Omelia domenica di Pasqua

L’orrenda Passione e morte di Nostro Signore oggi rivela il suo vero volto: è stato un immenso movimento d’amore.

Il Padre e il Figlio sono saliti sulla stessa barca dell’umanità e hanno naufragato insieme a noi: hanno conosciuto il naufragio dell’odio, della cecità della mente che scambia il benefattore per un malfattore, della sopraffazione dell’uomo sul suo prossimo, del tremendo sacrilegio: il deicidio che ha fatto avvolgere la terra di fitte tenebre e l’ha fatta scuotere con un terremoto (i cui segni si possono ancor oggi vedere a Gerusalemme, sotto il Golgota).

Ed essi sono stati con noi sempre: il Figlio non si è tirato indietro, non ha abbandonato la nave, ed è affondato con noi umanità, è morto, si è fatto nostro “consorte” ha condiviso la nostra sorte.

E il Padre? Benché non si possa attribuire a Lui il dolore che è una prerogativa umana, cosa però dovremmo pensare o immaginarci? Non è cosa da niente per un Padre lasciare il suo Figlio unigenito nelle mani dei suoi torturatori e assassini. Anche il Padre non si è tirato indietro e ha dovuto presentare il calice amaro al suo amatissimo Figlio (il suo diletto come dice nel vangelo tutte le volte che si ode la sua voce dal cielo).

Perché il suo progetto è di diventare un tutt’uno con l’umanità, unione mistica e sponsale, e se essa ha veleno mortale anche Dio, in Gesù Cristo, ne è rimasto infetto.

Tu ci ami Signore di un amore che non avevamo mai conosciuto prima, non se ne era mai sentito parlare, non si sapeva: abbiamo scoperto che il tuo amore è eterno, che niente lo può fermare e che la morte non può niente contro di esso. Anzi la morte ne è stata sopraffatta, schiantata, gettata da una parte come uno straccio: dov’è o morte il tuo pungiglione? Dov’è o morte la tua vittoria? 

L’Amore Trinitario ti ha vinta! Siano rese grazie a Dio per Gesù Cristo nostro Redentore! Continua a leggere »

Da Sovvenire

Cari amici del Sovvenire,
è in uscita il numero 1 di questo 2020 del periodico “Sovvenire”, che – come è noto – informa sul sostegno economico alla Chiesa cattolica. E che è possibile leggere on line alla pagina www.sovvenire.chiesacattolica.it/edizione-rivista-sovvenire/marzo-2020. Le varie rubriche che lo compongono presentano il rendiconto “morale” e “monetario” dell’anno appena trascorso. Il rendiconto morale narra degli interventi effettuati a favore dei più svantaggiati. Si hanno così notizie circa il Centro di accoglienza per persone senza fissa dimora attivato nella diocesi di Acireale, per proseguire poi a Ladispoli (Roma) dove “un mare di carità” fa funzionare la mensa, il poliambulatorio ed il servizio di igiene personale. Il rendiconto – abbracciando idealmente tutta l’Italia – giunge infine a Morgano (Treviso) dove “Casa Respiro” offre sollievo ai suoi ospiti,affetti dal disagio mentale. E’ la solidarietà che si fa vicinanza, trasformando le offerte deducibili che i fedeli fanno utilizzando i bollettini postali a disposizione in ogni parrocchia. Una solidarietà che non vuole arretrare, anche se il rendiconto monetario segna una flessione sia sul numero delle offerte sia sull’importo versato, che passa dai 6 milioni del 2018 ai 5 del 2019. L’editoriale del periodico è firmato da Vincenzo Mollica, il noto giornalista, beniamino del pubblico ed apprezzato cronista dell’ultimo Festival di Sanremo. Pur sofferente di Parkinson, glaucoma e diabete (un terno secco, così li definisce) Mollica non si abbatte e ci ricorda che “ogni mattina porta con sé una speranza e bisogna saperla accarezzare”. Una bella testimonianza, questa di Mollica, resa con il garbo che ha contraddistinto la sua attività. Il prossimo numero di Sovvenire darà rendiconto dell’impegno della Chiesa in questo duro tempo di Coronavirus.
Giovanni Mignoni
Incaricato diocesano Sovvenire

Messaggio della Santa Pasqua del Vescovo Stefano

La condurrò nel deserto e parlerò al suo cuore (Osea 2,16). Così parla il Signore al suo popolo, figurandoselo come sua sposa. Condurre nel deserto e parlare al cuore appare come un’antinomia: il primo è un luogo di solitudine, aspro, dove la vita è difficile, scomoda, financo a rischio. Il secondo è un atto di dolcezza, di intimità, di amore: come possono stare insieme? Eppure lì avviene l’incontro, lì è possibile ascoltare Dio, sentire la sua presenza, essere formati alla fede. Il deserto dove il popolo ha peregrinato a lungo è scuola di vita: insegna a vivere dell’essenziale, a non sentirsi autosufficienti ma bisognosi gli uni degli altri, a scoprire che ognuno è importante, a sentirsi comunità, a conoscere la falsità degli idoli e cosa è veramente importante. Soprattutto non è vuoto: vi è presente Dio.

Carissimi, le nostre città sono diventate deserte, silenziose, con le strade vuote e il distanziamento sociale a sigillare l’isolamento che ci prova. Anche noi siamo adesso alla dura scuola del deserto, con la possibilità però di scoprire la dolcezza di Dio che parla al cuore. Il silenzio, che in genere cerchiamo di fuggire, ci costringe adesso a guardarlo dritto in faccia, scoprendo che non è poi quel mostro che pensavamo. Esso ci permette, se lo vogliamo, di percepire più distintamente la presenza del Signore. Egli è nel silenzio e la sua voce è un sussurro di brezza leggera (1Re 19,12), che ti raggiunge quando ti metti al suo cospetto con un atto di volontà e rivolgi a Lui il tuo pensiero, o quando apri il vangelo e leggi una frase. È il primo augurio che vi rivolgo carissimi: possiate sentire la presenza di Dio nell’attuale situazione di deserto e in Lui trovare consolazione. Vi ricordate? Abbiamo iniziato la Quaresima celebrando la liturgia penitenziale diocesana con le confessioni in cattedrale, era il 1 marzo.

È stato l’ultimo momento comunitario della nostra Chiesa, poi è iniziato il digiuno eucaristico. Il virus ci ha colti mentre ci eravamo appena muniti degli strumenti spirituali necessari per intraprendere il cammino di conversione e di purificazione (le Ceneri sono state il 26 febbraio). Questo forse ci ha aiutato a non distrarci dalla fede ma piuttosto a domandarci: cosa ci vuole dire il Signore? Questa è la prima domanda che il credente si fa. La seconda è: cosa dobbiamo imparare? In mezzo a tante preoccupazioni, ognuno di fatto sta raccogliendo suggerimenti preziosi per il dopo-coronavirus, quando potremo rimodellare almeno qualcosa del nostro modo di vivere secondo quanto abbiamo visto di buono e di giusto, così da non rendere vani i sacrifici fatti. Se è vero che questo è un tempo difficile, non è certamente un tempo perso. Stiamo riscoprendo cose dimenticate eppure davvero importanti, come quelle del deserto che abbiamo ricordato.

Non ci spaventiamo e non ci abbattiamo se celebreremo il Triduo Pasquale a porte chiuse. Abbiamo pregato il Signore perché non ci faccia perire (spiritualmente) nel deserto, per via della mancanza della comunione eucaristica. Ed Egli lo farà, il suo braccio non si è accorciato (Num 11,23) e ci sosterrà con la sua grazia. State tranquilli, il Signore vi porrà nel Suo cuore e vi custodirà. Vi darà la Sua grazie e vi soccorrerà. Parlerà al vostro cuore. Da parte nostra offriamo a Lui questo sacrificio (certi che ce ne tornerà in bene) e pensiamo a coloro che sono stati particolarmente colpiti dalla sofferenza, ai tanti lutti nella nostra Italia, a chi è solo, povero, malato, scoraggiato. Ricordiamoli mentre in questi giorni guardiamo Gesù salire il Calvario e caricarsi dei nostri dolori.

Egli ha conferito alla sofferenza umana una straordinaria fecondità di bene spirituale (ci ha salvati attraverso il dolore) e perciò anche sociale, e se umanamente fatichiamo a capirne il senso, sappiamo che nella misteriosa Provvidenza di Dio dopo il Venerdì Santo nessun dolore dell’uomo sarà mai inutile, bensì seme di grazia per il maggior bene di tutti. Il peggior lutto della storia dell’umanità, la morte e sepoltura del Figlio di Dio, autore della vita e causa di tutto ciò che esiste, si è risolto nella più grande grazia che sia mai stata fatta all’umanità: la gioia eterna in Paradiso.

Per questo siamo certi che né morte né vita, né angeli né principati, né presente né avvenire, né alcun’altra creatura potrà mai separarci dall’amore di Dio, in Cristo Gesù, nostro Signore. Cristo è Risorto! Alleluia!

+ Stefano Manetti, vescovo di Montepulciano-Chiusi-Pienza

Dal Vescovo Stefano

NORME PER LE CELEBRAZIONI DELLA SETTIMANA SANTA 2020. 

NORME PER LE CELEBRAZIONI DELLA SETTIMANA SANTA 2020. 

1.Tutte le celebrazioni della Settimana Santa si svolgeranno senza popolo e a porte chiuse.

2.Oltre al celebrante principale possono partecipare un massimo di 4 persone che faranno servizio. Nell’autocertificazione (che è obbligatoria!) per recarsi alla celebrazione si può scrivere: “comprovate esigenze lavorative”. La stessa autocertificazione deve contenere il giorno e l’ora della celebrazione, oltre che l’indirizzo della chiesa.

3.La Domenica delle Palme si usi la formula seconda. Nelle cattedrali e nelle parrocchie, verranno benedetti solo i rami di ulivo dei presenti; non vi sarà quindi alcuna forma di distribuzione dei rami benedetti.

4.La Messa del Crisma senza la comunità dei presbiteri unita al vescovo perde molto del suo senso pertanto è rimandata a data da destinarsi.

5.Gli Oli che già avete dallo scorso anno rimangono validi fino alla prossima celebrazione.

6.Confessioni. Data la difficoltà a celebrare questo sacramento, il Mercoledì Santo alle ore 18 farò in diretta tv (NTI canale 271) la celebrazione penitenziale, senza assoluzione ma con l’efficacia data dall’atto di dolore perfetto accompagnato dall’intenzione di ricevere il Sacramento della Penitenza.

[“Se si verifica l’impossibilità di accostarsi al sacramento della Penitenza, anche il votum sacramenti, ovvero, anche il solo desiderio di ricevere a suo tempo l’assoluzione sacramentale, accompagnata da una preghiera di pentimento (il Confesso a Dio onnipotente, l’Atto di dolore, l’invocazione Agnello di Dio che togli i peccati del mondo abbi pietà di me) comporta il perdono dei peccati, anche gravi, commessi. (cfr. Concilio di Trento, Sess. XIV, Doctrina de Sacramento Paenitentiae, 4 [DH 1677]; Congregazione per la Dottrina delle Fede, Nota del 25 novembre 1989; Catechismo della Chiesa Cattolica, nn. 1451-1452)].

7.Il Giovedì Santo nella celebrazione della Messa “in coena Domini”, verrà omessa la lavanda dei piedi; al termine della Messa non ci sarà la reposizione solenne dell’Eucaristia che pertanto sarà riposta nel semplice tabernacolo privo del tradizionale addobbo di fiori (quindi niente altare della reposizione).

8.Il Venerdì Santo la decima invocazione della Preghiera universale sarà la seguente:

  1. Per i tribolati

Preghiamo, fratelli carissimi,
Dio Padre onnipotente,
perché liberi il mondo dalle sofferenze del tempo presente:
allontani la pandemia, scacci la fame,
doni la pace, estingua l’odio e la violenza,
conceda salute agli ammalati,
forza e sostegno agli operatori sanitari,
speranza e conforto alle famiglie,
salvezza eterna a coloro che sono morti.

Preghiera in silenzio;
poi il sacerdote dice:

Dio onnipotente ed eterno,
conforto di chi è nel dolore,
sostegno dei tribolati,
ascolta il grido dell’umanità sofferente:
salvaci dalle angustie presenti
e donaci di sentirci uniti a Cristo,
medico dei corpi e delle anime,
per sperimentare la consolazione promessa agli afflitti. Per Cristo nostro Signore.

9.Nell’Adorazione della Croce, ci si astiene dal baciarla, limitandosi al semplice inchino.

10.Non potranno svolgersi le tradizionali Via Crucis e altre manifestazioni di venerazione della Croce; si invitano i fedeli a pregare seguendo le trasmissioni che proporranno la Via Crucis del Santo Padre in piazza San Pietro.

11. Benedizione delle uova. Il Sabato Santo alle ore 10.00 ogni famiglia è invitata a radunarsi nella propria casa. A quell’ora io benedirò le uova in diretta facebook [https://www.facebook.com/montepulcianochiusipienza/] e youtube [https://www.youtube.com/channel/UCtLteN4mrO5C-AINESi4d2Q] e ogni papà (o, dove non c’è, ogni mamma o altra persona adulta) pronunci la benedizione sulle proprie uova tramite apposito sussidio che sarà fornito sul sito diocesano.

12.Veglia Pasquale: si ometterà l’accensione del fuoco e non si celebrerà alcun battesimo; alla benedizione dell’acqua lustrale verranno rinnovate le promesse battesimali; l’accensione del cero e l’Annuncio pasquale, la liturgia della Parola e la liturgia Eucaristica si svolgeranno come disposto dal Messale Romano.

13.La Domenica di Pasqua la celebrazione della Santa Messa avverrà secondo quanto prescritto dalle norme liturgiche. Si invitano tutte le chiese a suonare a festa le campane alle ore 12.00, come segno di annuncio della vittoria di Cristo sulla morte, di speranza per uomini e donne in questo tempo di sofferenza, di comunione fra tutte le comunità e le genti di Toscana.

14.Le celebrazioni dei sacramenti dell’iniziazione cristiana (Prime Comunioni e Cresime) programmate nei mesi da aprile a giugno sono rimandate a data da determinarsi.

  1. i matrimoni possono essere celebrati alla sola presenza del celebrante, dei nubendi e dei testimoni.
  2. i battesimi possono essere celebrati alla sola presenza del celebrante, del battezzando, degli eventuali genitori, del padrino e della madrina.

Buona Settimana Santa!

Vescovo Stefano

Atti di affidamento in tutta la Diocesi

In questi giorni, in tutto il territorio diocesano, si stanno moltiplicando diversi momenti di preghiera on line e soprattutto atti di affidamento da parte delle parrocchie e degli istituti religiosi.
Ci sono stati i sindaci che sia davanti a Sant’Agnese che alla Madonna del rifugio, attraverso la loro intercessione, hanno affidato i loro comuni al Signore.
Ecco le parole di Padre Marco Baron, prima per il comune di Chianciano Terme e poi di Montepulciano:

Il Comune di Chianciano Terme si affida a s. Agnese tramite l’assessore Fabio Nardi . La nostra Santa ha usufruito delle Terme nell’estate del 1316. Vi operò diversi miracoli ed ha convertito alla vita cristiana molti giovani. Le chiediamo di ripetere quei gesti di misericordia verso il popolo chiancianese.

Stamattina attraverso il vice sindaco, Alice Raspanti, alla presenza della Comunità religiosa, il Comune di Montepulciano si è affidato alla sua Patrona San’Agnese. Invochiamo anche gli altri Patroni s. Giovanni Battista, s. Roberto Bellarmino, in questo momento così difficile.

E’ stata poi la volta del Comune di Sinalunga al Santuario della Madonna del Rifugio.
Lo stesso Comune di Sinalunga così scrive il resoconto della giornata:

Il sindaco Edo Zacchei, Padre Crisostomo, Don Tonino Savina, Don Claudio Porelli, l’assessore Gianni Bagnoli, la consigliera comunale Marcella Biribò e alcuni confratelli di Padre Crisostomo, hanno affidato la comunità di Sinalunga alla Madonna del Rifugio, patrona della Valdichiana e Avvocata dei sinalunghesi

“A Te, Maria, Madonna del Rifugio, Avvocata nostra consolatrice degli afflitti, affidiamo le lacrime, i sospiri e le speranze di coloro che soffrono nel corpo e nello spirito. Sulle loro ferite scenda benefico il balsamo della consolazione e della speranza. Unito a quello di Gesù, il loro dolore si trasformi in strumento di redenzione. Il Tuo esempio ci guidi a fare la nostra esistenza, anche nei momenti più difficili, una continua lode dell’Amore di Dio. Rendici attenti ai bisogni degli altri, solleciti nel portare aiuto a chi soffre, capaci di accompagnare chi è solo, costruttori di speranza dove si consumano i drammi dell’uomo”.

L’atto è in due copie: una è custodita dietro l’immagine della Madonna presso il convento dei Frati, l’altro presso la sala consiglio comunale. L’atto di affidamento alla Madonna del Rifugio è un fatto storico per tutto il nostro territorio, l’ultimo è stato fatto durante il periodo della Seconda Guerra Mondiale.

Gli stessi frati di Sinalunga hanno poi organizzato una piccola processione con l’Immagine della Madonna del rifugio nella zona limitrofa al Santuario per chiedere la protezione di tutta la città di Sinalunga e della Valdichiana di cui la Madonna è patrona. Ecco l’invito che aveva fatto Padre Crisostomo:

Abbiamo ricevuto il permesso, in via eccezionale (ringraziamo le autorità competenti), per organizzare la piccola processione con l’Immagine della Madonna nella zona dei Frati per chiedere la protezione di tutta la città di Sinalunga e di tutta la Valdichiana di cui protettrice è la nostra Madonna. La processione si terrà oggi alle ore 15:00, SENZA ASSEMBRAMENTI. La Madonna sarà portata da noi frati in macchina e ci fermeremo in vari posti per dare la benedizione. Vi chiediamo di accompagnarci con la recita della coroncina della Divina Misericordia – chiedendo che la nostra Madre celeste supplichi la misericordia per tutti noi e allontani pandemia. Preghiamo anche per le vittime, per le famiglie che non possono salutare i loro cari e per tutto il personale medico, personale sanitario, volontari e tutte le autorità.

 

Anche nella Parrocchia della Collegiata si è assistito a un momento dio particolare intensità quando sul Portone della Collegiata è stato esposto il Santissimo Sacramento per un momento di adorazione offerto a tutta la Parrocchia.

Chi, poi, come don Giampaolo ha percorso tutto il territorio della sua Parrocchia ad Abbadia San Salvatore mandando questo messaggio ai suoi parrocchiani:

Cara Abbadia, questa mattina dalle 5:45 alle 7 sono passato, mentre ancora tutto dormiva, con il Crocifisso per tutte le nostre strade.
Ho benedetto voi, le nostre famiglie, le nostre case e le nostre strade.
Ora sono contento, non vi manca la benedizione pasquale!
Ora benedite me.
Vi voglio bene e sto accanto a ciascuno di voi.
P. S. Questo è il Crocifisso con cui sono passato sarà il simbolo contro il virus che ci ha assalito e noi non gliela daremo vinta!

 

Infine i parroci di Montepulciano e Torrita hanno affidato rispettivamente le loro parrocchie alla Benedizione del Signore. Don Domenico e Padre Marco dal Piazzale di Sant’Agnese invitando i parrocchiani a questo momento:

Domenica 29 marzo – al termine della celebrazione domenicale delle ore 11.00 – padre Marco e don Domenico, parroci della città di Montepulciano, doneranno la Benedizione Eucaristica dalla piazza antistante il Santuario di Sant’Agnese con un pensiero particolare per gli ammalati, per le famiglie della città, per chi amministra la cosa pubblica, per chi lavora nei supermercati, per chi assicura il decoro e la pulizia, per le forze dell’ordine e per il personale medico e sanitario. Vi invitiamo ad unirvi spiritualmente in preghiera ai vostri sacerdoti perché Cristo doni a tutta la sua forza e la sua consolazione.

e continua Padre Marco a chiosa di questo particolare momento, “In quel momento ho portato tutti e tutto davanti a Dio. Il Creatore si è lasciato baciare dal sole in segno di pace per asciugare le nostre lacrime”.

Don Andrea invitava i suoi parrocchiani di Torrita e Montefollonico attraverso l’amministrazione comunale, con queste parole:

“Carissimi parrocchiani, oggi, domenica 29 marzo, nel tardo pomeriggio passerò a benedire con il SS.Sacramento tutti gli abitanti di Torrita di Siena e Montefollonico. Sarà con me il nostro Sindaco in rappresentanza di tutta la popolazione. Uscirò dalla Collegiata alle ore 17.30, al suono delle campane. La prima benedizione sarà in piazza Matteotti, la seconda davanti alla chiesa della Madonna delle Fonti, la terza alle case popolari, la quarta, al suono delle campane, sul sagrato della chiesa di Nostra Signora del Rosario alla Stazione, la quinta al Capannone, la sesta alla Madonnina di Refenero, la settima a Ciliano, l’ottava alla Madonnina del Cavone, la nona a Montefollonico davanti alla chiesa della Compagnia, la decima e ultima, al suono delle campane, sul sagrato della Pieve di San Leonardo. Unitevi spiritualmente *DA CASA*. A tutti un caro saluto e un ricordo nella preghiera. Don Andrea”

 

 

La preghiera del Santo Rosario con il Vescovo Stefano continua tutte le sere

Per favorire la comunione tra i fedeli nella preghiera, nella Diocesi, il Vescovo ha deciso di continuare la preghiera del Santo Rosario anche dopo la Novena. Ogni sera,  per tutto il tempo dell’emergenza sanitaria continuiamo a pregare  il Santo Rosario  con il nostro Vescovo in diretta dalla Cappella del Palazzo Vescovile alle ore 21.00
Al suono delle campane, potrai seguire e unirti spiritualmente alla preghiera attraverso pagina Facebook della  nostra Diocesi

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