Si è tenuto ieri il primo incontro interdiocesano del clero dell’Arcidiocesi di Siena- Colle di Val d’Elsa – Montalcino e della Diocesi di Montepulciano-Chiusi – Pienza presso il Santuario Madonna del Rifugio, Comunità Semi del Verbo a Sinalunga.
L’incontro ha toccato alcune legate alla presenza di altre confessioni e religioni nel nostro territorio e come dialogare con esse. Il tema: “Un’Italia pluriconfessionale e plurireligiosa: dialogo e annuncio nell’azione pastorale oggi”.
Il relatore don Giuliano Savina, Direttore dell’Ufficio per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso, della Conferenza Episcopale Italiana, ha offerto un’attenta riflessione sul nostro essere insieme alle altre religioni partendo dall’analisi della Dichiarazione Nostra aetate che ridefinì i rapporti della Chiesa cattolica con le religioni non cristiane, in particolare con l’ebraismo. Il testo fu approvato dal Concilio Vaticano II il 28 ottobre 1965.
Il relatore ha fatto riferimento è San Paolo VI, il quale sosteneva che la cultura occidentale dovesse molto a quella araba, vedendo nelle diversità culturali un riflesso della volontà divina e impegnandosi a rispettarla e incentivarla. Il pontefice vedeva le differenze culturali come un riflesso della Provvidenza divina, che nella sua diversità si manifesta.
Don Savina ha poi sottolineato come questa sia “una diversità che deve diventare relazione e scambio anche per sostenere anche la coesione sociale. Ma non solo questa relazione deve partire da una profonda conoscenza dell’altro. Su questo non ci si può improvvisare”.
Sul prossimo numero dell’Araldo Poliziano a firma di Don Antonio Leopardi un ampio articolo su questo incontro.
QUI LE DISPENSE DISTRIBUITE IN SALA:
FONDAMENTI TEOLOGICI E MAGISTERIALI
PRENDERSI CURA DELL’HUMUS DA CUI PROCEDE L’INTERROGATIVO RELIGIOSO
Al termine dell’intervento di Cardinale Lojudice ha dato diverse comunicazioni ai presenti sulla vita delle due diocesi.



