“In questo giorno centrale per la vita di ogni cristiano dobbiamo avere la certezza e la consapevolezza che ognuno di noi può partecipare alla resurrezione di Cristo. Con lui oggi siamo noi tutti, Popolo di Dio, al centro a questa celebrazione che è un inno al vita e al rinnovamento”.
Questo è un passaggio dell’omelia pronunciata oggi dal Card. Augusto Paolo Lojudice in occasione della sante Messa di Pasqua celebrata nella concattedrale di San Secondiano a Chiusi. Insieme al vescovo di Montepulciano-Chiusi-Pienza hanno concelebrato don Raffaele Mennitti e don Patrizio Maccari.
“Incontrare la morte – ha aggiunto il Cardinale – con accanto Gesù non deve fare paura perché noi sappiamo di essere amati da lui, che per noi è morto e risorto. Dobbiamo sapere amara questa vita terrena per essere pronti ad abbracciare quella definitiva ed eterna. Amare questa vita significa soprattutto edificare ogni giorno per costruire una vera pace, giustizia e tolleranza”.
Il cardinale ha poi voluto inviare un saluto ideale agli oltre 400 adolescenti – delle due diocesi che gli sono state affidate- che la settimana prossima saranno a Roma per il Giubileo a loro dedicato.
Don Mennitti a nome della comunità ha salutato e ringraziato il Cardinale evidenziando come, in unione con il Papa, oggi sia stato possibile lucrare l’indulgenza plenaria.
In chiusura il cardinale ha ricordato anche il prossimo compleanno dell’Araldo Poliziano, che il 23 aprile compirà 120 anni.