“Nell’unità della fede, proclamata fin dalle origini della Chiesa, i cristiani sono chiamati a camminare concordi, custodendo e trasmettendo con amore e con gioia” Gesù Cristo. È Lui il “dono” che gli uomini hanno “ricevuto”, l’“Unigenito Figlio di Dio, disceso dal cielo per la nostra salvezza” nel quale hanno dichiarato di credere i vescovi partecipanti al Concilio di Nicea, nel 325.
Leone XIV lo scrive nella “Lettera apostolica In unitate fidei nel 1700.mo anniversario del Concilio di Nicea” che ha consegnato alla Chiesa il 23 novembre, solennità di Gesù Cristo Re dell’Universo, a pochi giorni dal suo viaggio apostolico in Türkiye e in Libano, per incoraggiare “un rinnovato slancio nella professione della fede, la cui verità, che da secoli costituisce il patrimonio condiviso tra i cristiani, merita di essere confessata e approfondita in maniera sempre nuova e attuale”.
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