VALDICHIANA 2026, PRESENTATO IL DOSSIER DI CANDIDATURA DAVANTI ALLA GIURIA NOMINATA DAL MIC

I sindaci di Cetona, Chianciano Terme, Chiusi, Sarteano, Sinalunga, Montepulciano, Pienza, Torrita di Siena e Trequanda hanno indossato la fascia tricolore insieme al presidente della Provincia di Siena Davide Bussagli e al presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo e si sono seduti in prima fila ieri, nella sala Spadolini del ministero della Cultura a Roma, per sostenere Agnese Carletti, sindaca di San Casciano dei Bagni e presidente dell’Unione dei Comuni che ha presentato il progetto in lizza per la candidatura della capitale della Cultura 2026 insieme al direttore di candidatura Filippo del Corno, l’artista Giuseppe Ragazzini e la drammaturga Laura Fatini. Presente anche il delegato della diocesi di Montepulciano-Chiusi-Pienza che è nel tavolo dei promotori dell’iniziativa.
In un ping pong di presentazioni, domande e risposte intervallate da complimenti da parte della giuria, si è conclusa l’ora concessa per illustrare un dossier dal titolo ‘Seme d’Itlaia’ che conta 78 progetti in un territorio che unisce 36 centri tra capoluoghi e frazioni. Il budget è di 6,6 milioni di euro, in caso di vittoria: un milione a testa Ministero e Regione, il resto sponsor privati. Un progetto ambizioso che è già diventato un modello per i dieci Comuni che hanno lavorato due anni alla realizzazione del dossier coordinati da un team locale formato dalla Fondazione cantiere internazionale d’Arte, dai tecnici dell’Unione dei comuni, da un comitato scientifico e un comitato promotore.
Nell’ordine è stato presentato un’opera di videoarte realizzato dall’artista Giuseppe Ragazzini con le musiche di Alessandro Cristofori e Diego Perugini, a seguire la visione istituzionale raccontata da Agnese Carletti per approdare all’esposizione dettagliata del dossier di Filippo Del Corno e il racconto del progetto Giufà di Laura Fatini, drammaturga sarteanese.
Prima dei commenti da parte della commissione, Carletti ha lanciato un appello finale: «Oggi, quando si chiede alle bambine e ai bambini di San Casciano quale lavoro vorrebbero fare da grandi, rispondono l’archeologo e questo è un bellissimo seme di futuro che nasce da un seme del presente, l’investimento in ricerca archeologica per cercare il seme del passato. La Valdichiana senese vuole diventare Capitale della cultura per dare un futuro a questi sogni. Non vogliamo una medaglia ma un accompagnamento per percorrere questa strada più velocemente e prima che sia troppo tardi per le aree interne. Ci siamo immaginati che l’arte e la cultura possano permetterci di dimostrare che il mondo non va cercato fuori dai nostri centri, ma il mondo è nei nostri centri».
Fonte: La Nazione