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SULL’ARALDO POLIZIANO IL SALUTO DEI SINDACI DELLA DIOCESI A PAPA LEONE XIV

Nel prossimo numero dell’Araldo Poliziano alcuni sindaci della diocesi hanno voluto esprimere la vicinanza e la devozione per il nuovo, Papa Leone XIV.

 

La concomitanza (ci piace chiamarla così, non semplicemente coincidenza) dell’elezione di Papa Leone XIV, giovedì 8 maggio, con la festa della Madonna del Rosario di Pompei ha avuto grande rilievo mondiale, come ha dimostrato lo spazio dedicato al fatto dagli organi di informazione con espressioni come «singolare disegno della provvidenza» e «miracolo della Vergine di Pompei, l’elezione dopo la supplica», usate dal Messaggero e dal Mattino.

Ma la stessa concomitanza si è verificata anche nel territorio del sud senese, a Montalcino (dunque, a cavallo delle due Diocesi), dove l’8 maggio si festeggia la Ss. Madonna del Soccorso, Protettrice del Comune. La celebrazione aveva già assunto un carattere di particolare solennità, per il Giubileo, prevedendo il trasporto dell’immagine della Vergine, a cui la comunità di Montalcino è particolarmente devota, in una processione dal forte impatto emotivo. Il Sindaco, Sen. Silvio Franceschelli, ha dichiarato: «Un messaggio di Pace e di Speranza che si rinnova nel giorno dell’elezione al soglio pontificio di Papa Leone XIV a cui va la preghiera di tutta la comunità di Montalcino». I commentatori hanno aggiunto che per Montalcino festeggiare la Santa Protettrice della Città con l’elezione del nuovo Papa ha rappresentato una festa nella festa. Sono state ampie e approfondite le reazioni del territorio all’avvento di Leone XIV.

Agnese Carletti, Sindaca di San Casciano dei Bagni e Presidente della Provincia di Siena, ha detto: «Di Papa Leone IV mi ha colpito la sua emozione che me lo ha fatto percepire uomo prima che Sommo Pontefice e mi sono emozionata io stessa quando ha parlato di “pace disarmata e disarmante”. Tre parole fortissime, credo che non avrebbe potuto dare messaggio più chiaro e inequivocabile; messaggio che indica anche la direzione precisa del suo pontificato. Impareremo poi a conoscerlo e spero ad apprezzarlo sempre di più, perché questo mondo ha un grande bisogno di uomini di pace, il suo ripetere questa parola tante volte è stato rassicurante in un momento così difficile».

Su una linea molto simile il pensiero di Manolo Garosi, Sindaco di Pienza: «La parola “pace”, scelta per prima e ripetuta esattamente dieci volte, in sette minuti, e l’espressione “costruire ponti”, pronunciate davanti alla folla immensa ed esultante di Piazza S. Pietro, hanno colpito tutto il mondo, lasciando vedere se non la linea che Leone XIV intende evidentemente seguire, almeno il suo carattere. Il bisogno di pace è oggi quello più avvertito dall’intera umanità e l’idea che una figura, di cui – al di là delle singole fedi – è riconosciuta l’altissima autorevolezza, condivida quel bisogno e operi per perseguirlo, ci dice già cosa possiamo aspettarci e in cosa possiamo sperare».

Il Sindaco di Chiusi, Gianluca Sonnini, lancia uno sguardo al futuro: «L’elezione di Papa Leone XIV apre una nuova fase per la Chiesa e porta con sé segnali importanti, lanciati nel primo discorso. Mi ha colpito in particolare il richiamo alla pace, “disarmata e disarmante”. Un appello forte, che diventa invito per tutti alla costruzione di ponti e al dialogo, in un mondo lacerato da conflitti e fratture. Significativo anche il passaggio – osserva poi Sonnini – sulla vocazione missionaria, che evidenzia la sua storia personale. Il saluto in spagnolo alla comunità del Perù, dove ha svolto il suo servizio da missionario, è stato un gesto autentico e di grande umanità». Sull’appello alla pace si incentra anche il commento di Michele Angiolini, Sindaco di Montepulciano: «La fumata bianca al secondo giorno di conclave è stata una sorpresa, segno di una grande compattezza da parte dei Cardinali nell’individuare il successore di Papa Francesco. Non conoscevo bene la figura del Cardinale americano, ma le sue prime parole, da Papa Leone XIV, sulla “pace disarmata e disarmante” sono state forti e mi hanno ben impressionato. Così come la sua lunga esperienza di missionario, attento agli ultimi. Viene descritto come una persona con una grande capacità di mediazione, in questo senso il mio augurio è che possa contribuire in modo decisivo a promuovere la riconciliazione nei conflitti del nostro tempo». Edo Zacchei, Sindaco di Sinalunga e Presidente dell’Unione dei Comuni della Valdichiana Senese esprime l’auspicio che continui, nel rispetto reciproco, il dialogo tra le Istituzioni e la Chiesa, condividendo «valori fondamentali come la solidarietà, la tutela della vita, la giustizia sociale e la promozione del bene comune». La riflessione di Zacchei è legata all’attualità: «In un momento storico complesso e attraversato da sfide globali, l’elezione del nuovo Pontefice rappresenta un segno di speranza e di rinnovamento spirituale. Il suo messaggio di pace, dialogo e vicinanza agli ultimi risuona con forza non solo tra i fedeli cattolici, ma in tutti coloro che credono nella dignità della persona e nella costruzione di un mondo più giusto». «Del nuovo Papa mi ha colpito la commozione che ha mostrato quando si è affacciato dalla loggia di San Pietro e ha salutato la folla e il mondo, dimostrando umanità e, al contempo, consapevolezza per il grande ruolo di responsabilità appena chiamato a svolgere» osserva Giacomo Grazi, Sindaco di Torrita di Siena. «Se già l’elezione di Bergoglio avvenne in epoca social – prosegue Grazi -, sicuramente questa si è svolta in un ambiente ancor più pervaso dalla comunicazione digitale: nulla di cui meravigliarsi, se non auspicare che, passato l’evento storico del Conclave, la stessa portata di interazioni continui ad unire e far empatizzare tra loro le persone di tutto il mondo anche su altri temi dove è importante un’attenzione globale».

Diego Mancuso

IL “GIUBILEO DELLE PERSONE FRAGILI” RIMANDATO A SETTEMBRE. ERA PREVISTO PER IL 18/5

Domenica prossima (18 maggio 2025) il giro d’Italia di ciclismo passerà per il Comune di Sinalunga, comportando l’interruzione del traffico nelle strade del Comune.

A causa di questa coincidenza il Giubileo delle Persone Fragili previsto nello stesso al Santuario della Madonna del Rifugio in Sinalunga sarà rinviato al prossimo mese di settembre in una data che sarà comunicata quanto prima.

MONTEPULCIANO: IL 16/5 A S. AGNESE LA VEGLIA DIOCESANA PER LE VOCAZIONI E UNA PREGHIERA SPECIALE PER LEONE XIV

Venerdì 16 maggio 2025, alle ore 21,15, nella chiesa di sant’Agnese a Montepulciano, si terrà la veglia vocazionale diocesana presieduta dal Card. Augusto Paolo Lojudice, vescovo di Montepulciano-Chiusi-Pienza. Quest’anno avrà come tema “Pellegrini di Speranza: il dono della vita”.

Inoltre, su indicazione del Card. Lojudice, in occasione della veglia per le vocazioni,  la comunità diocesana è  invitata a pregare come segno di ringraziamento per il nuovo Papa.

 

MESSA PRO ECCLESIA: LEONE XIV, “LA CHIESA SIA FARO CHE ILLUMINA LE NOTTI DEL MONDO”

Papa Prevost ha celebrato la Messa pro Ecclesia con i cardinali nella Cappella Sistina. Prima dell’omelia alcune parole a braccio in inglese, poi l’invito a testimoniare la fede negli ambienti in cui “è considerata una cosa assurda” perché “si preferiscono tecnologia, denaro, successo, potere, piacere”. E in alcuni contesti, aggiunge, Gesù “è ridotto solamente a leader carismatico o un superuomo”, e ciò anche “tra molti battezzati che finiscono così col vivere un ateismo di fatto”.
QUI IL TESTO COMPLETO DELL’OMELIA:

A S. PIETRO QUESTA MATTINA LA “MESSA PRO ELIGENDO PONTIFICE”, CARD. RE ,”IL MONDO OGGI ATTENDE MOLTO DALLA CHIESA”

“Il mondo di oggi attende molto dalla Chiesa per la salvaguardia di quei valori fondamentali, umani e spirituali, senza i quali la convivenza umana non sara’ migliore ne’ portatrice di bene per le generazioni future”.
Cosi’ il cardinale Giovanni Battista Re, decano del Collegio cardinalizio, nell’omelia della messa Pro eligendo Romano Pontifice, che ha dato inizio ufficialmente al Conclave.
“Preghiamo quindi perche’ lo Spirito Santo, che negli ultimi cento anni ci ha donato una serie di Pontefici veramente santi e grandi, ci regali un nuovo Papa secondo il cuore di Dio per il bene della Chiesa e dell’umanita'”.
QUI IL TESTO DELL’OMELIA:

ELEZIONE DEL NUOVO PAPA, IL SERVIZIO DEI MEDIA VATICANI PER VIVERE IN DIRETTA QUESTO MOMENTO STORICO

Con l’inizio del Conclave che si prepara ad eleggere il 267.mo Pontefice, i media vaticani si mobilitano per seguirne le fasi momento per momento e con il corredo dei servizi di approfondimento.

Il primo evento che è stato raccontato è la Missa pro eligendo Romano Pontifice, che è stata celebrata questa mattina nella Basilica di San Pietro. Sarà seguita in 11 lingue (italiano, inglese, francese, spagnolo, portoghese, brasiliano, tedesco, polacco, cinese, arabo e vietnamita) e nella lingua dei segni in spagnolo. La liturgia è stata trasmessa anche in onda corta in inglese, francese e portoghese verso l’Africa.

Nel pomeriggio di oggi, alle 16.30 sarà il momento dell’ingresso in Conclave dei cardinali elettori e del loro giuramento prima dell’Extra omnes, ovvero il momento in cui le porte della Cappella Sistina verranno chiuse per l’inizio delle votazioni. Anche questa cerimonia avrà una copertura in diretta in 11 lingue, oltre a 3 lingue dei segni in inglese, spagnolo e italiano. Vatican Media assicurerà le riprese video e fotografiche di entrambi gli eventi.

L’attesa “live”

Già nel pomeriggio di oggi comincerà l’attesa della fumata bianca che annuncerà l’elezione del nuovo Papa.

Vatican News e Radio Vaticana racconteranno ogni giorno in diretta i lavori del Conclave, sia in video grazie alla piattaforma YouTube, sia in audio in 7 lingue (italiano, inglese, francese, spagnolo, brasiliano, polacco). Le cronache documenteranno gli esiti delle votazioni e le relative fumate, che saranno una a fine mattinata e una a fine giornata se nere, o anche a metà mattinata o metà pomeriggio se dal comignolo della Sistina si leverà la fumata bianca.

Con la fumata decisiva le cronache in diretta passeranno da 7 a 12 lingue, con l’aggiunta dei commenti in arabo e vietnamita, e nella lingua dei segni in italiano, francese e spagnolo. Inoltre, dalla fumata bianca in avanti sarà possibile seguire le fasi culminanti dell’attesa del nuovo Papa anche in diretta Facebook in 10 lingue.

L’Osservatore Romano pubblicherà una edizione straordinaria  stampata immediatamente dopo la fumata bianca che sarà subito distribuita gratuitamente in Piazza San Pietro.

Studio centrale e inviati

I cronisti in lingua italiana seguiranno tutta la durata del Conclave sia dallo studio centrale sia in collegamento con la postazione allestita sul Braccio Carlo Magno, che domina la Piazza e la Basilica vaticana. Tra la folla vi saranno inviati dei media vaticani.

Complessivamente a livello editoriale, tra scritto e parlato, cronache e approfondimenti saranno 56 le lingue di copertura, le stesse che compongono il sistema informativo di Radio Vaticana Vatican News e de L’Osservatore Romano

 

Canali e piattaforme della diretta

Nel dettaglio gli eventi potranno essere seguiti:- sul Portale Vatican News (www.vaticannews.va)
– Sui canali YouTube di Vatican News
– Sule web radio di Radio Vaticana Vatican News in 11 lingue
– Su Facebook, la diretta in italiano, inglese, francese, spagnolo, portoghese, tedesco
– Su Instagram la diretta in italiano, portoghese, tedesco

Live in lingua italiana

Le frequenze utilizzate per la diretta in lingua italiana saranno:
– 103.8 FM per Roma città.
– 105 FM per Roma e provincia.
– DAB+ la radio digitale (per informazioni www.digitalradio.it)
– canale tv 733 zona di Roma
– satellite Eutelsat

 

DOMENICA A TORRITA DI SIENA LA “FESTA AL CAPANNONE”

Domenica 4 maggio a Torrita di Siena si terrà la Festa al Capannone, iniziativa promossa da cittadini volontari, con la collaborazione tra gli altri di Pro Loco Torrita Di Siena, Confraternita di Misericordia di Torrita di Siena, Comunità Parrocchiale Santi Costanzo e Martino e Nostra Signora del Rosario, Club ippico Bellavista.

Il programma prevede alle ore 10 la processione a piedi, accompagnata dai cavalli, dalla Chiesa del Rosario alla Chiesa di San Macario, seguita alle ore 11.30 dalla benedizione di cavalli e cavalieri che si sfideranno nel pomeriggio. Alle ore 15 è prevista l’esibizione della banda paesana “La Samba”, poi alle 15.30 la presentazione di cavalieri e amazzoni e quindi, alle 16, la gara giostra ad anelli “Trofeo Capannone”. Seguiranno le premiazioni.

IL CONCLAVE, IL RITO SECONDO LA COSTITUZIONE APOSTOLICA

Si intitola « Universi dominici gregis ». È la Costituzione apostolica che regola la Sede Vacante e il successivo Conclave. Emanata da Giovani Paolo II il 22 febbraio 1996 e aggiornata da Benedetto XVI il 22 febbraio 2013, la Costituzione rappresenta una bussola che il Collegio cardinalizio.

Ma cosa accadrà a partire dal 7 maggio? Al mattino in San Pietro sarà celebrata la Messa votiva “ pro eligendo Pontifice”, mentre nel pomeriggio si riuniranno nella Cappella Paolina del Palazzo Apostolico, da dove in processione si recheranno nella Cappella Sistina, luogo in cui si svolgeranno le votazioni. A questa prima fase è prevista la partecipazione anche di altre persone esterne al Conclave. Ognuno dei 135 elettori presterà giuramento sulla Bibbia impegnandosi a mantenere il segreto quanto avverrà durante il Conclave. Quando avrà giurato anche l’ultimo degli elettori, il maestro delle celebrazioni liturgiche pontificie, l’arcivescovo Diego Ravelli pronuncerà le due parole che daranno avvio ufficiale al Conclave: « Extra omnes », cioè fuori tutti, chiudendo a chiave dalla porta della Sistina. Agli elettori si rivolgerà il cardinale il cappuccino Raniero Cantalamessa, per 44 anni predicatore della Casa Pontificia, a cui il Collegio cardinalizio, ha affidato la seconda meditazione prevista dalla Costituzione. Terminato il suo intervento il cardinale Cantalamessa (che non è tra gli elettori) lascerà, assieme all’arcivescovo Ravelli la Sistina e i cardinali faranno la prima delle votazioni. A presiedere il Conclave sarà il cardinale Pietro Parolin, in assenza del decano, il cardinale Re che ha 91 anni.

A controllare riservatezza e correttezza delle operazioni di voto sarà il camerlengo, il cardinalel Kevin Farrell, e tre cardinali assistenti pro tempore. In questa fase saranno riammessi il maestro delle celebrazioni e alcuni cerimonieri che distribuiranno a ogni elettore due o tre schede per la votazione. Saranno estratti a sorte tre scrutatori, tre incaricati di raccogliere il voto di eventuali elettori infermi fuori dalla Sistina, ma presenti in Casa Santa Marta, che farà parte integrante del territorio del Conclave, e tre revisori. La Costituzione indica anche che «la scheda deve avere forma rettangolare e ha nella parte superiore la scritta “ Eligo in Summum Pontificem”, mentre il nome dovrà essere scritto nella parte inferiore. In questa fase i cardinali elettori saranno soli nella Sistina. Scritto il nome si procede alla deposizione della scheda nell’urna (un tempo era un calice di grande dimensioni). Ogni cardinale prima di deporre la scheda pronuncerà la seguente formula di giuramento: «Chiamo a testimone Cristo Signore, il quale mi giudicherà, che il mio voto è dato a colui che , secondo Dio, ritengo debba essere eletto». Terminata la votazione si procede al controllo che le schede siano quanti sono i votanti. Se tutto è regolare si procede allo scrutinio: risulterà eletto il cardinale che avrà raccolto i due terzi dei voti (90 voti su 135 elettori). Se nessuno avrà raggiunto il quorum le schede saranno bruciate nella stufa che sarà collocata in un lato della Cappella , collega a un comignolo posto sopra il tetto della Sistina. In assenza di elezione la fumata sarà di colore nero.

Il 7 maggio è prevista la prima votazione con relativa fumata. Dal secondo giorno le votazioni, secondo le norme descritte, saranno due al mattino e due al pomeriggio. Se entrambe quelle del mattino non avranno eletto il Papa ci sarà una sola fumata, così come avverrà per il pomeriggio in caso di mancata elezione. Ma quante votazioni sono previste per il Conclave? La Costituzione fissa in 4 votazioni al giorno. Dopo 3 giorni di fumate nere (cioè 12 scrutini a vuoto) i lavori del Conclave si fermano per un giorno, favorendo la preghiera, il libero colloquio e anche con l’esortazione del primo cardinale diacono. Segue una nuova serie di sette votazioni. Se ancora a vuoto altra pausa, seguita da altre sette votazioni, che se a vuoto apriranno a una terza pausa e altre 7 votazioni. A questo punto saranno 34 le votazioni a vuoto e la Costituzione prevede che si dovrà scegliere tra i due candidati più votati, ma resta fermo il quorum di 90 voti. In questa fase i due candidati non votano.

Ma quando viene eletto? Raggiunto il quorum, all’eletto viene chiesto «Accetti la tua elezione canonica a Sommo Pontefice?». E se la risposta è affermativa viene chiesto «Come vuoi essere chiamato? ». Solo a questo punto vengono bruciate le schede per la fumata bianca. Il neo eletto viene portato nella cosiddetta «stanza delle lacrime» dove indosserà la veste bianca, mentre i cardinale protodiacono si reca alla Loggia centrale di San Pietro per l’annuncio « Habemus Papam » comunicando il nome dell’eletto e come sarà chiamato. Nel frattempo rivestito della veste bianca i cardinali omaggio il nuovo Papa e quest’ultimo raggiunge la Loggia centrale per la sua prima benedizione Urbi et Orbi.

(Fonte: Avvenire).

A SAN GIOVANNI D’ASSO (MONTALCINO) LA FESTA DELLO SCRICCHIO, UNA COMUNITÀ IN FESTA

Il 26 e 27 aprile la comunità di San Giovanni d’Asso (Montalcino) ha vissuto con grande partecipazione i festeggiamenti per l’Ottava di Pasqua, la tradizionale “Festa dello Scricchio”, appuntamento che si rinnova ogni anno nella domenica in Albis. Come da consuetudine, l’armadio sopra l’altare maggiore era stato aperto il giorno di Pasqua per l’esposizione delle trenta reliquie che contiene. Tra queste, è stata estratta a sorte per essere portata in processione quella di sant’Antimo, presbitero romano vissuto tra III e IV secolo e martire sotto l’imperatore Diocleziano.
Ad arricchire i festeggiamenti di quest’anno c’è stata, nel tardo pomeriggio di sabato 26, l’inaugurazione del nuovo nuovo organo a canne della pieve di San Giovanni Battista. Lo strumento, proveniente da Parigi, è stato benedetto dal vicario parrocchiale don Davide Campeggiani alla presenza dell’intera comunità, che si è entusiasticamente impegnata nella realizzazione di questo progetto. Il concerto inaugurale è stato tenuto dal maestro Cesare Mancini, organista titolare della cattedrale di Siena, che ha spaziato tra brani di Johann Sebastian Bach, di autori francesi barocchi e sinfonici, nonché del sinalunghese Francesco Ceracchini.
Domenica 27, dopo il pranzo organizzato dalla Proloco, le celebrazioni sono entrate nel vivo con la processione per le vie del paese con la reliquia di sant’Antimo, cui è seguita la Santa Messa solenne presieduta dal vicario generale Don Antonio Canestri, delegato dell’Arcivescovo Cardinale Augusto Paolo Lojudice. Al termine l’armadio delle reliquie è stato richiuso, accompagnato dallo scricchiolio delle ante che dà il nome alla festa e, secondo la tradizione, è segno di buon auspicio per il raccolto futuro.

 

OGGI GIORNATA STORICA PER I NOSTRI RAGAZZI A S. PIETRO PER FRANCESCO

Una giornata storica e indimenticabile per i nostri ragazzi che si trovano a Roma per il Giubileo degli adolescente e che hanno voluto essere questa mattina in piazza san Pietro in occasione die funerali di papa Francesco.

“Lo abbiamo sentito sempre vicino a noi – ci racconta Giovanni – e per questo abbiamo pensato di essere a san Pietro per l’ultimo saluto al Papa”.

“Francesco uno di noi – ci racconta Anna – riassume il rapporto del Papa con noi giovani. Ci ha sempre capiti, incoraggiati e spronati. Grazie Francesco!!”.

Domani tutti nella parrocchia dell’ascensione nel quartiere romano del Quarticciolo per la messa con il card. Augusto Paolo Lojudice.

A S. MARIA MAGGIORE A ROMA LA TOMBA DI FRANCESO. LA FOTOGRAFIA

La tomba che sabato prossimo accoglierà la salma di Papa Francesco nella Basilica di Santa Maria Maggiore è stata realizzata in marmo di provenienza ligure con la sola iscrizione “FRANCISCUS” e la riproduzione della sua croce pettorale.

La tomba è stata preparata nel loculo della navata laterale tra la Cappella Paolina (Cappella della Salus Populi Romani) e la Cappella Sforza della Basilica di Santa Maria Maggiore. La tomba è situata nei pressi dell’Altare di San Francesco. Lo comunica la Sala stampa della Santa Sede informando sul relativo progetto.

“I poveri hanno un posto privilegiato nel cuore di Dio”. Così anche nel cuore e nel Magistero del Santo Padre, che aveva scelto il nome Francesco per mai dimenticarsi di loro. Per questo motivo, un gruppo di poveri e bisognosi sarà presente sui gradini che portano alla Basilica Papale di Santa Maria Maggiore per rendere l’ultimo omaggio a Papa Francesco prima della tumulazione del feretro.

SEDE VACANTE: COMUNICAZIONE DELLA SEGRETERIA DEL CARDINALE LOJUDICE

In concomitanza con le celebrazioni esequiali del defunto Sommo Pontefice, Papa Francesco, e le attività connesse al successivo conclave, consistenti specialmente nella partecipazione alle Congregazioni Generali alle quali i Cardinali di Santa Romana Chiesa sono tenuti a prendere parte, il Cardinale Lojudice si trova, in questi e nei prossimi giorni, per la parte principale del suo tempo a Roma.
Circa gli impegni istituzionali già precedentemente assunti da Sua Eminenza ci si regola come segue.

– Le celebrazioni liturgiche già fissate sono, chiaramente, tutte confermate. Se non vi potrà prendere parte il Cardinale sarà presente un suo delegato.

– Gli eventi e le manifestazioni extra-liturgiche ai quali era prevista la presenza del Cardinale sono chiaramente confermati. Se il Cardinale non potrà essere presente si procederà senza di lui. Se del caso sarà presente un suo delegato.

– Le udienze e gli appuntamenti singoli sono chiaramente rinviati, a data da destinarsi, eccetto espressa comunicazione diversa in tal senso.

– Per ora il Cardinale non prende ulteriori impegni da fissare, fino al termine del conclave e delle successive cerimonie in Roma relative all’inizio del ministero del nuovo futuro Pontefice.

OGGI L’ARALDO POLIZIANO COMPIE 120 ANNI. PUBBLICATO UN NUMERO SPECIALE

Oggi L’Araldo Poliziano, il settimanale della diocesi di Montepulciano- Chiusi-Pienza, compie 120 anni. Era il 23 aprile 1905 quando fu pubblicata la prima edizione.

Per questa occasione il coordinatore del settimanale, il dott. Gianluca Scarnicci, ha scritto un breve editoriale:

Mi è stato affidato l’incarico di coordinatore dell’Araldo Poliziano dal 1° gennaio di quest’anno. Un grande onore e una responsabilità che sento molto perché questo settimanale è un luogo di incontro di tutte le nostre comunità da 120 anni. Non è cosa da poco.

Il mio grazie a tutti coordinatori che mi hanno preceduto per il loro lavoro prezioso e professionale.

Qui vorrei solo raccontarvi che la nostra redazione conta sul sostegno e la collaborazione di tante persone che in maniera stabile e saltuaria aiutano il sottoscritto e il collega Matteo Guerrini a realizzare ogni settimana il nostro giornale.

Vorrei nominarli tutti in rigoroso ordine alfabetico:

Don Antonio Bartalucci, Francesco Bianchini, Don Davide Campeggiani, Maria Grazia Cavallicci, Paolo Cencini, il centro Durante e dopo di Noi di Querce al Pino, Costanza Contu, Marco Cortellessa, Giovanni Maria Cresti, Suor Eliana Vieira De Oliveira, Judy Diodato, Martina Fratangioli, Antonio Garosi, Andrea Giambetti, Stelvio Mambrini, Diego Mancuso, Don Azelio Mariani, Daniela Masci, Don Raffaele Mennitti, Giovanni Mignoni, Lucia Mugnai, Valentina Niccolai, Ilaria Pellegrini, Don Riccardo Personè, Don Claudio Porelli, Mons. Benedetto Rossi, Alfiero Petreni, Suor Salette e la comunità Semi del Verbo, Giulia Rassu, Don Giampaolo Riccardi, Don Manlio Sodi, Suor Rosaria Straniero, Fabrizio Tondi, Lucia Tremiti, Don Domenico Zafarana, Davide Zingaretti.

Un grazie anche a tutte quelle persone che non compaiono come firme, ma che ci aiutano con il loro sostegno dagli uffici di curia, ai parroci, alle associazioni presenti sul territorio.

Il mio desiderio è che questo elenco diventi sempre più lungo e inclusivo. Mi auguro di non avere dimenticato nessuno.

 

 

A SINALUNGA E SIENA IL RICORDO DI PAPA FRANCESCO. CARD. LOJUDICE, “NON DIMENTICO’ MAI I POVERI”

Prima Siena, poi Roma e poi di nuovo Siena in meno di una giornata per il cardinale Augusto Paolo Lojudice, impegnato in Vaticano, insieme agli altri porporati, nei preparativi del Conclave.

L’arcivescovo, eletto da Papa Francesco, è chiamato al suo primo voto. Ieri ha preso parte alla prima Congregazione dei cardinali, dove è stato fatto il giuramento. Dopo la preghiera in suffragio sono stati letti i paragrafi 12 e 13 della Universi Dominici Gregis (la costituzione apostolica circa la “Vacanza della Sede Apostolica e l’elezione del Romano Pontefice). Quindi è stato letto il testamento di Papa Francesco. Oggi alle 17 la Congregazione si riunirà per la seconda volta.

Poi c’è stato il ritorno nel territorio delle due diocesi, per presiedere le messe per Papa Francesco. La prima si è tenuta nel pomeriggio nel Santuario della Madonna del rifugio a Sinalunga. La seconda si sta svolgendo nel Duomo di Siena.

“L’ho detto a qualche confratello cardinale: non mettiamo ostacoli allo Spirito Santo. Lasciamo che agisca in noi, che ci illumini, affinché la Chiesa Cattolica trovi al più presto un nuovo pastore, nella linea aperta da Papa Francesco. Perché nella storia — e nella storia della Chiesa — non si torna indietro. Si va solo avanti. Grazie a Dio”: è il passaggio centrale, in linea con quanto già affermato alla stampa ieri pomeriggio, del cardinale Augusto Paolo Lojudice. Il Pontefice, ha proseguito l’episcopo, “ha mostrato cosa significa davvero vivere il Vangelo: partire dagli ultimi e guardare la realtà con gli occhi dei piccoli, dei bambini, di chi soffre, delle vittime della violenza. Questo è il compito più grande che ci ha lasciato”.

Il passo del Vangelo scelto è quello della visita di Maria Maddalena al Sepolcro vuoto di Gesù. Il suo dolore autentico ed umano ed il senso di smarrimento servono al cardinale per tracciare un parallelismo: “Maria piange e vede due angeli, ma sembra quasi non farci caso. La sua unica preoccupazione è: dov’è Gesù? Poi vede una figura, ma non si accorge che è lui – le parole di Lojudice-. Era talmente affranta dal dolore che non lo riconosce. Solo quando Gesù la chiama per nome, “Maria”, lei lo riconosce: “Rabbunì,” Maestro. Gesù allora le dice: “Non mi trattenere.” Nella traduzione latina: noli me tangere. Non mi pensare come prima. È un invito a fare un passo in avanti, a pensare in un altro modo. È un passaggio spirituale. Come ogni lutto profondo, anche questo ci chiede di non fermarci, di non voler trattenere, ma di trasformare la relazione – continua-. Pensiamo anche noi a Papa Francesco in un altro modo”.

Due immagini restano per Lojudice simbolo del pontificato: “Il 27 marzo 2020, Francesco da solo sotto la pioggia in Piazza San Pietro; e l’altro ieri, il suo saluto al mondo, affaticato ma presente, fino all’ultimo”.

E, in chiusura, un ricordo personale: ”Tra i tanti insegnamenti che Papa Francesco ci ha lasciato, uno su tutti è centrale: la realtà è superiore all’idea. Lo disse fin dall’inizio, nell’Evangelii Gaudium. Non contano le chiacchiere, come le chiamava lui, ma i fatti – conclude-. La realtà. Le persone. La carne viva. I poveri: la carne di Cristo. E quando dieci anni fa mi nominò vescovo ausiliare a Roma, mi disse: “Non ti dimenticare dei poveri.” E io gli risposi: “Stia tranquillo, Papa Francesco, che non me lo dimentico.” I poveri sfondano una porta aperta. Ma sull’umiltà — come lui stesso riconosceva — dovremo lavorare tutta la vita. Fino all’ultimo respiro. Perché ci saranno sempre spinte interiori che ci portano a sentirci superiori, a giudicare gli altri. E invece dobbiamo continuare a lavorare su noi stessi. Solo così capiremo il gusto della vita”.