distanza, portare la spesa a casa di chi non può uscire, essere creativi nel bene in vari modi. La notte non è più soltanto buia e una luce si comincia a vederla, è quella portata dal Salvatore, il nostro Redentore, che ci ha insegnato ad amare e a credere e rimanere nell’amore contro ogni avversità.

É venuto tra noi in piena notte e l’ha illuminata, Egli che è sempre con noi, non ci abbandona e nasce e rinasce là dove ci si vuol bene. Vieni, Signore Gesù, Luce che vince le tenebre. Auguri carissimi a tutti.

+ Stefano Manetti vescovo

a cura della Comunità Capi del Gruppo Scout Montepulciano 1

L’infiorata degli scout per lo SMIA di Nottola

Ogni anno nel giorno del Corpus Domini, la festa del Corpo e Sangue di Gesù che, nell’ultima cena, inventa un gesto che rimane per sempre e si chiama memoriale, gli Scout del Montepulciano 1, da una tradizione ormai consolidata da anni, hanno il buon cuore di creare una bellissima infiorata sulla quale il Vescovo passa con il Santissimo Sacramento.

Cos’è il Corpus Domini in questo contesto di un anno pandemico? E come lo hanno vissuto quest’anno i nostri scout?

Il Corpus Domini è Gesù che ci regala il memoriale, un’azione divina che ogni giorno ci rende partecipi dell’Eucarestia: anche noi lì, nel cenacolo, davanti a un Dio che prende il pane, lo benedice, lo spezza e lo dà, così come ha fatto moltiplicando i pani; ogni volta è un prendere, benedire, spezzare e dare, così come ha fatto con il suo Corpo: preso, benedetto, spezzato e dato.

Il Corpus Domini!

Questa è l’Eucarestia, entrare a far parte di un’ottica nuova dove il bene genera bene, dove quando fai una cosa la fai per gli altri, dove sperimenti la solidarietà con chi ha meno di te e con-dividi, spezzi il pane, diventi benedizione per tutti in un amore che va oltre, ti dai anche in ginocchio a preparare un tappeto di segatura  anche sotto la pioggia o un sole cocente per Dio che passa, un Dio che entra dentro di te sconvolgendo perché, in quel poco Pane e in quel poco Vino, in quel Pane preso, benedetto, spezzato e dato c’è tutta la forza per provarci, perdere tutto e giocare la vita per Dio e con Dio donarti agli altri facendo di te un memoriale: «fate questo in memoria di me», «date voi stessi da mangiare», diventate pazzi per Dio!

Cosa significa allora il Corpus Domini in questo anno scoutistico?
Scout che ogni giorno ricevono in dono una pagina bianca da scrivere, uomini e donne, giovani e ragazzi a cui il Signore non chiede di essere dei geni o dei perfetti ma di donare, farsi mangiare e consumare da un mondo che ha fame, una vita dal sapor del rischio, il sapore del Pane, del Corpo del Signore, che ogni giorno non smette di amare e ci chiede di fare altrettanto.

E cosa hanno fatto ce lo facciamo raccontare da loro…

“Quest’anno la nostra Infiorata aveva un sapore amaro: non potevamo essere in tanti, sporcarci insieme con i colori della segatura, invitare i nostri bambini e ragazzi a darci una mano, stare fianco a fianco piegati sotto il sole con la consapevolezza di stare creando qualcosa di magnifico. Noi capi eravamo seduti a parlarne, con il poco entusiasmo che purtroppo caratterizza questo anno difficile, e abbiamo pensato tra un sospiro e l’altro che non poteva esserci un anno senza la nostra storica Infiorata. Avrebbe dovuto essere più piccola, realizzata con la segatura rimasta dagli anni precedenti, dovevamo lavorare in piccoli gruppi ed alternarci. Così abbiamo fatto, a malincuore, ma volevamo arricchirla con un gesto che parlasse d’amore, con uno sguardo verso l’altro, con qualcosa di tangibile e pratico che toccasse anche il cuore. Con qualcosa che le desse quel calore che tanto ci manca in questo 2020.

Abbiamo infatti deciso di devolvere il ricavato dell’Infiorata – solitamente si tratta di offerte date da chi viene a vederla – al Servizio di Salute Mentale Infanzia e Adolescenza che si trova presso il nostro Ospedale di Nottola. I bambini e i ragazzi sono coloro che più hanno risentito di questo mondo all’incontrario, di questo isolamento, di questo clamore telematico che non fa altro che farci sentire più soli. E allora con chi fate rete se non con chi ogni giorno sta dalla parte dell’infanzia, di quella che più di tutti ha bisogno di opportunità e ascolto?

Lo SMIA si occupa di prevenzione, valutazione e riabilitazione di molte patologie dell’età evolutiva e conta un gran numero di professionisti (medici, psicologi, terapisti della riabilitazione) sparsi in tutto il territorio senese. Abbiamo quindi preso contatti con il Direttore dell’Unità Operativa, la dott.ssa Simona Martini, che ci ha aiutato ad organizzare la donazione e selezionare i materiali da acquistare. Dopo alcuni mesi necessari per ottenere permessi e le delibere, venerdi 18 dicembre siamo stati ricevuti dallo staff del Servizio presso i locali dell’Ospedale per consegnare il ricavato. Un’accoglienza calorosa e l’incontro di due realtà più simili di quanto poteva sembrare: due mondi fatti di attenzione, ascolto, impegno e dedizione il cui scopo è garantire ai bambini e ai ragazzi un percorso di crescita all’insegna dell’autonomia, dell’interazione con l’altro e del sognare in grande.

Una grande occasione per fare rete fra due realtà del territorio che operano dalla stessa parte, quella dei bambini!”

 

Nuove nomine

Delegata per l’ecumenismo e dialogo interreligioso

Per coordinare il servizio dell’Ecumenismo il Vescovo ha nominato la Signora Federica Neri, Delegata per l’Ecumenismo e Dialogo Interreligioso e perciò rappresentante di questa Diocesi nella commissione regionale e presso la Conferenza Episcopale Italiana.
La durata dell’incarico è sino al 30 Ottobre 2024, termine di scadenza degli altri uffici della Curia.

Novena di Natale 2020

Dal 15 al 23 dicembre, ogni sera, dalle ore 21.00, in diretta on line dalla Cappella del Palazzo del Vescovo, la Novena di Natale: una meditazione del Vescovo Stefano e la preghiera del Santo Rosario. Se vuoi seguirci metti “mi piace” alla pagina FB della Diocesi e iscriviti al Canale di You Tube della Diocesi di Montepulciano

Adesioni Azione Cattolica 2021

Riceviamo e pubblichiamo dal Presidente di Azione Cattolica diocesana, Paolo Cencini

Carissimi amici, insieme al Consiglio Diocesano e agli Assistenti, ci è sembrato bello rivolgervi un pensiero in occasione dell’8 dicembre, giorno in cui vivremo un’adesione diversa da tutte le altre nella lunga storia dell’Associazione, ma che anche per questo potrà essere un’occasione preziosa
per riflettere e accogliere in pienezza le ragioni per cui decidiamo di far parte della famiglia dell’Azione Cattolica.
La Presidenza Nazionale ha scritto ai responsabili diocesani una lettera in cui ci ricorda che la scelta dell’8 dicembre per l’adesione pone il nostro “Sì” sotto la protezione del grande “Sì” della Vergine Maria. Scrive infatti la Presidenza Nazionale: “Maria rappresenta perciò per ciascuno di noi e per la Chiesa intera il modello di “adesione” alla volontà di Dio. Quel “Sì” pronunciato a Nazareth non fu risparmiato da paure, incertezze, dubbi: quando Luca ce lo racconta, ci ricorda un dialogo attraverso il quale le ragioni stesse di quella adesione si sono fatte più profonde e, dunque, più robuste”.
E’ quindi fondamentale che l’8 dicembre, in cui quest’anno non potremo vivere i tradizionali momenti comunitari nelle nostre parrocchie, sia occasione per rinnovare più consapevolmente il nostro “sì”.
Aderendo all’Azione Cattolica diciamo un sì al Signore che ci offre questa esperienza nella ricchezza della Chiesa e ci chiama a custodirla e arricchirla.
Diciamo sì a una rete di fratelli che, con tutte le loro storie fatte di bellezza e di fragilità, si sostengono e camminano insieme rinsaldando i legami con un abbraccio ideale proprio quando la pandemia ci impedisce di abbracciarci fisicamente.
Diciamo sì alla Chiesa universale e alla nostra Chiesa particolare, nel suo cammino che quest’anno ci porta a mettere al centro più di sempre l’Eucaristia; diciamo sì alle nostre parrocchie e a quella vita ecclesiale di tutti i giorni, di cui oggi più che mai cogliamo le fatiche ma che desideriamo amare e sostenere sempre meglio.
Diciamo sì al nostro Paese e alla nostra terra, certi che la formazione associativa aiuta a essere membri consapevoli della città di Dio e della città dell’uomo.
Il tempo che stiamo vivendo ci educa, come ha ricordato il presidente Nazionale Matteo Truffelli presentando gli aggiornamenti al Progetto Formativo, e noi possiamo imparare dalle privazioni cui siamo chiamati. Per l’Associazione non poter vivere ordinariamente gli incontri e le feste è una grande sofferenza, ma è anche un’opportunità per riscoprire qualcosa di cui da molto tempo sentiamo il bisogno: nell’A.C. l’essere precede il fare e la profondità della vita spirituale e del
legame associativo fondano ogni nostra iniziativa. “Questo non significa che l’A.C. va in pausa perché la vita non va in pausa” dice ancora il Presidente Nazionale, infatti a livello diocesano non si è interrotta la proposta formativa, che in questa fase si realizza a livello unitario nelle modalità compatibili con le regole in vigore, e neppure rinunciamo a celebrare l’Adesione, che in ogni parrocchia sarà vissuta nelle forme oggi opportune con l’intenzione di organizzare un momento di festa quando sarà possibile.

Il presidente diocesano:
Paolo Cencini
L’Assistente diocesano:
don Fabrizio Ilari

lettera adesione 202020201

Dalla Parrocchia di Valiano

Il sogno di Simona

La nostra cara Simona continua sicuramente dal cielo a vigilare sulla sua famiglia, sul suo paese, sulla sua scuola, sulla sua parrocchia.
Ma in tutti ha lasciato un vuoto che non è facile riempire.

Uno dei suoi desideri era quello di vedere le opere d’arte, quadri e statue, della “sua” chiesa restaurate. Era questo il suo “sogno”.
Coloro che le sono stati e sono ancora vicini vogliono realizzare questo “Sogno di Simona”.

In accordo con la parrocchia di san Lorenzo in Valiano, la diocesi e le autorità civili, si fanno promotori per raccogliere i fondi necessari per restaurare il “CROCEFISSO”, le statue di Gesù Morto e della Madonna Addolorata.

Per informazioni e raccolta fondi:
Lucia3384705243; Lucia.Boschi@mps.it
Caterina 3333366392; caterina.biribo@gmail.com
Serena 3395495884; blusere74@live.it

Le offerte possono essere fatte anche sul c/c della parrocchia con la causale “Sogno Simona”: IT12P0848925600000000040046 Parrocchia san
Lorenzo Valiano

Ps. Volendo preparare anche un piccolo ricordo, si invitano tutti coloro che hanno una foto, un ricordo o vogliono lasciare un pensiero che riguarda
Simona, a comunicarlo ai numeri o mail sopra indicati.

Nomine e trasferimenti/3

In data 1 agosto il Vescovo ha provveduto alla seguente nomina:
lI Rev.do Don Domenico Zafarana, Amministratore parrocchiale di S.Agnese in Montepulciano;
In data 9 ottobre ha nominato lo stesso, Parroco di S.Maria delle Grazie

In data 1 novembre il Vescovo ha provveduto poi alle seguenti nomine con conseguenti trasferimenti a decorrere dal 22 novembre:
Il Rev.do Don Baldovino Potomonyo Muvwaro, Amministratore di S. Secondiano e S. Francesco in Chiusi città;
Il Rev.do Don Azelio Mariani, Parroco di S. Egidio in Gracciano;
Il Rev.do Don Elia Sartori, Parroco di S.Maria Bambina in Montallese.

In data 5 novembre il Vescovo ha provveduto infine alla seguente nomina:
Il Rev.do Don Balalaraju Kodavaticanti, Parroco di S. Pietro a Radicofani.

 

Nomine e trasferimenti/2

Grazie alla recente Convenzione “per il servizio di cooperazione tra Diocesi Italiane dei Presbiteri Diocesani”, nello spirito della condivisione dei beni e della comunione tra le Chiese, S.E. Mons. Fernando Filograna, Vescovo della Diocesi di Nardò-Gallipoli, accogliendo la richiesta del Vescovo Stefano, ha donato a questa Diocesi il sacerdote don Riccardo Personè per esercitarvi il ministero sacerdotale per il periodo di un anno.
Visto il Codice di Diritto Canonico, il Vescovo in data 9 ottobre 2020 ha nominato Don Riccardo Personè Amministratore Parrocchiale della Parrocchia di S. Martino in Sinalunga

Nomine e trasferimenti/1

Grazie alla recente Convenzione “per il servizio di cooperazione tra Diocesi Italiane dei Presbiteri Diocesani”, nello spirito della condivisione dei beni e della comunione tra le Chiese, Sua Eminenza Card. Augusto Paolo Lojudice, Arcivescovo dell’Aricdiocesi di Siena – Colle di Val d’Elsa – Montalcino, accogliendo la richiesta del Vescovo Stefano, ha donato a questa Diocesi il sacerdote don Antonio Bartalucci per esercitarvi il ministero sacerdotale per il periodo di tre anni.
Consapevole della necessità di dare al Parroco, Mons. Francesco Monachini, della Comunità Parrocchiale di “Santa Croce” in Abbadia San Salvatore un collaboratore nella cura pastorale dei fedeli di quella parrocchia, visto il Codice di Diritto Canonico, in data 1 novembre 2020 ha nominato Don Antonio Bartalucci Vicario Parrocchiale della Parrocchia “Santa Croce” in Abbadia San Salvatore.

Giornata Mondiale del povero

Si terrà a Chianciano, domenica 15 novembre 2020, presso la parrocchia di Santa Maria della Stella, la IV Giornata mondiale del povero per la nostra Diocesi. Il programma variato per le recenti norme per la sicurezza prevede alle Ore 11.30 la Celebrazione Eucaristica con i signori poveri

Per informazioni e prenotazioni si prega di contattare la CARITAS ai seguenti recapiti:
Telefono: 0578 810090 — E-mail
caritas@diocesimontepulciano.it

 

Interruzione temporanea della catechesi parrocchiale

Trasmettiamo la lettera che il Vescovo ha mandato in data odierna a tutti i sacerdoti della diocesi circa la catechesi parrocchiale:

     Dato il crescente aggravarsi della situazione epidemiologica, considerando che sempre più classi delle scuole elementari e medie stanno chiudendo, sembra opportuno che le nostre parrocchie sospendano il catechismo, là dove avesse già avuto inizio.

Pertanto con la presente lettera dispongo che ogni parrocchia interrompa il catechismo fino al 24 novembre. Poi vi comunicherò nuove disposizioni in base alla condizioni epidemiche che si saranno determinate.

Da parte mia continuerò ad amministrare il sacramento della Cresima secondo le date fissate con voi in agenda, finché non intervengano impedimenti di forza maggiore.

Un caro saluto

Il Vescovo + Stefano

 

  Scarica la lettera ai sacerdoti

Decreto della Penitenzieria Apostolica circa le Indulgenze plenarie per i fedeli defunti nell’attuale situazione di pandemia

Su mandato del Papa, onde evitare assembramenti, la Penitenzieria Apostolica stabilisce che “l’Indulgenza plenaria per quanti visitino un cimitero e preghino per i defunti anche soltanto mentalmente, stabilita di norma solo nei singoli giorni dal 1° all’8 novembre, può essere trasferita ad altri giorni dello stesso mese fino al suo termine. Tali giorni, liberamente scelti dai singoli fedeli, potranno anche essere tra loro disgiunti”.

L’Indulgenza plenaria del 2 novembre, stabilita in occasione della Commemorazione di tutti i fedeli defunti per quanti piamente visitino una chiesa o un oratorio e lì recitino il Padre Nostro e il Credo, può essere trasferita non solo alla domenica precedente o seguente o al giorno della solennità di Tutti i Santi, ma anche ad un altro giorno del mese di novembre, a libera scelta dei singoli fedeli”.

Inoltre “gli anziani, i malati e tutti coloro che per gravi motivi non possono uscire di casa” – anche per disposizioni delle Autorità – “potranno conseguire l’Indulgenza plenaria purché, unendosi spiritualmente a tutti gli altri fedeli, distaccati completamente dal peccato e con l’intenzione di ottemperare appena possibile alla confessione sacramentale, comunione eucaristica e preghiera secondo le intenzioni del Santo Padre, davanti a un’immagine di Gesù o della Beata Vergine Maria, recitino pie orazioni per i defunti, ad esempio le Lodi e i Vespri dell’Ufficio dei Defunti, il Rosario Mariano, la Coroncina della Divina Misericordia, altre preghiere per i defunti più care ai fedeli, o si intrattengano nella lettura meditata di uno dei brani evangelici proposti dalla liturgia dei defunti, o compiano un’opera di misericordia offrendo a Dio i dolori e i disagi della propria vita”.

La Penitenzieria Apostolica, infine, chiede ai “sacerdoti provvisti delle opportune facoltà” che “si offrano con particolare generosità alla celebrazione del sacramento della Penitenza e amministrino la Santa Comunione agli infermi. E, poiché le anime del Purgatorio vengono aiutate dai suffragi dei fedeli e specialmente con il sacrificio dell’Altare a Dio gradito, tutti i sacerdoti sono vivamente invitati a celebrare tre volte la Santa Messa il giorno della Commemorazione di tutti i fedeli defunti”.

Scarica ora il Decreto della Penitenzieria Apostolica circa le Indulgenze plenarie per i fedeli defunti nell’attuale situazione di pandemia

III Edizione del Messale Romano. Variazione risposte

Come già noto, la III edizione del Messale Romano inizierà ad essere utilizzata nelle parrocchie a partire dalla I domenica di Avvento.

La maggior parte dei cambiamenti non riguarda le risposte dell’assemblea durante la Santa Messa, ma le formule che pronuncia il sacerdote.

Tuttavia per facilitare i fedeli ad individuare prontamente le poche variazioni che comunque ci sono, l’Ufficio catechistico e l’ Ufficio liturgico hanno pensato di approntare una scheda visualizzata qui sotto e che potrete scaricare da questa pagina.

Scarica le variazioni alle risposte

Terza edizione italiana del Messale Romano

In questi mesi, dal 28 agosto 2020, quando è stata consegnata al Santo Padre Francesco la prima copia della terza edizione italiana del Messale Romano della Conferenza Episcopale Italiana, i nostri sacerdoti hanno avuto degli incontri di formazione per la presentazione per la sua attuazione nelle parrocchie e negli istituti religiosi nella diocesi.

La versione italiana del messale romano, nella sua terza edizione dopo il Vaticano II, sarà utilizzabile non appena disponibile, ma diventerà obbligatorio la domenica di Pasqua 4 aprile 2021 (cf. Notizia sul sito CEI).

La nostra Diocesi vedrà l’ingresso in vigore del nuovo messale con la prima domenica di Avvento, il prossimo 29 novembre 2020, dalla celebrazione prefestiva del sabato pomeriggio.

Pubblichiamo qui un video sintetico ma molto chiaro realizzato dalla Parrocchia San Pietro ad Mensulas di Sinalunga con un’intervista di Andrea Caroni al Parroco Don Claudio Porelli che fa anche una presentazione molto chiara delle modifiche in atto

Clicca qui per il Video: Terza Edizione del Messale romano

 

E’ venuta a mancare Simona Pagliai

Quelli che ci hanno lasciato non sono assenti, sono invisibili, tengono i loro occhi pieni di gloria fissi nei nostri pieni di lacrime.
Sant’Agostino

Nel pomeriggio di oggi, dopo una lunga malattia, è venuta a mancare la cara Simona Pagliai della Parrocchia di Valiano. Insegnante di religione e grande collaboratrice diocesana ha speso la vita per il Signore, donandosi fino in fondo e annunciando la buona notizia del Vangelo in ogni istante della vita fino alla fine.
Tutta la Diocesi insieme al Vescovo Stefano si stringe in preghiera per lei e per la sua famiglia in questo momento di doloroso distacco.

I funerali avranno luogo in Valiano alle ore 15.30 di domani Sabato 24 ottobre e stasera, all’esterno della sua abitazione, alle ore 21.00, verrà pregato il Santo Rosario per Simona. Sarà possibile pregare da casa collegandosi via internet dalla Cappella del Vescovo alla stessa ora su Facebook o YouTube

a cura dell'Uffico Comunicazioni Sociali e Caritas

RINNOVATA LA COLLABORAZIONE TRA MICROCREDITO DI SOLIDARIETÀ E DIOCESI DI MONTEPULCIANO-CHIUSI-PIENZA INSIEME A CARITAS A SOSTEGNO DELLE PERSONE IN DIFFICOLTÀ

Confermato lo stanziamento del contributo per il fondo di garanzia per supportare i progetti di inclusione sociale, finanziando sia le famiglie in difficoltà che le microimprese del territorio della Diocesi Nei primi nove anni di collaborazione accolte n. 64 richieste per un totale di circa € 200.000 erogati sul territorio

Siena 13 ottobre 2020 – Oggi, presso il Palazzo Vescovile di Montepulciano, è stata sottoscritta una convenzione fra la Diocesi di Montepulciano-Chiusi-Pienza e il Microcredito di Solidarietà, rafforzando così la collaborazione per sostenere con ancor più i progetti di inclusione sociale e finanziaria dei soggetti del territorio. L’accordo ha formalizzato un’attività già in corso da anni con uno dei soci che, insieme a Banca MPS, Enti locali, Diocesi di Siena e Associazioni di volontariato, è stato fondatore di Microcredito e che ha portato importanti risultati: dal 2011 infatti sono stati indirizzate alla Società 77 richieste, delle quali 64 sono state accolte per un totale di euro 197.800 erogati.

Nell’occasione, si è ritenuto adeguato il fondo di garanzia già depositato presso Microcredito e si è confermata la volontà di sviluppare l’attività di sostegno finanziario ai bisognosi attraverso i 7 Centri di ascolto distribuiti nel territorio della Diocesi, oltre alla nuova sede della Caritas Diocesana – comprendente l’Emporio Alimentare e l’Emporio Indumenti – appena inaugurata a Montepulciano alla presenza del Vescovo e delle autorità civili comunali.

Negli anni questa collaborazione ha permesso di sostenere concretamente le fasce più deboli che trovano difficoltà ad accedere ai canali ordinari del credito bancario, in particolare famiglie, giovani, e neoimprenditori: l’obiettivo è quello di aiutare così a superare difficoltà economiche temporanee per beni e servizi primari, per finanziare la formazione e per lo sviluppo di progetti concreti di crescita personale, oltre che per sviluppare piccole realtà imprenditoriali.

Vittorio Stelo, Presidente del Microcredito di Solidarietà ha dichiarato: “Con la Diocesi di Montepulciano-Chiusi-Pienza da anni vengono affrontate le diverse situazioni di emergenza di questo territorio, sia sostenendo le famiglie in difficoltà economica che supportando le microimprese. Quest’attività si è intensificata soprattutto in questi ultimi mesi di emergenza dovuta alla diffusione del Covid 19 e anche tale circostanza ha consentito a Microcredito, tramite il rinnovato impegno di oggi, di continuare a fornire un supporto concreto in una zona della provincia nella quale siamo storicamente presenti, costituendo così un nuovo tassello per un sempre maggiore e proficuo radicamento della Società”.

 Dal canto suo, il Vescovo mons. Stefano Manetti ha affermato: “Si tratta di una forma di aiuto che non è assistenzialismo poiché i beneficiari sono messi nelle condizioni di restituire quanto ricevuto secondo i propri tempi senza la pressione assillante del creditore. La persona che si sente compresa nelle sue necessità e rispettata nella propria dignità ha maggiori probabilità di diventare un soggetto promotore del bene comune nel tessuto sociale”.

 Infine, Giuliano Faralli, Direttore Caritas Diocesana ha sottolineato che: Sarà un vero piacere continuare sul tracciato dei miei predecessori, con l’obiettivo di un miglioramento al servizio dei bisognosi, con l’aiuto del buon Dio. Con l’ufficio credito cercheremo di valutare bene le varie richieste, al fine di non negare al bisogno effettivo, ma, nello stesso tempo, essere scrupolosi nel concedere, poiché, a volte, si potrebbe rivelare dannoso per la persona stessa. La sana collaborazione con le tredici Amministrazioni Comunali, dei Servizi Sociali, del nostro territorio diocesano, sarà sostanziale nelle valutazioni e nello “scovare” le necessità nascoste”.

da sin. mons. Stefano Manetti, vescovo della Diocesi di Montepulciano-Chiusi-Pienza; Vittorio Stelo, presidente del Microcredito di Solidarietà

Microcredito di Solidarietà

Microcredito di Solidarietà è stato fondato a Siena nel 2006 da Banca Monte dei Paschi di Siena, Comune e Amministrazione Provinciale di Siena, Diocesi di Siena e quella di Montepulciano, altri comuni della provincia, le associazioni di volontariato, per far fronte a necessità finanziarie di privati e famiglie che trovavano difficoltà ad accedere ai canali ordinari del credito bancario ed aiutare così a superare difficoltà economiche temporanee o avviare una nuova attività imprenditoriale. La Società opera oggi attraverso 44 centri di ascolto presso locali messi a disposizione da Banca Mps nella sede di Siena e presso le associazioni di volontariato nelle province di Siena, Massa Carrara e Grosseto, con l’opera di numerosi volontari (compresi consiglieri e sindaci revisori) e personale distaccato dalla Banca stessa.

Lettera Pastorale del Vescovo Stefano per l'anno 2020-21

Riscopriamo l’Eucarestia

Carissima Chiesa che è in Montepulciano-Chiusi-Pienza, tutti voi,
fedeli laici, religiosi e religiose, presbiteri, santo Popolo di Dio:
il Signore è con te!
Il nostro cammino verso la conoscenza più profonda dell’Eucaristia domenicale, iniziato con la pubblicazione della Lettera pastorale Il Giorno del
Signore, il signore dei giorni, nel novembre 2018, ha dovuto includere l’evento
non previsto del Covid-19 che è andato a colpire direttamente proprio l’oggetto della nostra riflessione: la S. Messa!
La celebrazione solenne, presieduta dall’Arcivescovo della nostra Metropolia, mons. Lojudice Augusto Paolo, il 13 giugno, per inaugurare l’Anno
dell’Eucaristia in preparazione al Congresso, non si è potuta fare e il programma di approfondimento dell’Eucaristia domenicale che avrebbe coinvolto le
comunità parrocchiali ogni domenica a partire da questo ottobre, lo si è rimandato al prossimo anno. Così anche il Congresso Eucaristico Diocesano
e il percorso pensato per le scuole. Cammino interrotto dunque? No, semplicemente modificato, diventando più lungo di un anno”. 

Inizia così la Lettera Pastorale del Vescovo Stefano per l’Anno 2020-21 dal titolo RISCOPRIAMO L’EUCARISTIA!, firmata dal Vescovo il 17 settembre 2020 e che presto troveremo nell’edizione cartacea. Da oggi è possibile consultarla e scaricarla tra i documenti ufficiali del Vescovo nella sezione Lettere.
Scarica qui il pdf