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IL 28/1 LA“CRAZYGITA” A BOLOGNA PER CRESIMANDI E CRESIMATI, ULTIMI POSTI DISPONIBILI

I ragazzi dai 12 ai 15 anni (cresimandi e cresimati) sono invitati alla “CrazyGITA”. La proposta ludica e di formazione verrà vissuta con i loro coetanei dell’Arcidiocesi di Siena per una giornata speciale da passare insieme a Bologna domenica prossima 28 gennaio 2024. L’iniziativa è promossa dal servizio diocesano per la pastorale giovanile.

Ultimi posti disponibili!

Le iscrizioni dovranno pervenire entro il 26 gennaio 2024.

Per informazioni: pastoralegiovanile@diocesimontepulciano.it

IL 27/1 IL GRUPPO MOTOCICLISTI DIOCESANI FESTEGGIA 10 ANNI DALLA NASCITA

Dieci anni sono trascorsi da quando è stato istituito, con decreto vescovile, il Gruppo Motociclisti Diocesani (GMD).

Il prossimo sabato, 27 gennaio 2024, il GMD festeggerà il proprio decennale con la celebrazione eucaristica alle ore 17.30 nella Parrocchia della Pieve di Sinalunga, presieduta dall’assistente del gruppo, don Claudio Porelli.

In serata, presso un ristorante di Montefollonico, è previsto un momento conviviale aperto a tutti i simpatizzanti (per iscrizioni 333.1343770).

Nell’occasione sarà possibile rinnovare il tesseramento per l’anno in corso.

DOMENICA A CHIANCIANO L’INCONTRO SU “ECUMENISMO E SINODALITÀ”

Domenica prossima, 21 gennaio, nell’ambito della settimana di preghiera per l’unità dei cristiani 2024, promossa dal Servizio per l’Ecumenismo e il Dialogo Interreligioso della Diocesi di Montepulciano-Chiusi-Pienza e da quello dell’Arcidiocesi di Siena-Colle di Val d’Elsa-Montalcino, si terrà a Chianciano Terme un incontro dedicato a Ecumenismo e Sinodalità.

L’appuntamento è per le ore 16 alla chiesa di S. Michele, dove si terrà l’incontro ecumenico a partire dalle ore 16.15, seguito alle 17.15 dalla preghiera ecumenica, alla quale prenderà parte anche il card. Augusto Paolo Lojudice, Vescovo di Montepulciano-Chiusi-Pienza e Arcivescovo di Siena-Colle di Val d’Elsa-Montalcino.

DOMENICA 28/1 A SARTEANO L’ASSEMBLEA DELL’AZIONE CATTOLICA DIOCESANA

Domenica 28 gennaio 2024 si terrà, presso il Centro Parrocchiale di “San Lorenzo” a Sarteano, l’assemblea dell’Azione Cattolica Diocesana di Montepulciano-Chiusi-Pienza, che vedrà l’elezione del nuovo presidente e del nuovo consiglio.

Il programma prevede l’arrivo dei partecipanti alle ore 9.15 e, dopo la preghiera iniziale, gli interventi di un rappresentante del Centro Nazionale, di un Delegato regionale e la relazione del presidente uscente. Alle 11 è prevista la Messa nella chiesa di S. Francesco a Sarteano, seguita dal pranzo. Alle 14.30 la ripresa dei lavori con il dibattito e l’elezione del nuovo consiglio diocesano.

È obbligatoria la prenotazione entro lunedì 22 gennaio. Per info: 3398140307

A SINALUNGA SI CONCLUDONO OGGI GLI ESERCIZI SPIRTUALI PER I SACERDOTI DELLE DIOCESI “SORELLE”

Si concludono oggi  gli esercizi spirituali per le diocesi di Montepulciano-Chiusi-Pienza e di Siena-Colle di Val D’Elsa-Montalcino.

Dal 15 gennaio 2024 quaranta sacerdoti si sono raccolti presso il convento della Madonna del Rifugio a Sinalunga insieme al vescovo, il card. Augusto Paolo Lojudice.

Mons Romano Rossi, vescovo emerito di Civita Castellana, ha guidato gli esercizi spirituali.

I sacerdoti hanno vissuto insieme questi giorni di preghiera,  ascolto della Parola e riflessione personale e comunitaria.  Il predicatore ha proposto un cammino di meditazione sul libro del profeta Geremia.  La sua conoscenza della Parola di Dio e la sua esperienza pastorale hanno permesso una esperienza bella di ascolto e di interpretazione della missione di oggi del sacerdote nella Chiesa.

OGGI LA FESTA DI SANT’ANTONIO ABATE, TANTE LE CERIMONIE DI BENEDIZIONE DEGLI ANIMALI

Oggi ricorre la festa liturgica di Sant’Antonio abate. In tutta la diocesi previste le benedizioni degli animali.

Ascesi e preghiera

La sua vita è stata scandita dalla solitudine, dal digiuno e dal lavoro. Rimasto orfano a 20 anni, da giovane ha donato tutti i suoi beni ai poveri e si è ritirato nel deserto, dove ha anche combattuto contro le tentazioni del demonio, scegliendo la via dell’ascesi e della preghiera. Ad Antonio si deve la costituzione di famiglie di monaci che, sotto la guida di un padre spirituale, si consacrarono al servizio di Dio.

Sant’Antonio e la benedizione degli animali

E’ solitamente raffigurato con accanto un maiale con al collo una campanella. Tale rappresentazione iconografica è legata al fatto che l’antico Ordine ospedaliero degli “Antoniani” allevava maiali all’interno dei centri abitati poiché il grasso di questi animali veniva usato per ungere gli ammalati colpiti dall’ergotismo. Tale morbo venne poi chiamato “il fuoco di Sant’ Antonio”.

Nel giorno della sua festa liturgica, si benedicono le stalle e si portano a benedire gli animali domestici. Nell’iconografia è associato a Sant’Antonio anche il bastone degli eremiti a forma di T, la “tau”, ultima lettera dell’alfabeto ebraico.

Un dono di Dio

Nella biografia “Vita Antonii”, Sant’ Atanasio scrive queste parole riferite a Sant’Antonio: “Che fosse dappertutto conosciuto, da tutti ammirato e desiderato, anche da quelli che non l’avevano visto, è un segno della sua virtù e della sua anima amica di Dio. Infatti non per gli scritti né per una sapienza profana né per qualche capacità è conosciuto Antonio, ma solo per la sua pietà verso Dio. E nessuno potrebbe negare che questo sia un dono di Dio. Come infatti si sarebbe sentito parlare in Spagna e in Gallia, a Roma e in Africa di quest’uomo, che viveva ritirato tra i monti, se non l’avesse fatto conoscere dappertutto Dio stesso, come egli fa con quanti gli appartengono, e come aveva annunciato ad Antonio fin dal principio? E anche se questi agiscono nel segreto e vogliono restare nascosti, il Signore li mostra a tutti come una lucerna, perché quanti sentono parlare di loro sappiano che è possibile seguire i comandamenti e prendano coraggio nel percorrere il cammino della virtù”.

(Fonte: Vaticannews.va)

MESSAGGIO DELLA CEI PER L’INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE CATTOLICA, “PREZIOSA OPPORTUNITÀ FORMATIVA”

La Presidenza della Conferenza Episcopale Italiana invita a considerare l’insegnamento della religione cattolica “una preziosa opportunità formativa, che arricchisce il percorso scolastico promuovendo la conoscenza delle radici e dei valori cristiani della cultura italiana”. Qui di seguito il Messaggio della CEI in vista della scelta di avvalersi dell’Insegnamento della religione cattolica nell’anno scolastico 2024/25. I dati relativi all’anno scolastico 2022/23 restituiscono un quadro di sostanziale stabilità, con una media nazionale di avvalentisi pari all’84,05%.

 

Cari studenti e cari genitori, nelle prossime settimane si svolgeranno le iscrizioni al primo anno dei diversi ordini e gradi di scuola. In questa occasione, dovrà essere effettuata anche la scelta se avvalersi o meno dell’insegnamento della religione cattolica (Irc). Vi invitiamo a considerarla una preziosa opportunità formativa, che arricchisce il percorso scolastico promuovendo la conoscenza delle radici e dei valori cristiani della cultura italiana. Sono trascorsi quasi quarant’anni da quando, con l’Accordo di revisione del Concordato del 1984 e la successiva Legge di ratifica del 1985, l’insegnamento della religione ha assunto il profilo attuale: quello di una disciplina scolastica aperta, aggiornata dal punto di vista pedagogico e didattico, adeguata all’oggi, attenta ai bisogni educativi delle persone e condotta nel rispetto più assoluto della libertà di coscienza di ognuno. Un valido momento di studio e di dialogo, fatto proprio ogni anno dalla stragrande maggioranza di studenti e di famiglie. L’ampia partecipazione attesta la qualità formativa di tale insegnamento e, allo stesso tempo, richiama a una responsabilità e a un’attenzione da parte di tutti; la relazione che si instaura fra insegnanti e alunni fa sì che si possano intercettare tematiche culturali ed esistenziali altrimenti non trattate a scuola. In un momento come l’attuale in cui si moltiplicano, da parte dei ragazzi, le domande di ascolto e di vicinanza, l’“alleanza educativa” tra Chiesa e scuola su cui si fonda l’Irc si rivela una risorsa assai preziosa. A renderla possibile ed efficace sono in primo luogo i docenti di religione, di cui riconosciamo la preparazione e la disponibilità e ai quali vogliamo esprimere gratitudine e sostegno. Un pensiero particolare va ai giovani chiamati per la prima volta a scegliere personalmente l’insegnamento della religione cattolica. Cari ragazzi, ci rivolgiamo a voi attingendo alle parole rivolte da papa Francesco a migliaia di vostri coetanei l’estate scorsa durante la Giornata mondiale della gioventù a Lisbona. Voi, cari studenti, “pellegrini del sapere”, cosa volete vedere realizzato nella vostra vita e nel mondo? Quali cambiamenti, quali trasformazioni? E in che modo l’esperienza che fate a scuola può contribuirvi? Cercate e rischiate! Abbiate il coraggio di sostituire le paure con i sogni! Noi abbiamo fiducia in voi. Possa l’Irc, con il contributo di tutti, sostenere le vostre famiglie nel compito educativo e accompagnare ciascuno di voi nell’avventura della scuola e della vita.

OGGI L’INCONTRO DEL CARD. LOJUDICE CON MONS. IALLOUF, VICARIO APOSTOLICO DI ALEPPO DEI LATINI

Questa mattina a Roma , presso la delegazione della Custodia della Terra Santa, il card. Augusto Paolo Lojudice, vescovo di Montepulciano-Chiusi-Pienza ha incontrato Mons. Hanna Jallouf, vicario apostolico di Aleppo dei Latini. Insieme al Cardinale erano presenti anche Don Antonio Canestri, vicario generale della diocesi di Montepulciano-Chiusi-Pienza e la dott. ssa Francesca Starnini.

L’incontro è stato l’occasione anche per conoscere la situazione dei cristiani in Siria in un conteso sociale ed economico molto difficile.

Dagli anni 80 esiste un consolidato rapporto di amicizia e collaborazione tra la diocesi i francescani e le comunità cristiane in Terra Santa e in particolare in Siria.

Sul prossimo numero dell’Araldo Poliziano l’intervista a mons. Hanna Jallouf.

PER 13 RAGAZZI DI SINALUNGA UNA TRE GIORNI DI VOLONTARIATO A SIENA, OSPITI DEL CARD. LOJUDICE

I giovani della parrocchia di San Martino in Sinalunga hanno da poco vissuta un’esperienza davvero intensa e significativa. Tredici tra ragazze e ragazzi, infatti, accompagnati da tre animatrici, da un animatore, dal parroco don Riccardo Personè e da Don Kishor Uppalapati, sono stati ospiti del card. Augusto Paolo Lojudice nel palazzo arcivescovile di Siena, in piazza del Duomo, dal 2 al 5 gennaio 2024.

In questi tre giorni, i giovani si sono quindi impegnati come “volontari della carità” presso la mensa Caritas a Siena e il Centro Caritas Diocesano di Taverne d’Arbia. Inoltre, ogni giorno, hanno celebrato, guidati dal card. Lojudice, le lodi, i vespri e la Santa Messa nella cappella del palazzo arcivescovile, intitolata a san Biagio, vescovo e martire, dove sull’altare è posta la tela del Rustichino raffigurante i Santi Biagio e Ansano in venerazione della Vergine col Bambino.

«È stata – racconta don Personè – un’esperienza straordinaria di Chiesa in uscita, che dopo aver pregato per i più bisognosi poi li incontra e, per quello che può, li serve con amore e gioia. Papa Francesco nell’Esortazione Apostolica Evangelii Gaudium  ci ha insegnato cosa significhi questa espressione, “una comunità di discepoli missionari che prendono l’iniziativa, che si coinvolgono, che accompagnano, che fruttificano e festeggiano”. Ecco, noi abbiamo desiderato, voluto e scelto di uscire ed osare ed è stato realmente molto bello e arricchente soprattutto per i giovani».

«Questa esperienza – dice ancora don Personé – è l’inizio di un percorso che sta portando i nostri ragazzi a coinvolgersi nel rendersi utili con la loro presenza a Sinalunga presso la Misericordia e a continuare a settembre la stessa esperienza con altri amici e per una intera settimana per essere “volontari della carità” non più per tre giorni ma per tutta la vita. Grazie, dunque, ai primi tredici volontari, alle animatrici e all’animatore e ai genitori che hanno permesso ai loro figli di vivere un’esperienza davvero unica. Grazie anche alle volontarie nascoste, le cuoche che ogni giorno sono venute da Sinalunga per prepararci la cena. Un immenso grazie, infine, al nostro Cardinale che ogni mattina ci ha preparato la colazione ed ha condiviso tutto il suo tempo con noi».