
FIRENZE, DOMANI IL CARD. LOJUDICE AL CONVEGNO CET SUL FINE VITA


In occasione del Giubileo 2025, stiamo cercando volontari per supportare l’accoglienza dei pellegrini che passeranno dalle nostre due Diocesi. Il periodo di maggiore interesse sarà dal 22 luglio all’8 agosto 2025.
I volontari saranno coinvolti in diverse attività, come l’accoglienza dei pellegrini, la gestione dei flussi, il supporto logistico e la promozione di iniziative. La partecipazione sarà fondamentale per garantire un’esperienza positiva e sicura per tutti i partecipanti.
Vi chiediamo gentilmente di considerare la possibilità di coinvolgere i volontari per questo evento, incoraggiandoli a dare la loro disponibilità.
In allegato il modulo d’ iscrizione da restituire compilato all’indirizzo (centro.pastorale@arcidiocesi.
Modulo di Iscrizione per Volontari del Giubileo 2025
Prenderanno il via il prossimo 20 marzo 2025 gli Esercizi spirituali nel quotidiano per l’anno giubilare. Tema degli esercizi i novissimi: morte, giudizio, inferno, purgatorio, paradiso.
Nei tre vicariati di Montepulciano, Chiusi e Pienza, secondo il calendario qui allegato, saranno dettati gli esercizi spirituali. I predicatori degli esercizi saranno nove sacerdoti delle nostre due Chiese sorelle di Siena e Montepulciano, essi si alterneranno nel cercare di accompagnare i presenti nel riscoprire i novissimi, ogni sera dalle ore 19 alle 22 saranno dettate due meditazioni e saranno consegnati ai presenti del materiale per poter riflettere nella serata e nella giornata seguente sul tema della meditazione.
Il tema degli esercizi spirituali “I Novissimi” – morte, giudizio, inferno, purgatorio e paradiso – offre un’occasione propizia per meditare sulla nostra esistenza temporale e sulla nostra destinazione eterna. Ogni giorno, il ritmo frenetico della vita moderna ci allontana dalla riflessione profonda sul nostro cammino spirituale e sui misteri che riguardano il nostro destino finale. Tuttavia, è proprio in questo contesto che gli esercizi spirituali diventano una risorsa fondamentale per risvegliare in noi il senso della speranza cristiana, quella speranza che nasce dalla consapevolezza che la vita terrena non è l’unica dimensione della nostra esistenza.
Qui l presentazione degli esercizi spirituali curata da don Raffaele Mennitti per l’Araldo Poliziano:
L’importanza_degli_esercizi_spirituali[1]
Doppio appuntamento nel mese di marzo per il Gruppo Motociclisti diocesani di Montepulciano- Chiusi-Pienza. Il primo, domani 15 marzo 2025 con l’evento “Incontro con la bellezza” con una giornata dedicata alla spiritualità, l’arte e la formazione nella città di Siena. Qui allegato il programma completo.
Il secondo, il prossimo 30 marzo 2025, con il pellegrinaggio in moto al Santuario di santa Maria a Pancole – San Gimignano (SI). Qui allegato il programma.
Oggi ricorre il 12 ° anniversario dell’elezione al soglio di Pietro di Papa Francesco (13 marzo 2013). In questo giorno speciale per tutta la Chiesa vogliamo ribadire la nostra riconoscenza al Pontefice per il suo Magistero illuminato attraverso 8 “grazie”:
(Estratto dall’articolo di Avvenire a firma di Mimmo Muolo il 17 dicembre 2024).
Domenica scorsa oltre cinquanta volontari della Misericordia di Montepulciano e Chianciano Terme hanno preso parte a Roma, in Vaticano, al Giubileo del Volontariato.
Ad accompagnare il numeroso gruppo il parroco di Montepulciano don Domenico Zafarana, presente sul sagrato insieme a qualche sacerdote proveniente dalla Toscana. Una giornata particolare che è culminata, dopo la Messa solenne, col passaggio della Porta Santa e la preghiera davanti alla tomba di San Pietro.
Dopo un lungo e attento lavoro di riorganizzazione e di valutazione sono stati presentati i nuovi organigrammi delle due Curie diocesane a seguito dell’unione in persona episcopi, nella persona del Card. Augusto Paolo Lojudice, dell’Arcidiocesi di Siena- Colle di Val D’Elsa-Montalcino e di Montepulciano-Chiusi-Pienza.
L’espressione è in latino e significa “unione nella persona del vescovo”, ed è usata per dire l’unione di due o più diocesi che, lasciando inalterate le singole strutture amministrative e giuridiche, vengono servite da un unico vescovo che darà un indirizzo pastorale ad entrambe. In Italia sono 43 le diocesi unite in persona episcopi, in Toscana sono 6.
“Nella nuova struttura di curie vescovili che definirei “a specchio” – spiega Mons. Roberto Malpelo, moderatore delle due curie diocesane e artefice di questa riorganizzazione – sono tre i grandi ambiti: formazione, annuncio e celebrazione della fede; l’altro è servizi generali; il terzo quello dell’area della testimonianza della vita cristiana. Punto di riferimento per tali aree ci saranno il vicario generale o i vicari episcopali, che coordineranno i poli ai quali afferiscono uffici e servizi. Sinodalità, missionarietà e servizio sono i riferimenti sui quali camminare”.
“Nel nuovo assetto – aggiunge Mons. Malpelo – ci sono già quattro uffici che fanno da ponte tra le due diocesi: il mio, come moderatore delle due curie, quelli del coordinatore delle aree della testimonianza, la pastorale Missionaria con un unico responsabile, Don Gianfranco Poddighe, le Caritas diocesane anche qui con un unico direttore, Don Vittorio Giglio, e la Pastorale vocazionale che vede impegnati sacerdoti, suore e laici di entrambe le diocesi. Questo è solo l’inizio di collaborazione e di condivisione con nuove esperienze comuni. Le nomine sono ad experimentum per tre anni, trascorsi i quali il nostro Vescovo potrà limare l’organigramma”.
“La mia idea di base – spiega il card. Lojudice – è fare in modo che sempre di più <<l’unione in persona episcopi>> sia l’occasione per stimolare il confronto tra le diversità, lavorare insieme e mettere in rete le capacità e le nuove potenzialità. In Italia il nostro è uno dei primi tentativi di riforma delle due curie che si possano guardare a specchio per fare in modo che alcuni servizi si possano essere condivisi o possano supplire eventuali mancanza strutturali”.
“E’ un periodo di grandi cambiamenti – aggiunge il cardinale – e lo Spirito Santo ci aiuta a condividere percorsi e strategie pastorali. Questo non significa appiattire ed omologare, ma valorizzare la storia di ogni diocesi. Occorre sempre più imparare a lavorare insieme grazie ad una pastorale aperta e missionaria in un’ottica di servizio superando i confini. Questi sono gli elementi principali su cui si basa la riforma che il Papa ha applicato ai dicasteri della curia della S. Sede e al Vicariato di Roma. Tre le parole fondamentali: sinodalità, missionarietà e servizio con linguaggi e metodi nuovi. Elementi che devono essere compresi nelle riforme anche delle curie e nelle diocesi. Chiaramente ogni riforma, piccola o grande avrà il suo percorso positivo rispetto alla cordiale collaborazione di tutti!”.
Il prossimo 18 marzo 2025, martedì, alle ore 18, presso palazzo Pucci, in via de’ Puccia , 2 a Firenze, il card. Augusto Paolo Lojudice, presidente della Conferenza Episcopale Toscana interverrà all’incontro su “Suicidio Assistito: aspetti medici, etici, giuridici” promosso dalla Conferenza Episcopale Toscana.
Qui di seguito il programma dell’evento. Sarà possibile seguire l’evento in diretta streaming scansionando il QR code nel manifesto.
Domani, lunedì 10 marzo 2025, alle ore 17,30, presso il palazzo vescovile di Chiusi si terrà la conferenza su “Il Giubileo della Speranza” tenuta da Mons. Antonio Canestri, vicario della diocesi di Montepulciano-Chiusi-Pienza.
L’evento è promosso dalla LUBIT (Libera Università di Studi Biblici Teologici).
Oggi si terrà a Montepulciano l’incontro giubilare con il mondo del lavoro. Il titolo dell’evento è “Liberazione <<del>> lavoro e liberazione <<dal>> lavoro” che è promosso dall’ufficio diocesano per i problemi sociali e del lavoro.
Il programma prevede alle ore 16 presso il centro congressi di BANCA TEMA è prevista la relazione di Don Luca Mazzinghi, docente di Sacra Scrittura presso il Pontificio Istituto Biblico e a seguire le testimonianze dal mondo del lavoro.
Alle ore 17,30 si terrà la processione verso il santuario di Sant’Agnese, dove alle ore 18 si terrà la Liturgia della parola presieduta dal card. Augusto Paolo Lojudice, vescovo di Montepulciano- Chiusi-Pienza.
“Rivolgo un saluto a tutte le donne che ogni giorno cercano di costruire una società più umana e accogliente. E un grazie fraterno a quelle che in mille modi testimoniano il Vangelo e lavorano nella Chiesa. Questa giornata è per noi l’occasione per ribadire l’impegno delle donne e l’importanza della presenza delle donne nella nostra vita. Senza le donne, il mondo sarebbe sterile: portano la vita e ci trasmettono la capacità di vedere oltre, capire il mondo con occhi diversi, un cuore più creativo, paziente e tenero”. (8 marzo 2024)
“Anche nella Chiesa è importante chiedersi: quale presenza ha la donna? Io soffro – dico la verità – quando vedo nella Chiesa o in alcune organizzazioni ecclesiali che il ruolo di servizio – che tutti noi abbiamo e dobbiamo avere – che il ruolo di servizio della donna scivola verso un ruolo di servitore. Non so se si dice così in italiano. Mi capite? Servizio. Quando io vedo donne che fanno cose di servitore, è che non si capisce bene quello che deve fare una donna. Quale presenza ha la donna nella Chiesa? Può essere valorizzata maggiormente? E’ una realtà che mi sta molto a cuore e per questo ho voluto incontrarvi e benedire voi e il vostro impegno. Grazie, portiamolo avanti insieme!“. (12 ottobre 2013)
“La donna. Una Chiesa senza le donne è come il Collegio Apostolico senza Maria. Il ruolo della donna nella Chiesa non è soltanto la maternità, la mamma di famiglia, ma è più forte: è proprio l’icona della Vergine, della Madonna; quella che aiuta a crescere la Chiesa! Ma pensate che la Madonna è più importante degli Apostoli! E’ più importante! La Chiesa è femminile: è Chiesa, è sposa, è madre. Il ruolo della donna nella Chiesa non solo deve finire come mamma, come lavoratrice, limitata … No! E’ un’altra cosa! Non si può capire una Chiesa senza donne, ma donne attive nella Chiesa, con il loro profilo, che portano avanti. …. Questo si deve esplicitare meglio. Credo che noi non abbiamo fatto ancora una profonda teologia della donna, nella Chiesa. Soltanto può fare questo, può fare quello, adesso fa la chierichetta, adesso legge la Lettura, è la presidentessa della Caritas … Ma, c’è di più! Bisogna fare una profonda teologia della donna. Questo è quello che penso io” (28 luglio 2013).
“La Chiesa non può essere sé stessa senza la donna e il suo ruolo. La donna per la Chiesa è imprescindibile. Maria, una donna, è più importante dei vescovi. Dico questo perché non bisogna confondere la funzione con la dignità. Bisogna dunque approfondire meglio la figura della donna nella Chiesa. Bisogna lavorare di più per fare una profonda teologia della donna” (12 maggio 2016).
Domenica prossima, 9 marzo 2025 si terrà a Montepulciano l’incontro giubilare con il mondo del lavoro. Il titolo dell’evento è “Liberazione <<del>> lavoro e liberazione <<dal>> lavoro” che è promosso dall’ufficio diocesano per i problemi sociali e del lavoro.
Il programma prevede alle ore 16 presso il centro congressi di BANCA TEMA è prevista la relazione di Don Luca Mazzinghi, docente di Sacra Scrittura presso il Pontificio Istituto Biblico e a seguire le testimonianze dal mondo del lavoro.
Alle ore 17,30 si terrà la processione verso il santuario di Sant’Agnese, dove alle ore 18 si terrà la Liturgia della parola presieduta dal card. Augusto Paolo Lojudice, vescovo di Montepulciano- Chiusi-Pienza.
“Ogni giorno, molte famiglie affrontano la dura prova della malattia di un figlio, – spiega Don Vittorio Giglio, direttore delle Caritas di Siena e di Montepulciano – spesso bambini molto piccoli. Lontani da casa, in difficoltà economiche e senza una rete di supporto, si trovano ad affrontare non solo il dolore e le preoccupazioni per le cure mediche, ma anche la fatica di gestire la quotidianità”.
“<<Amici di Bartimeo>> – spiega Don Giglio – è il progetto della Caritas Diocesana di Siena e della Fondazione Caritas delle Diocesi di Siena e di Montepulciano (E.T.S.) nato per offrire un aiuto concreto a queste famiglie, accogliendole con calore e sostenendole nel loro duro percorso di “lotta” contro malattie importanti (retinoblastoma, tumori, leucemie ecc) in cura presso gli ospedali di riferimento: Le Scotte, Nottola e Campostaggia. Attraverso alloggi temporanei, sostegno economico e assistenza pratica, la nostra Caritas vuole essere accanto a loro, perché nessuno possa sentirsi solo in momenti così difficili”.
“Il nostro slogan – aggiunge – è <<anche tu puoi fare la differenza!>> con una donazione, un gesto di volontariato o semplicemente diffondendo il nostro messaggio, puoi aiutare tante famiglie a vivere questo momento con più serenità e dignità. Unisciti a noi. Diventa anche tu un volontario. Diventa anche tu un Amico di Bartimeo”.
Per aderire con la tua offerta:
IBAN: IT24Q0103014216000063174886
intestato a: Fondazione Caritas delle Diocesi di Siena e di Montepulciano
causale: Progetto Amici di Bartimeo
ieri pomeriggio, nella concattedrale di San Secondiano a Chiusi si è tenuta la catechesi giubilare su “La speranza nella fede pasquale” che è stata guidata da Mons. Vittorio Viola, Segretario del Dicastero per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti.
Era presente il Card. Augusto Paolo Lojudice , che ha portato il saluto a nome di tutta la diocesi.
Alle ore 18 nel duomo di Chiusi è stata concelebrata la Santa Messa presieduta da Mons. Viola.
L’Araldo Poliziano ha intervistato Mons. Viola. Qui il testo:
Qui invece la registrazione audio dell’intervento di Mons. Viola:
Sabato 12 aprile 2025, si terrà ad Abbadi San salvatore la tradizionale Via Crucis diocesana che quest’anno ha come tema “Pellegrini di speranza”. L’evento è promosso dall’Azione Cattolica Diocesana, dalla diocesi di Montepulciano- Chiusi-Pienza e dalla Caritas diocesana.
Appuntamento alle ore 20,30 per la partenza dalla chiesa della Madonna del Castagno ( vicino alla miniera) e arrivo all’Abbazia di San Salvatore.
Come consuetudine si rinuncerà alla cena e il ricavato verrà devoluto a favore della Caritas diocesana.
Oggi pomeriggio, alle ore 17,30, presso la Canonica di San Biagio a Montepulciano, si terrà la presentazione del libro “Dio abita in Toscana” di Antonio Socci. Oltre all’autore sarà presente il Card,. Augusto Paolo Lojudice, vescovo di Montepulciano-Chiusi-Pienza e il prof. Andrea Giambetti, responsabile della Pastorale Scolastica della diocesi.
In questa Quaresima vinciamo “la tentazione di arroccarci nella nostra autoreferenzialità e di badare soltanto ai nostri bisogni,” ma siamo “viaggiatori migliori” nel percorso della vita, accompagnando le persone in “situazioni di miseria e di violenza”. Nel suo Messaggio per la Quaresima di quest’anno, intitolato Camminiamo insieme nella speranza, firmato il 6 febbraio 2025 a San Giovanni Laterano e diffuso oggi, Papa Francesco esorta i fedeli a confrontarsi concretamente con coloro che, nelle loro comunità, vivono in situazioni di vulnerabilità, fisica o spirituale. Il Pontefice incoraggia i cristiani a non dimenticare i loro fratelli ai margini, nel viaggio della vita “verso la stessa meta”, e ad essere “tessitori di unità” in un mondo marcato da tensioni e divisioni.
Confrontarsi con le realtà altrui
In questo Anno Santo, segnato da pellegrinaggi, il Papa richiama il cammino del popolo d’Israele verso la terra promessa, narrato nel libro dell’Esodo dell’Antico Testamento, e evidenzia come “non possiamo ricordare l’esodo biblico senza pensare a tanti fratelli e sorelle che oggi fuggono da situazioni di miseria e di violenza e vanno in cerca di una vita migliore per sé e i propri cari”.
Infatti Francesco, con un occhio sempre rivolto ai più fragili, incoraggia i cristiani a svolgere “un buon esercizio” in questo tempo di preparazione alla Pasqua, ovvero di lasciarsi interpellare dalla “realtà concreta di qualche migrante o pellegrino” per riflettere se siamo “statici” nella nostra “zona di comodità” o cerchiamo “percorsi di liberazione dalle situazioni di peccato e di mancanza di dignità”. Verifichiamo “nella nostra vita, nelle nostre famiglie, nei luoghi in cui lavoriamo, nelle comunità parrocchiali o religiose” – continua il Pontefice nel messaggio – se siamo “capaci di camminare con gli altri, di ascoltare, di vincere la tentazione di arroccarci nella nostra autoreferenzialità e di badare soltanto ai nostri bisogni”.
Il Vescovo di Roma infatti ci incoraggia in questa Quaresima a scoprire “che cosa Dio ci chiede per essere viaggiatori migliori verso la casa del Padre”.
Essere “tessitori d’unità” in questo tragitto
“I cristiani sono chiamati a fare strada insieme, mai come viaggiatori solitari. Lo Spirito Santo ci spinge ad uscire da noi stessi per andare verso Dio e verso i fratelli, e mai a chiuderci”, insiste il Papa.
Camminare insieme significa essere tessitori di unità, a partire dalla comune dignità di figli di Dio; significa procedere fianco a fianco, senza calpestare o sopraffare l’altro, senza covare invidia o ipocrisia, senza lasciare che qualcuno rimanga indietro o si senta escluso. Andiamo nella stessa direzione, verso la stessa meta, ascoltandoci gli uni gli altri con amore e pazienza.
Francesco rivolge questo invito in modo particolare ai membri della Chiesa: “Chiediamoci davanti al Signore se siamo in grado di lavorare insieme come vescovi, presbiteri, consacrati e laici, al servizio del Regno di Dio; se abbiamo un atteggiamento di accoglienza, con gesti concreti, verso coloro che si avvicinano a noi e a quanti sono lontani; se facciamo sentire le persone parte della comunità o se le teniamo ai margini”.
La speranza che ci guida
Nel suo messaggio, infine, il Papa chiede ai fedeli di compiere questo cammino credendo nella speranza “della fiducia in Dio e nella sua grande promessa, la vita eterna”, riprendendo il tema giubilare 2025 “Pellegrini di speranza”.
Dobbiamo chiederci: ho in me la convinzione che Dio perdona i miei peccati? Oppure mi comporto come se potessi salvarmi da solo? Aspiro alla salvezza e invoco l’aiuto di Dio per accoglierla? Vivo concretamente la speranza che mi aiuta a leggere gli eventi della storia e mi spinge all’impegno per la giustizia, alla fraternità, alla cura della casa comune, facendo in modo che nessuno sia lasciato indietro?
La speranza “sia per noi l’orizzonte del cammino quaresimale”, scrive. “Gesù, nostro amore e nostra speranza, è risorto e vive e regna glorioso. La morte è stata trasformata in vittoria e qui sta la fede e la grande speranza dei cristiani: nella risurrezione di Cristo!” .
(Fonte: www.vaticannews.va)
QUI IL TESTO DEL PAPA:
MESSAGGIO DEL SANTO PADRE QUARESIMA 2025
L’Ufficio Liturgico diocesano, diretto da don Fabrizio Ilari, rende noto che l’Ufficio Liturgico Nazionale invita a sostenere il Santo Padre in questo momento di sofferenza.
Alleghiamo alcune intenzioni di preghiera “Per la salute del Papa” e i relativi sussidi:
intenzioni-di-preghiera-per-il-Santo-Padre-Francesco
In un video il card. Augusto Paolo Lojudice invita tutti i fedeli ad unirsi in preghiera per il Papa Francesco.