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CHIUSI, L’8 SETTEMBRE LA MESSA CON IL CARD. LOJUDICE PER LA FESTA PATRONALE DI S. MARIA DELLA PACE

Venerdì prossimo, 8 settembre 2023, alle ore 18 il card. Augusto Paolo Lojudice, vescovo di Montepulciano- Chiusi-Pienza presidierà la solenne celebrazione in occasione della festa patronale della parrocchia santa Maria della pace per la ricorrenza della Natività della Beata Vergine Maria.

Concelebra, tra gli altri, Don Antonio Canestri, parroco e vicario generale della diocesi.

Alle ore 21 si terrà la solenne processione per le vie di Chiusi Scalo.

UN ANNO FA L’INGRESSO DEL CARD. LOJUDICE COME VESCOVO DIOCESANO

Oggi la diocesi di Montepulciano-Chiusi-Pienza celebra il primo anniversario dell’ingresso in diocesi del card. Augusto Paolo Lojudice come Vescovo.

Presso la chiesa di Santa Maria delle Grazie a Montepulciano ci sarà alle ore 17.30 l’accoglienza del Card. Lojudice nel piazzale, poi alle 18 la Celebrazione Eucaristica, con anche l’inaugurazione del servizio pastorale di don Pietro Sanivarapu. Alle 19.00 è previsto un momento conviviale.

Al card. Lojudice la diocesi esprime profonda gratitudine, filiale e sincero affetto per il suo servizio di pastore tra la gente. Il primo ringraziamento va innanzitutto al Signore che ci ha fatto dono della guida del vescovo Augusto Paolo, che serve con amorevolezza, semplicità e autorevolezza la diocesi di Montepulciano-Chiusi-Pienza nel cammino verso Cristo speranza dell’umanità.

IL 4 OTTOBRE PAPA FRANCESCO PUBBLICHERÀ UNA SECONDA ENCICLICA “LAUDATO SI’”

«Dopodomani, 1 settembre, si celebra la Giornata mondiale di preghiera per la cura del creato, inaugurando il tempo del creato che durerà fino al 4 ottobre, festa di San Francesco d’Assisi. In quella data ho intenzione di pubblicare un’esortazione, una seconda Laudato si’».

Lo ha detto papa Francesco al termine dell’udienza generale, che si è svolta ieri mattina in Aula Paolo VI. «Uniamoci ai nostri fratelli e sorelle cristiani nell’impegno di custodire il creato come dono sacro del creatore. È necessario – ha aggiunto – schierarsi al fianco delle vittime delle ingiustizie ambientali e climatiche sforzandosi di porre fine all’insensata guerra alla nostra casa comune, che è una guerra mondiale terribile. Esorto tutti voi a lavorare e pregare affinché essa abbondi nuovamente di vita», ha concluso.

Il Tempo del Creato, che quest’anno porta il tema “Che la giustizia e la pace scorrano” ed è simboleggiato dal “fiume possente”, inizia il 1/o settembre con la Festa del Creato (conosciuta anche come la Giornata Mondiale di Preghiera per la Cura del Creato) e si conclude il 4 ottobre, Festa di San Francesco d’Assisi.

A LORETO IL 2º RADUNO DI FRATERNITÀ, LA MESSA CON IL CARD. LOJUDICE

È in corso a Loreto il 2° Raduno di fraternità, la community di giovani nata dall’esperienza di fede nell’oratorio di don Alberto Ravagnani. Il tema scelto per il raduno di quest’anno è “Noi siamo”, per evidenziare che l’esperienza vera di Fraternità coinvolge e trasforma l’essere della persona prima che il ‘fare’ ma, nello stesso momento, ha senso solo se vissuta come cammino nelle relazioni, quindi insieme nella Chiesa.

Il card. Augusto Paolo Lojudice è stato ospite ieri del raduno, dove ha celebrato la Santa Messa delle 18.30.

VISITA AL “GASLINI” DI GENOVA E A “CASA PAOLA” DELL’UNITALSI PER IL CARD. LOJUDICE

Il card. Augusto Paolo Lojudice si è recato questa mattina in visita all’IRCCS Giannina Gaslini di Genova. Ad accoglierlo era presente il dott. Raffaele Spiazzi, Direttore Sanitario del Gaslini.

Insieme, hanno visitato la nuova piattaforma di degenza Neuro-gastro con il responsabile, prof. Lino Nobili, la UOC di Anestesia e Rianimazione insieme al direttore Andrea Moscatelli, per finire con una lunga visita della UOC di Emato-Oncologia, a cura del prof. Carlo Dufour, direttore del Dipartimento di Emato- Oncologia. 

Il Gaslini è un policlinico pediatrico che ogni anno conta circa L’Istituto Giannina Gaslini è un Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico, un policlinico pediatrico tra i più grandi ed importanti d’Europa, uno dei pochi ospedali italiani interamente dedicati alla cura dei bambini, dove la ricerca in ambito pediatrico svolge un ruolo cruciale nel chiarire le cause e nel migliorare la terapia e la prognosi delle malattie rare e gravi. Specializzato in alta complessità di cura, patologie invalidanti, malattie rare e croniche, prende in cura il bambino dal concepimento alla maggiore età. Con circa 400 posti letto, 25 mila ricoveri e 500 mila prestazioni ambulatoriali l’anno, 20 padiglioni, 2000 addetti, l’Istituto, da 85 anni, è un punto di riferimento nazionale ed internazionale della moderna pediatria e medicina perinatale.

Al termine della visita al Gaslini, il card. Lojudice è stato accompagnato da Gemma Malerba, presidente dell’UNITALSI Ligure, e da Francesca Faruffini, responsabile del Progetto Piccoli dell’UNITALSI Ligure, a visitare “Casa Paola”, una delle strutture gestite dall’associazione per l’accoglienza dei familiari dei piccoli pazienti in cura presso l’Ospedale Pediatrico Gaslini.

IL CARD. LOJUDICE A TORTONA PER CELEBRARE LA FESTA DELLA MADONNA DELLA GUARDIA

Questa mattina il card. Augusto Paolo Lojudice è a Tortona (AL) per celebrare il Pontificale della Festa della Madonna della Guardia.

Il santuario “Madonna della Guardia” di Tortona, infatti, fu voluto e costruito da San Luigi Orione, quando, il 29 agosto 1918, ancor prima della fine della guerra, aveva promosso un voto popolare alla Madonna della Guardia, invocando la fine della guerra e promettendo di erigere un santuario come ringraziamento per quanti fossero tornati vivi dal fronte di guerra.

Alla celebrazione erano presenti anche il Vescovo di Tortona, Mons. Guido Marini, il direttore generale della Piccola Opera della Divina Provvidenza di Don Orione, Padre Tarcisio Vieira, e il Rettore del Santuario Madonna della Guardia, don Renzo Vanoi. Ad accompagnare il card. Lojudice sono presenti anche don Vittorio Giglio, responsabile del servizio per le Comunicazioni Sociali dell’Arcidiocesi di Siena-Colle di Val d’Elsa-Montalcino, e Gianluca Scarnicci, portavoce del Cardinale.

Ecco alcune immagini della celebrazione:

A CHIUSI UN CENTRO DI ACCOGLIENZA PER MIGRANTI, IL CARD. LOJUDICE HA PARTECIPATO ALLA PRESENTAZIONE DEL PROGETTO

Il Card. Augusto Paolo Lojudice, Vescovo di Montepulciano-Chiusi-Pienza, ha partecipato questa mattina alla presentazione del progetto “Dalla confisca alla legalità percepibile”, che si è tenuta nel palazzo della Prefettura a Siena su convocazione del perfetto di Siena, Matilde Pirrera. Erano presenti anche il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, e il sindaco di Chiusi, Gianluca Sonnini.

Grazie al progetto, Chiusi ospiterà un centro di accoglienza per circa trenta migranti, all’interno di una strutta che la Prefettura ha ottenuto dall’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata. La gestione sarà affidata alla Misericordia di Chiusi. 

Il card. Lojudice ha commentato questa iniziativa, sottolineando l’importanza dei volontari della Misericordia, perché “non basta ospitare i migranti in un Cas , serve anche chi si impegna per loro, con cuore ed animo”.

IL CARD. LOJUDICE A LA NAZIONE SUI MIGRANTI, “IN ARRIVO ALTRI 150 NEL SENESE. RESTIAMO UNA TERRA DI PASSAGGIO”

Ecco il testo integrale dell’intervista rilasciata a La Nazione dal Card. Augusto Paolo Lojudice, Arcivescovo di Siena- Colle di Val D’Elsa-Montalcino e vescovo di Montepulciano-Chiusi-Pienza

Cardinale Lojudice, ha sentito il suo amico cardinale Matteo Zuppi, tuonare contro i rischi legati al razzismo crescente?
«Non ha usato parole troppo forti, non so a chi si riferisse. Di sicuro voleva spegnere possibili inneschi di incendi polemici».

Come vede la situazione dei migranti in Italia? Hanno ragione i sindaci a protestare?
«C’è sempre un grave problema tipicamente italiano; non c’è un’organizzazione efficace dell’accoglienza di passaggio. Le statistiche internazionali ribadiscono che l’Italia è tra il 15° e il 20° posto per numero di migranti che restano nel Paese. Abbiamo un problema geografico irrisolvibile: la stragrande maggioranza dei migranti che vengono dal Mediterraneo passano dall’Italia. Non so perché non riusciamo a organizzare un passaggio serio, senza lager né respingimenti, né lasciandoli affogare in mare. Possibile che Lampedusa debba essere l’unico centro? Dovrebbe ospitarne 200 e ne ha sempre duemila».

Lei sa che la Convenzione di Dublino obbliga l’Italia a esaminare le richieste di asilo.
«Dublino è un altro dei misteri, non si riesce a modificare l’accordo. L’incontro tra una ventina di ministri dei Paesi europei non ha prodotto risultati. Il principio non è accogliere o non accogliere, finché si affronta così il problema, si alza solo un polverone che nasconde tutto. Tanto in Italia arriveranno migliaia e migliaia di migranti, forse milioni in 20 anni. Non si fermeranno perché non è un Paese appetibile, attraente per il loro futuro. Preferiranno andare in Francia o Germania, le loro mete ideali».

Sa anche che ai confini con la Francia succedono cose non edificanti verso i migranti.

«Perché si riduce tutto a una questione di soldi, accordi con la Libia e la Tunisia basati sul denaro. Servirebbe una commissione interdisciplinare che vada in quei Paesi e verifichi quelle condizioni inumane, rivelate da reportage o video. Così non si va da nessuna parte, due o tre corto circuiti bloccano tutto».

Lei fa ancora parte della Consulta Cei sui Migrantes?
«Sì, prima ero segretario, adesso sono membro della commissione presieduta da monsignor Perego. Che tra l’altro era ospite a Siena, ha visto il Palio dalla Fondazione Mps».

E’ ancora possibile vedere i migranti come risorsa, con numeri così alti?
«Migliaia di arrivi complicano le cose, questo è certo. Ma se guardiamo alla provincia di Siena, le cose stanno migliorando. Ci stiamo specializzando nell’accoglienza dei pakistani, dei richiedenti asilo provenienti dalla rotta balcanica. Dovremo affrontare anche altre emergenze. Ci sono Comuni che fanno molto, altri che potrebbero fare di più»

Siamo a quota 1.300 migranti. Quanti ne arriveranno?
«Ci sono delle segnalazioni di alcuni arrivi che la prefettura sta monitorando. Si parla di 150-200 arrivi dal Mediterraneo. Tra qualche giorno ci vedremo, prima della fine di agosto, con le istituzioni impegnate: Arcidiocesi, prefettura, questura, società della salute, Asl, Comune di Siena e Provincia».

Qual è il Comune che soffre?
«Chianciano fa la sua parte, Abbadia San Salvatore ha aperto due Cas da una cinquantina di posti l’uno. Servirebbero più centri di accoglienza, senza dubbio. Dovremo aprire anche i Sai, sistema accoglienza e integrazione, una volta erano gli Sprar. Puntare più a integrare».

Non crede siano solo sigle?
«Ho questo dubbio, la fatica maggiore è integrare chi arriva. C’è la mania degli acronimi. La sostanza è che va incentivato l’inserimento, tocca anche alle cooperative agire. Altrimenti restano solo tante persone che bivaccano senza far nulla».

Qual è lo stato dell’accoglienza a Siena e provincia?
«Noi ci stiamo provando, qualcosa in più si può sempre fare. L’arcidiocesi ha strutture, ma sono senza servizi, senza bagni. E’ un’accoglienza di emergenza, sia in via Mascagni che all’Arbia. Strutture messe a disposizione per evitare che la gente dorma nei parcheggi. Però passano settimane prima del permesso».

I rapporti con Siena?
«Vedo più disponibilità e più ascolto. Montalbuccio è una struttura emergenziale, dovrebbe trasformarsi in Cas a breve. Sapendo che è un gatto che si morde la coda, ogni centro che apri ti obbliga ad aprirne altri».
(Intervista di di Pino Di Blasio).

IL 3 SETTEMBRE IL PRIMO ANNIVERSARIO DELL’ARRIVO DEL CARD. LOJUDICE COME VESCOVO DIOCESANO

Il prossimo 3 settembre la diocesi di Montepulciano-Chiusi-Pienza celebrerà il primo anniversario dell’ingresso in diocesi del card. Augusto Paolo Lojudice come Vescovo.
Presso la chiesa di Santa Maria delle Grazie a Montepulciano ci sarà alle ore 17.30 l’accoglienza del Card. Lojudice nel piazzale, poi alle 18 la Celebrazione Eucaristica, con anche l’inaugurazione del servizio pastorale di don Pietro Sanivarapu.
Alle 19.00 è previsto un momento conviviale.