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MONTEPULCIANO, DOMANI 200 STUDENTI DEI LICEI POLIZIANI DA LEONE XIV. PREVISTO IL PASSAGGIO DELLA PORTA SANTA

Domani 200 studenti dei Licei Poliziani di Montepulciano partiranno per Roma per vivere un’esperienza speciale nell’Anno del Giubileo: l’udienza  con Papa Leone XIV e il passaggio della Porta Santa nella Basilica di San Pietro. I ragazzi e le ragazze delle quinte classi verranno accompagnati dai docenti di religione Baglioni, Tanganellli e don Zafarana insieme ad altri docenti.

 

 

GIUBILEO DELLE DIOCESI TOSCANE: CARD. LOJUDICE, “RIMETTERE AL CENTRO LA VERITA’ EVANGELICA”

Questa mattina si è tenuto a San Pietro a Roma il pellegrinaggio regionale delle diocesi della Toscana che ha portato nella Capitale oltre diecimila toscani. Dopo il saluto di Papa Leone XVI alle ore 12,30 è stata concelebrata la Messa giubilare presieduta dal cardinale Augusto Paolo Lojudice.
“Ritrovarsi qui insieme in un momento particolare, significativo un Giubileo ha detto il cardinale nell’omelia –  tra i tanti che stiamo vivendo in questo anno, credo sia una bellissima occasione. Esserci trovati qui sulla tomba di Pietro e  avere ascoltato le parole del Papa, la sua voce il suo messaggio, la sua esortazione. Credo che dia a tutti quanti noi una bella spinta per continuare a vivere la nostra fede nella quotidianità nell’oggi, in tutto quello che siamo chiamati a compiere”. 
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“Il Vangelo di oggi – ha proseguito –  è molto breve, brevissimo i versetti, ma ci fa comprendere un po’ l’importanza dell’insieme del Vangelo di Luca e in particolare della figura di Maria e che ci fa capire come Luca l’Evangelista insegni il rispetto a Lei, la Madre di Gesù. 
Guardare a Lei è indispensabile sempre in ogni in ogni cammino, in ogni esperienza della nostra vita, vita di fede.
“Nella nostra vita – ha sottolineato – della nostra crescita nella nostra formazione. La madre che nutre il neonato che gli dà il latte, il discepolo dall’altra parte che si pone in ascolto di Dio, che riceve il latte della parola si lascia nutrire come un bambino appena nato. Maria di Nazareth le ha vissute entrambe queste esperienze. come madre hanno nutrito, come discepola è stata nutrita”.
“E allora – ancora il Cardinale – potremmo dire che l’insegnamento del Vangelo di questi due versetti contiene un annuncio e una provocazione. Sì, una provocazione per noi perché ci fa chiedere come ci mettiamo da ascoltatori della parola di Dio, quando la meditiamo personalmente, quando la ascoltiamo proclamata durante una celebrazione. 
Chiediamocelo. Riusciamo ad avere l’intima certezza che è la voce stessa di Dio che ci sta parlando in quel momento in quei momenti come adesso, come pochi minuti fa. Quando abbiamo ascoltato la sua parola. 
Sì, perché l’ascolto è uno dei delle chiavi fondamentali dell’esperienza della vita della vita in genere”.
“Oggi è l’11 ottobre, 63 anni fa, Giovanni XXII – ha proseguito – apriva uno dei momenti più importanti della storia della chiesa contemporanea il Concilio  Vaticano II. vicinanza piuttosto che accennare che accentuare i contrasti”.
“Papa Leone – ha poi detto –  ci ha consegnato da qualche giorno la Dilexi te, la prima la sua prima esortazione apostolica, dove la cura dei poveri è al centro riconducendo all’essenziale della fede, perché i poveri non sono una categoria sociologica, ma sono la carne di Cristo”.
“Qualche giorno – ha concluso –  fa abbiamo anche ricevuto tutti tutto il mondo questa notizia carica di speranza, la risposta positiva di chi accettava con alcune condizioni una proposta di pace per la Terra Santa. Forse si tratta di una possibilità di pace ancora incerta, proprio dettagliata, ma è un inizio che va aiutato e protetto le ferite profonde e non visibili hanno bisogno di cura di tempo per rimarginarsi senza infettarsi e senza infettare. San Francesco mite e profondo ci chiede di consolare di comprendere di amare reciprocamente con le sue indicazioni precise per chi vuole essere operatore di pace. 
Ed oggi nessuno escluso nessuno può sentirsi esonerato. C’è bisogno di queste azioni di pace da parte di ciascuno di noi.”

CHIUSI, DOMENICA LA CONVOCAZIONE DIOCESANA IN DUOMO

Domenica prossima, 12 ottobre 2025, presso il Duomo di Chiusi, si terrà la Convocazione Diocesana.

Il programma prevede alle ore 16 la preghiera, alle ore 16, 15 la presentazione dell’anno pastorale da parte del Card. Augusto Paolo Lojudice, vescovo di Montepulciano-Chiusi-Pienza.

Alle ore 17,30 la celebrazione Eucaristica. Sono sospese le messe Vespertine nelle parrocchie.

 

 

OGGI IL GIUBILEO DEL MONDO DELLO SPORT. IL VIDEOMESSAGGIO DI ROBERTO MANCINI

Si tiene oggi, sabato 20 settembre 2025, il Giubileo dello sport dell’arcidiocesi di Siena-Colle di Val D’Elsa-Montalcino e della diocesi di Montepulciano-Chiusi-Pienza presso il Ricreatorio del Costone a Siena. Il programma inizierà alle ore 15.30 con il ritrovo dei partecipanti. Alle 16 sono previste attività sportive e dimostrazioni a cura del CSI della provincia di Siena e di alcune società sportive presenti, mentre alle 17 ci saranno le testimonianze di: Roberto Chiacig, cestista, Daniele Gastaldello, ex calciatore, Matteo Betti, schermidore (argento alle Paralimpiadi di Parigi 2024) e Cristina Capocchini, ex cestita. Alle 18.30 ci sarà la processione verso la chiesa dalla SS. Annunziata dove alle ore 19 presiederà la Santa Messa il card. Augusto Paolo Lojudice.

Per questa occasione, l’ex CT della nazionale italiana di calcio, Roberto Mancini, ha voluto inviare un videomessaggio a tutti i partecipanti:

SIENA, IL 20/9 IL GIUBILEO DELLO MONDO DELLO SPORT

Si terrà sabato 20 settembre 2025 il Giubileo dello sport della diocesi di Montepulciano-Chiusi-Pienza e dell’arcidiocesi di Siena- Colle di Val D’Elsa-Montalcino  presso il Ricreatorio del Costone a Siena. Qui di seguito il programma che avrà come culmine la processione verso la chiesa dalla SS. Annunziata dove alle ore 19 presiederà la Santa Messa il card. Augusto Paolo Lojudice.

IERI A ROMA IL GIUBILEO DEI MINISTRANTI DI SIENA E MONTEPULCIANO

Si è tenuto ieri, a Roma, il Giubileo dei Ministranti dell’Arcidiocesi di Siena-Colle di Val d’Elsa-Montalcino e della diocesi di Montepulciano-Chiusi-Pienza, che ha visto la presenza di circa 50 bambini e ragazzi, accompagnati a Roma dal card. Augusto Paolo Lojudice, da padre Raffaele Menniti e da alcuni catechisti.

Il programma della giornata ha visto l’arrivo del gruppo alle catacombe di San Callisto, dove si è tenuta una visita guidata, e poi la celebrazione della Santa Messa nella vicina chiesa del vicino Istituto Salesiano “San Tarcisio”, patrono dei ministranti. Nello stesso istituto i ragazzi si sono fermati a pranzo prima di spostarsi nella Basilica di San Paolo fuori le Mura, dove hanno attraversato la Porta Santa e rinnovato la propria professione di fede, prima di fermarsi qualche minuto in preghiera sulla tomba di San Paolo.

IL 4/9 IL PELLEGRINAGGIO GIUBILARE A ROMA DEI MINISTRANTI

Il prossimo 4 settembre 2025 si terrà il pellegrinaggio Giubilare a Roma dei Ministranti dell’arcidiocesi di Siena-Colle di Val D’Elsa-Montalcino e della diocesi di Montepulciano-Chiusi-Pienza.

Prevista al visita alle catacombe di San Callisto, la Santa Messa nella parrocchia di San Tarcisio e successivamente il trasferimento alla Basilica papale di San Paolo fuori le mura e il passaggio della Porta Santa.

Qui di seguito gli orari di partenza da Siena, Bettolle e Chiusi ei riferimenti degli organizzatori.

 

GIUBILEO DEI GIOVANI; LA MESSA CONCLUSIVA CON PAPA LEONE XIV: “ASPIRATE A COSE GRANDI”

“Aspirate alle cose grandi”, come Pier Giorgio Frassati e Carlo Acutis, perché la fragilità non è “un tabù” e “la pienezza della nostra esistenza non dipende da ciò che accumuliamo né, da ciò che possediamo”. Papa Leone XIV parla ad oltre un milione di giovani radunati a Tor Vergata per il momento conclusivo del Giubileo dei giovani e dimostra di prendere sul serio la loro condizione, a partire da una sete di infinito che brucia forte nel cuore e che non chiede altro che di essere saziata. Paragona l’itinerario compiuto in questi giorni dal “popolo giovane”, incontrato per la prima volta, al cammino compiuto dai discepoli di Emmaus e descrive la speranza come uno sgabello che serve ai bambini per affacciarsi alla finestra di Dio. “E’ bello, anche a vent’anni,” spalancare quella finestra sull’infinito, imparando a dire noi ai “surrogati inefficaci” della speranza. Perché, come diceva Papa Francesco durante la Giornata mondiale della gioventù di Lisbona, “non siamo malati, siamo vivi”, e siamo fatti per “non per una vita dove tutto è scontato e fermo, ma per un’esistenza che si rigenera costantemente nel dono, nell’amore”, gli ha fatto eco Prevost.

“Una cascata di grazia per la Chiesa e il mondo intero”:
così il Papa ha definito il Giubileo dei giovani, durante l’Angelus, in cui ha affidato ancora una volta al Signore le due pellegrine scomparse in questi giorni e ha citato i giovani di Gaza e dell’Ucraina, insieme a tutti i giovani che soffrono “in ogni terra ferita dalla guerra”.

“Dopo questo Giubileo, il pellegrinaggio di speranza dei giovani continua e ci porterà in Asia”,

ha poi detto  dando ai giovani l’appuntamento a Seoul, per la Giornata mondiale della Gioventù, dal 3 all’8 agosto 2027 sul tema: ‘Abbiate coraggio, io ho vinto il mondo’”. Alla fine, fuori programma, acclamato dall’immensa platea di giovani che scandiva il suo nome, Leone XIV è tornato a sorpresa sul palco, per salutarli ancora una volta con un appello a braccio:

“Chiedo che voi portiate un saluto anche a tanti giovani che non hanno potuto stare qui con noi, in tanti Paesi dove era impossibile uscire. Portate questa gioia, questo entusiasmo a tutto il mondo! Voi siete sale della terra, luce del mondo: portate questo saluto a tutti i vostri amici, a tutti i giovani che hanno bisogno di speranza. Grazie di nuovo a tutti voi e buon viaggio!”

La fragilità “non è un tabu”, “è parte della meraviglia che siamo”,
l’esordio dell’omelia, in cui il Papa si è soffermato sull’incontro con il Risorto  “che cambia la nostra esistenza, che illumina i nostri affetti, desideri, pensieri”. “Siamo fatti così: siamo fatti per questo”, il paragone con i fiori nei prati: “Non per una vita dove tutto è scontato e fermo, ma per un’esistenza che si rigenera costantemente nel dono, nell’amore”.

“Aspiriamo continuamente a un ‘di più’ che nessuna realtà creata ci può dare”, il ritratto dei giovani: “sentiamo una sete grande e bruciante a tal punto, che nessuna bevanda di questo mondo la può estinguere”. “Di fronte ad essa, non inganniamo il nostro cuore, cercando di spegnerla con surrogati inefficaci!”,

ha esclamato il Pontefice: “Ascoltiamola, piuttosto! Facciamone uno sgabello su cui salire per affacciarci, come bambini, in punta di piedi, alla finestra dell’incontro con Dio. Ci troveremo di fronte a Lui, che ci aspetta, anzi che bussa gentilmente al vetro della nostra anima. Ed è bello, anche a vent’anni, spalancargli il cuore, permettergli di entrare, per poi avventurarci con Lui verso gli spazi eterni dell’infinito”. Poi la citazione di Sant’Agostino: “Tu eri dentro di me e io fuori. Lì ti cercavo. Mi chiamasti, e il tuo grido sfondò la mia sordità”. “Sono parole molto belle”, ha commentato Papa Leone in spagnolo, che ricordano quelle pronunciate da Papa Francesco durante la Giornata mondiale della Gioventù di Lisbona:

“Ognuno è chiamato a confrontarsi con grandi domande che non hanno una risposta semplicistica o immediata, ma invitano a intraprendere un viaggio, a superare se stessi, a andare oltre, a un decollo senza il quale non c’è volo. Non allarmiamoci, quindi, se ci troviamo interiormente assetati, inquieti, incompleti, desiderosi di senso e di futuro. Non siamo malati, siamo vivi!”.

“C’è una domanda bruciante nei nostri cuori, un bisogno di verità che non possiamo ignorare, che ci porta a chiederci: cos’è la vera felicità? Qual è il vero significato della vita?”, ha detto il Papa in inglese: “Cosa può liberaci dall’essere intrappolati nell’insulsaggine, nella noia e nella mediocrità?”.

“La pienezza della nostra esistenza non dipende da ciò che accumuliamo né, da ciò che possediamo.
È legata piuttosto a ciò che con gioia sappiamo accogliere e condividere”,’ il segreto offerto ai giovani.

“Comprare, ammassare, consumare, non basta”,
il monito: “Abbiamo bisogno di alzare gli occhi, di guardare in alto, alle cose di lassù, per renderci conto che tutto ha senso, tra le realtà del mondo, solo nella misura in cui serve a unirci a Dio e ai fratelli nella carità, facendo crescere in noi sentimenti di tenerezza, di bontà, di umiltà, di mansuetudine, di magnanimità, di perdono, di pace, come quelli di Cristo”.

“Aspirate a cose grandi, alla santità, ovunque siate. Non accontentatevi di meno”.
E’ la consegna del Papa ai giovani. “La nostra speranza è Gesù”, ha ribadito Leone XIV: “È Lui, come diceva San Giovanni Paolo II, che suscita in voi il desiderio di fare della vostra vita qualcosa di grande, per migliorare voi stessi e la società, rendendola più umana e fraterna”. “Teniamoci uniti a Lui, rimaniamo nella sua amicizia, sempre – la raccomandazione del Pontefice – coltivandola con la preghiera, l’adorazione, la comunione eucaristica, la Confessione frequente, la carità generosa, come ci hanno insegnato i beati Piergiorgio Frassati e Carlo Acutis, che presto saranno proclamati canti”.

Fonte: Agensir

GIUBILEO, A TOR VERGATA 1 MILIONE DI GIOVANI CON LEONE XIV. LA RIFLESSIONE DEL CARD. LOJUDICE

Il card. Augusto Paolo Lojudice su Avvenire oggi riflette sul milione di giovani che erano ieri sera a Tor Vergata e che oggi parteciperanno alla Santa messa con Leone XIV.

“Essere a Tor Vergata, ancora una volta dopo 25 anni, è scuola di umanità e di condivisione. Vorrei che dal Giubileo dei giovani si alzasse un fortissimo anelito di pace, una richiesta collettiva così travolgente e intensa da non poter essere ignorata dai potenti della terra che mettono a rischio il futuro di tutti. Mai più la guerra”. A dirlo è il cardinale Augusto Paolo Lojudice, presidente dei vescovi toscani che ieri sera ha condiviso con i ragazzi di Siena e Montepulciano l’emozione e la spiritualità profonda della veglia insieme al Santo Padre Leone XIV ed oggi concelebrerà con il Pontefice.

“Venticinque anni fa – racconta il cardinale – ero il parroco di Tor Bella Monaca dove accogliemmo per il servizio mensa, tantissimi dei ragazzi della spianata di Tor Vergata. Erano tempi diversi, senza ancora la “dittatura dei social” e dei telefonini. I giovani erano stupendi allora come oggi, ma con la voglia di stare insieme uno accanto all’altro”. Tanti, ora adulti (compreso il parroco del Quarticciolo che ci ha accolto) legano a quella notte del 2000 la scoperta della loro vocazione.

“Oggi la tecnologia – aggiunge – fa sentire meno l’esigenza di stringersi in uno stesso luogo. Ma è anche vero le chat non possono sostituire la coesione e l’effetto paradossale e contrario della globalizzazione hi tech che rende tutti più soli”.

“Sono qui con i ragazzi – racconta il cardinale – che hanno nel cuore le stesse domande di senso e di felicità dei giovani del 2000.  Stare al passo, dialogare, mettersi nei loro panni ci aiuta ad educare, a dire i no e i sì giusti. Già allora avevamo il problema di rendere interessante la nostra proposta: adesso ci sono nell’aria virus più insidiosi e chi viene a Roma è ancora più motivato e compie una scelta contro corrente, mettendosi in gioco rispetto a un clima generale che induce all’indifferenza e al disimpegno”.

“Nessuno – aggiunge – è qui per fare una passeggiata. Siamo venuti a Roma per vivere un’esperienza forte, vera, di Chiesa. E per testimoniare che siamo fratelli in Cristo, pronti a costruire qualcosa di bello e di buono”.

“Ai ragazzi che sono qui con me – continua – dico sempre che anche quando vi sentite piccoli, inadeguati o insignificanti, ricordate che dentro ciascuno di voi c’è un grande tesoro. Il Regno di Dio è simile a un granello che cresce, a un pizzico di lievito che fermenta tutto l’impasto. Anche da una sola parola, da un gesto, può sbocciare qualcosa di grande”.

“In questa epoca – sottolinea – è sempre più evidente come la libertà costi fatica e che la fede chiede tempo. Non possiamo creare un Dio a nostra immagine e somiglianza, che ci accontenta subito. Dio si rivela nel cammino, nella storia, nella realtà quotidiana, non in una risposta preconfezionata”.

“Gesù – aggiunge il Cardinale – non ci ha detto com’è il paradiso. Ci ha detto di preoccuparci del presente. Perché, se guardi solo avanti, rischi di cadere nel fosso. Il Regno di Dio si costruisce qui, oggi, in quello che fai, in quello che dici, in come ti relazioni. È un bicchiere d’acqua, un gesto buono, una carezza data a chi soffre”.

“Per questo ai nostri ragazzi – continua – abbiamo chiesto di farsi dono per ogni persona incontrata in questi giorni – altri pellegrini, volontari, passanti. Anche chi non lo ha chiesto. Perché la ricchezza che i nostri giovani hanno dentro diventi dono formidabile per chi ha bisogno, ora o magari in futuro”.

“Sono  tantissimi i giovani  qui a Tor Vergata – conclude Lojudice – che sono a Roma per celebrare la bellezza dell’essere cristiani e l’importanza di farsi testimoni di speranza nella nostra vita di tutti i giorni e in tempi così cupi. Questa gioia invada il mondo: ne ha veramente bisogno ”.

 

GIUBILEO, I RAGAZZI DI SIENA E MONTEPULCIANO CON MONS. FISICHELLA E IL SINDACO DI ROMA GUALTIERI

Nella giornata di ieri, i giovani delle diocesi di Siena e Montepulciano presenti a Roma per partecipare al Giubileo dei Giovani hanno preso parte all’incontro in piazza san Pietro “Tu sei Pietro”, un incontro animato da canti, letture, esibizioni di artisti e testimonianze, al termine del quale il card. Matteo Maria Zuppi, presidente della CEI, ha presieduto la professione di fede davanti a un totale di 40mila ragazzi e ragazze da tutta Italia. Durante il pomeriggio, alcuni giovani hanno anche avuto modo di scattarsi una foto con Mons. Rino Fisichella, Pro-Prefetto del Dicastero per l’Evangelizzazione, e con il sindaco di Roma Roberto Gualtieri.

“Disarmiamo i nostri cuori per disarmare cuori e mani di un mondo violento, per guarirne le cicatrici, per impedire nuovi conflitti”, è stato l’appello del card.Zuppi nell’omelia per la Professione di fede dei giovani.

GIUBILEO: IL CARD. LOJUDICE AI GIOVANI: “A ROMA PER VIVERE UN’ESPERIENZA VERA E FORTE DI CHIESA”

È stata celebrata ieri a Roma, nella parrocchia dell’Ascensione al Quarticciolo, la Messa presieduta dal card. Augusto Paolo Lojudice che ha dato il via all’esperienza che 100 giovani delle diocesi di Siena-Colle di Val d’Elsa-Montalcino e Montepulciano-Chiusi-Pienza vivranno in occasione del Giubileo dei Giovani.

«Nessuno è qui per fare una passeggiata – ha detto il card. Lojudice nel corso dell’omelia –. Siamo venuti a Roma per vivere un’esperienza forte, vera, di Chiesa. E per testimoniare che siamo fratelli in Cristo, pronti a costruire qualcosa di bello e di buono».

Prendendo spunto dalle letture del giorno, il Cardinale ha poi voluto richiamare i ragazzi al valore dell’impegno, della pazienza e della fiducia: «Anche quando vi sentite piccoli, inadeguati o insignificanti, ricordate che dentro ciascuno di voi c’è un grande tesoro. Il Regno di Dio è simile a un granello che cresce, a un pizzico di lievito che fermenta tutto l’impasto. Anche da una sola parola, da un gesto, può sbocciare qualcosa di grande».

Lojudice ha messo in guardia dalla tentazione dell’impazienza, come quella del popolo d’Israele che nel deserto si costruì un idolo: «La libertà costa fatica, la fede chiede tempo. Non possiamo creare un Dio a nostra immagine e somiglianza, che ci accontenta subito. Dio si rivela nel cammino, nella storia, nella realtà quotidiana, non in una risposta preconfezionata».

Un passaggio importante è stato dedicato al senso del Regno di Dio, spesso frainteso come realtà lontana, futura, o persino “da immaginario collettivo”: «Gesù non ci ha detto com’è il paradiso. Ci ha detto di preoccuparci del presente. Perché se guardi solo avanti, rischi di cadere nel fosso. Il Regno di Dio si costruisce qui, oggi, in quello che fai, in quello che dici, in come ti relazioni. È un bicchiere d’acqua, un gesto buono, una carezza data a chi soffre».

Il cardinale ha poi affidato ai giovani un compito concreto: «Fate in modo che ogni persona che incontrerete in questi giorni – altri pellegrini, volontari, passanti – possa ricevere qualcosa di bello da voi. Anche chi non ve lo chiederà. Perché la ricchezza che avete dentro diventi dono per chi ha bisogno, ora o magari in futuro».

Infine, un appello accorato alla responsabilità e alla solidarietà: «Non possiamo dimenticare chi soffre, chi vive la guerra, i bambini che muoiono. Non dipende tutto da noi, ma qualcosa sì. E quel qualcosa non può essere disatteso. Dipende dal nostro modo di guardare il mondo, di pensare, di agire, di amare».

La Messa si è conclusa con l’augurio di «un buon Giubileo, un buon pellegrinaggio», con l’invito a vivere ogni giorno come «un innesco della potenza di Dio», capaci di far germogliare la speranza anche nel cuore più arido.

GIUBILEO: DA OGGI 100 RAGAZZI DA SIENA E MONTEPULCIANO A ROMA CON IL CARD. LOJUDICE

Oltre 100 ragazzi delle diocesi di Siena e di Montepulciano sono a Roma per vivere il Giubileo a loro dedicato da oggi e fino al 3 agosto 2025. Un’esperienza speciale che avrà come momenti formativi anche la conoscenza di alcune realtà di carità e di impegno sociale nella Capitale tra cui Medicina Solidale a Tor Bella Monaca, il Ceis di Don Picchi, le suore di Madre Teresa di Calcutta di Tor Bella Monaca, il Borgo Ragazzi Don Bosco, Dorean Dote, la Caritas Diocesana, il Serpentone al Corviale e la Comunità di S. Egidio.

Si inizia questo pomeriggio, alle ore 18, con la Santa Messa presieduta dal Card. Augusto Paolo Lojudice nella parrocchia dell’Ascensione al Quarticciolo a Roma. Il cardinale predicherà la catechesi ai giovani domani, 29 luglio 2025, alle ore 9.30 sempre nella parrocchia dell’Ascensione.
Venerdì 1 agosto 2025 alle ore 9.30, insieme ad altri sacerdoti, confesserà i ragazzi e alle ore 11,30 celebrerà la Santa Messa nella parrocchia dell’Ascensione. Alle ore 17 guiderà la Via Crucis dei giovani delle diocesi toscane presso la chiesa di SS. Giovanni e Paolo a Roma (nel parco dei Padri Passionisti).
Sabato 2 agosto 2025, alle ore 10 il card. Lojudice presiederà la santa Messa conclusiva nella parrocchia dell’Ascensione e poi sarà a Tor Vergata con i ragazzi per la veglia con Papa Leone XIV.

“Un’esperienza – spiega il card. Augusto Paolo Lojudice – che aiuta i nostri ragazzi a capire ed entrare in contatto con realtà che possono sembrare lontane, ma che fanno parte delle grandi aree metropolitane italiane dove spesso il disagio e la povertà sono una costante. Il Giubileo è anche questo, capire come poter esser portatori di speranza nei luoghi più difficili e complicati”.
“Sarà un Giubileo speciale – continua il Cardinale – per i nostri giovani che potranno vivere giornate che non dimenticheranno mai, a partire dall’incontro con il Santo Padre Leone XIV. Io stesso sarò con loro a Tor Vergata per la veglia di preghiera il 2 agosto”.

ARRIVATI A ROMA GLI 11 PELLEGRINI DI SIENA E MONTEPULCIANO. PERCORSI OLTRE 250 KM A PIEDI

“Perciò esultate di gioia indicibile e gloriosa mentre raggiungete la meta della vostra fede”! E finalmente gli 11 giovani delle diocesi di Siena e Montepulciano in pellegrinaggio a piedi verso Roma sono giunti nella Capitale! Tra lacrime di gioia e di commozione hanno varcato la Porta Santa in San Pietro e ricevuto l’abbraccio della Misericordia .
Nei giorni scorsi avevano affrontato:
V tappa: Viterbo-Sutri
“Rivestiti di Cristo”
Oggi tra muri di tufo e sentieri scoscesi i nostri giovani sono arrivati a Vetralla. Piccola sosta nella chiesetta dove Sigerico si fermò percorrendo la via Francigena e poi ripartenza verso Sutri. Qui sono stati raggiunti dal Cardinale che ha trascorso con loro la sera e ha celebrato la Messa.
VI tappa: Sutri-Campagnano
Oggi tappa lunga e impegnativa che ha portato i nostri giovani a camminare per molte ore. Condivisioni, canti e preghiera hanno accompagnato anche questa tappa. Roma si avvicina e l’entusiasmo è sempre molto alto. Domani arriveranno a San Pietro e porteranno nella preghiera tutti coloro che fanno parte delle loro comunità e tutte le persone che hanno nel cuore.

DA MONTEPULCIANO E SIENA 11 GIOVANI IN CAMMINO VERSO ROMA SULLA VIA FRANCIGENA

È iniziato ieri sera dalla parrocchia di S. Pietro a Radicofani il cammino a piedi sulla via Francigena di 11 giovani delle diocesi di Siena e Montepulciano. Un pellegrinaggio verso Roma per rispondere all’invito lanciato da Papa Francesco di essere uomini e donne che testimoniano, che si mettono in cammino. «Durante il percorso – spiega padre Raffaele Mennitti, che accompagna i ragazzi – le riflessioni saranno centrate proprio su Pietro, che scrive e ci chiede di rendere testimonianza della nostra speranza. Passo dopo passo, comunità dopo comunità, ci conosceremo e soprattutto ci lasceremo interrogare su come testimoniare Cristo, come annunciarlo. Siamo carichi di gioia nell’affrontare insieme questo cammino”.

MONTEPULCIANO, DOMANI IL GIUBILEO DEI GRUPPI CORALI DELLA DIOCESI

Domani, domenica , 29 giugno 2025, alle ore 16,30, nella chiesa di S. Agostino a Montepulciano, si terrà  l’incontro giubilare dei gruppi corali della diocesi. L’iniziativa ha come titolo “Una sola voce per essere pellegrini disperanza”.

Il programma prevede l’introduzione e la rassegna delle corali della diocesi e subito dopo si terrà il pellegrinaggio giubilare verso la chiesa di S. Agnese guidato dal Card. Augusto Paolo Lojudice, vescovo di Montepulciano-Chiusi-Pienza.

Alle ore 18,30 il card. Lojudice presiederà la Celebrazione Eucaristica, che sarà animata dalle corali.

GIUBILEO DEL CREATO: AD ABBADIA SAN SALVATORE SIGLATO IL PATTO PER LA DECARBONIZZAZIONE

È iniziato oggi, nella storica Chiesa di Abbadia San Salvatore ad Abbadia San Salvatore, il GIUBILEO DEL CREATO promosso dall’arcidiocesi di Siena-Colle di Val D’Elsa-Montalcino e dalla diocesi di Montepulciano-Chiusi-Pienza. Lo slogan che è stato scelto per questo evento è “Custodire il creato, generare speranza”. Domani la seconda giornata sarà dedicata a momenti di spiritualità e al pellegrinaggio alla Madonna degli Scout sul Monte Amiata.
Sono intervenuti all’evento di oggi don Marco Belleri, ingegnere e scrittore che si è occupato, a dieci anni dalla pubblicazione dell’enciclica Laudato sì, degli aspetti pratici con le indicazioni di teologia morale che ispirano la quotidianità con le sue azioni concrete, e Cecilia dall’Oglio, Direttrice Associata dei programmi europei del Movimento Laudato Si. Erano presenti il sindaco di Sovicille, Giuseppe Gugliotti, il vice-sindaco di Abbadia San Salvatore, Alessandro Pasqualini, e la vice-sindaca di Pienza, Angela Vegni. Il cardinale Augusto Paolo Lojudice, ancora bloccato in Giordania nel tentativo di rientrare dal pellegrinaggio in Terra Santa, ha invece voluto essere vicino ai presenti con un video messaggio: «Dieci anni fa – ha detto – Papa Francesco consegnava al mondo l’enciclica “Laudato si'” ed era la prima volta che un pontefice, in un documento ufficiale di così grande importanza, parlasse esplicitamente di salvaguardia del creato, di custodia della casa comune. Il Giubileo del Creato che le due diocesi sorelle di Siena e Montepulciano stanno celebrando è dunque un momento di grande significato, ma anche di notevole impegno, perché certe indicazioni che Papa Francesco in particolare ha voluto consegnarci non restino solo belle idee astratte, ma diventino un inizio di possibili fatti concreti, decisioni operative».
«Ringrazio – ha detto ancora il card. Lojudice – tutti gli organizzatori di questa giornata, i sindaci presenti e quelli che comunque pensano di aderire a questa proposta, gli ospiti che sono intervenuti e tutte le persone che oggi hanno scelto di essere lì. Per costruire un’economia di pace e testimoniare la nostra vicinanza alle sorelle e ai fratelli che vivono nelle aree di guerra, dobbiamo impegnarci tutti in prima persona. Mando allora a tutti un carissimo saluto, sono a migliaia di chilometri di distanza ma non mi sento lontano, perché penso di poter dire che quello che voi state facendo, con le riflessioni, le azioni, le firme, la solidarietà a questi popoli in guerra, io l’ho vissuto, e lo sto vivendo ancora, in questo pellegrinaggio con i confratelli vescovi della Toscana. Speriamo e crediamo in un mondo in cui pace e giustizia saranno veramente vincitrici».
 
A margine degli interventi  il card. Lojudice e i primi cittadini delle due diocesi che gli sono state affidate hanno aderito al “PATTO PER LA DECARBONIZZAZIONE” promosso dal Movimento Laudato Sì per impegnare la propria istituzione a disinvestire dai combustibili fossili. Il patto impegna l’Arcidiocesi di Siena-Colle di Val d’Elsa-Montalcino e la Diocesi di Montepulciano-Chiusi-Pienza a unirsi al prossimo Annuncio Globale Ecumenico di Disinvestimento dai combustibili fossili in vista della Conferenza delle Parti sul clima (COP30) in Brasile, per accelerare la transizione energetica dalle combustibili fossili alle energie rinnovabili. Mentre i sindaci presenti hanno preso l’impegno a sottoporre all’approvazione dei rispettivi organi decisionali l’impegno alla decarbonizzazione delle rispettive finanze in vista della COP30 e ad unirsi alla campagna globale di disinvestimento dai combustibili fossili.
Di seguito il videomessaggio completo del card. Lojudice:

ABBADIA SAN SALVATORE, IL 14 E 15/6 IL “GIUBILEO DEL CREATO” E LA SIGLA DEL PATTO PER LA DECARBONIZZAZIONE”

IIl 14 e 15 giugno 2025 verrà celebrato il GIUBILEO DEL CREATO promosso dall’arcidiocesi di Siena-Colle di Val D’Elsa-Montalcino e dalla diocesi di Montepulciano- Chiusi-Pienza. L’appuntamento è presso la storica Chiesa di Abbadia San Salvatore a partire dalle ore 15 del 14 giugno 2025. Lo slogan che è stato scelto per questo evento è “Custodire il creato, generare speranza”.

Saranno due giornate. La prima, di riflessione con un dibattito insieme a don Marco Belleri, ingegnere e scrittore si è occupato, a dieci anni dalla pubblicazione dell’enciclica Laudato sì, degli aspetti pratici con le indicazioni di teologia morale che ispirano la quotidianità con le sue azioni concrete. Con lui anche Cecilia dall’Oglio, Direttrice Associata dei programmi europei del Movimento Laudato Si.

Introdurrà i lavori il Card. Augusto Paolo Lojudice, arcivescovo di Siena-Colle di Val D’Elsa-Montalcino e vescovo di Montepulciano- Chiusi-Pienza.

Il 14 giugno 2025 a margine del dibattito con gli esperti il card. Lojudice e i primi cittadini delle due diocesi che gli sono state affidate aderiranno al “PATTO PER LA DECARBONIZZAZIONE” promosso dal Movimento Laudato Sì per impegnare la propria istituzione a disinvestire dai combustibili fossili.

La seconda giornata sarà dedicata a momenti di spiritualità e al pellegrinaggio alla Madonna degli Scout sul Monte Amiata.

GIUBILEO, OGGI IL PELLEGRINAGGIO A SAN PAOLO E S. MARIA MAGGIORE DELL’ASSOCIAZIONE DURANTE E DOPO DI NOI DI CHIUSI

Questa mattina , si è tenuto il pellegrinaggio Giubilare alla Basilica di San Paolo Fuori le mura dell’Associazione “Durante e dopo di Noi dell’area VDC senese” di Querce al Pino (Chiusi). Ad accompagnarli il vicario generale della diocesi, Don Antonio Canestri e il direttore della Caritas diocesana, Don Vittorio Giglio.
Il programma ha previsto il passaggio della Porta Santa, un’accurata spiegazione storico, artistica e spirituale del luogo da parte di don Canestri e un momento di preghiera  in una delle cappelle della Basilica alle ore 11,30.
Subito dopo nei giardini del parco Schuster, adiacente alla Basilica, si è tenuto un momento di sosta e di convivialità al quale hanno preso parte parte anche il card. Augusto Paolo Lojudice e il presidente dell’VIII Municipio di Roma Capitale, Amedeo Ciaccheri.
Alle ore 15 il gruppo si è spostato alla Basilica di Santa Maria Maggiore dove è stato reso omaggio alla tomba di Papa Francesco.

 

A COLLEVALENZA IL PELLEGRINAGGIO GIUBILARE DELL’AMCI DIOCESANA

Lo scorso 31 maggio si è tenuto il primo pellegrinaggio dell’Associazione Medici Cattolici della diocesi di Montepulciano-Chiusi-Pienza.
Professioniste e professionisti attivi sul nostro territorio e all’ ospedale di Nottola, insieme ad alcuni loro familiari, si sono recati al Santuario dell’Amore Misericordioso di Collevalenza, dove hanno vissuto il Giubileo seguendo la testimonianza di vita e di fede della beata madre Speranza, proprio nell’ undicesimo anniversario della beatificazione della religiosa spagnola.
 

GIUBILEO DELLE FAMIGLIE: OLTRE 200 PELLEGRINI A ROMA. IERI LA MESSA COL CARD. LOJUDICE

Oltre duecento persone dall’Arcidiocesi di Siena-Colle di Val D’Elsa-Montalcino e dalla Diocesi di Montepulciano-Chiusi-Pienza sono in questi giorni a Roma per partecipare al Giubileo delle Famiglie, dei Bambini, dei Nonni e degli Anziani e, nella giornata di ieri, hanno preso parte alla Messa nella Basilica di Sant’Antonio in Laterano, celebrata dal card. Augusto Paolo Lojudice, Vescovo delle due diocesi.

Nel corso dell’omelia, il card. Lojudice, ha detto: “A tutte le mamme che hanno sperimentato l’affidamento al Signore: quello che succede e quello che sarà, è affidamento a Dio. Anche tanti errori e sbagli. Il Giubileo serve ad accorgerci che anche gli sbagli più grandi possono essere perdonati”. Ha poi evidenziato come “Nei giorni del conclave e nei giorni del funerale di Papa Francesco abbiamo visto la forza della fede, ma non dobbiamo disperderla. Dobbiamo prendere esempio dalla Vergine, dal suo essere madre. Il Giubileo è un’occasione di speranza”. 

Dopo la Messa, i pellegrini si sono recati alla basilica di Santa Maria Maggiore per attraversare la Porta santa e pregare sulla tomba di Papa Francesco. La giornata si è conclusa con la partecipazione alla Festa della famiglia, dove l’atmosfera di gioia e comunione ha coinvolto grandi e piccoli, in un clima di condivisione che ha ben rappresentato il cuore del Giubileo.