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IL MESSAGGIO DI AUGURI DEL CARD. LOJUDICE AL MONDO DELLA SCUOLA

Il card. Augusto Paolo Lojudice, Arcivescovo di Siena-Colle di Val d’Elsa-Montalcino e Vescovo di Montepulciano-Chiusi-Pienza, ha voluto rivolgere un messaggio di auguri a studenti, docenti e collaboratori scolastici per l’apertura, domani, del nuovo anno scolastico in Toscana, in particolare nel territorio delle due diocesi a lui affidate. Nel suo messaggio, il Cardinale ha voluto concentrarsi sul tema della pace, dell’accoglienza e del necessario impegno dei giovani nel mondo del volontariato.

 

A SIENA E MONTEPULCIANO UN CONVEGNO DEDICATO A SANTA BRIGIDA E SANTA CATERINA, PATRONE D’EUROPA

“Brigida e Caterina: due patrone per l’Europa” è il titolo del convegno che si svolgerà tra Siena e Montepulciano nei giorni di sabato 16 settembre e sabato 23 settembre prossimi.

Il convegno è promosso dall’Archivio di Stato di Siena, dal Ministero per la Cultura, e dalla Società Bibliografica Toscana, in occasione del 650° anniversario del Transito di santa Brigida di Svezia (1373-2023). Al convegno illustreranno le loro relazioni studiosi provenienti dalle Università italiane e straniere, mettendo in luce i legami storici tra le due sante patrone d’Europa, l’impegno che esse profusero per migliorare la società del loro tempo e il ruolo che esse ebbero nel far ritornare la Santa Sede a Roma da Avignone dove era in esilio da oltre settanta anni.

Durante i lavori della prima sessione, presso l’Archivio di Stato di Siena, a Palazzo Piccolomini, dove verrà inaugurata una mostra documentaria e l’avvocato Paolo Tiezzi Maestri presenterà la mostra e il catalogo dal titolo: “Brigida e Caterina: le sante del libro”. La mostra rimarrà visitabile, sempre presso l’Archivio di Stato di Siena, anche nei mesi successivi.

Questo convegno è la prima iniziativa che vede le due diocesi di Siena-Colle val d’Elsa-Montalcino e Montepulciano-Chiusi-Pienza, unite nel promuovere un evento importante, a distanza di un anno da quando sono state unite sotto lo stesso Vescovo, il cardinale Augusto Paolo Lojudice.

Per i dettagli degli interventi delle due giornate, è possibile fare riferimento alle locandine sotto riportate:

TERREMOTO IN MAROCCO, PREGHIERA E SOLIDARIETÀ DALLA DIOCESI DI MONTEPULCIANO-CHIUSI-PIENZA

Sono ore di apprensione per quanto avvenuto alcune notti fa in Marocco dove una forte scossa di terremoto (magnitudo 6.8 della scala Richter) ha causato enormi danni. Migliaia le vittime e i feriti, un bilancio che, purtroppo, nel corso delle ore è destinato a crescere. Colpita in particolare la regione di Marrakech, migliaia le persone senza alloggio e ingenti i danni materiali.

Caritas Rabat si è attivata con la sua equipe, sta contattando le parrocchie coinvolte nell’area del sisma e si sta organizzando per l’assistenza alle persone sfollate.

Come forma di aiuto immediata, la CEI ha deciso lo stanziamento di 300mila euro dai fondi 8xmille che i cittadini destinano alla Chiesa cattolica. “Alle sorelle e ai fratelli del Marocco giunga il nostro profondo cordoglio e la nostra vicinanza. Facendoci prossimi alla popolazione provata da questo tragico evento, preghiamo per le vittime e i loro familiari. Assicuriamo inoltre il sostegno delle nostre Chiese, stringendoci a tutti coloro che sono stati colpiti da questa calamità e alla comunità marocchina in Italia ferita negli affetti”, afferma il Card. Matteo Zuppi, Arcivescovo di Bologna e Presidente della CEI.
Lo stanziamento della CEI, attraverso Caritas Italiana, aiuterà a far fronte alle prime necessità. La rete delle Caritas delle diocesi italiane, coordinate dalla Caritas Italiana, segue con attenzione gli sviluppi della crisi.

La Caritas diocesana diocesana di Montepulciano-Chiusi-Pienza invita le comunità parrocchiali alla preghiera e alla solidarietà. Aderendo all’appello della CEI è stato istituito un fondo per sostenere gli aiuti e le prime emergenze, così come per supportare il percorso di ricostruzione attraverso la Chiesa del Marocco.

È possibile contribuire con donazioni nel conto corrente intestato CARITAS DIOCESI MONTEPULCIANO IBAN: IT34N0306925611100000003187 Intesa Sanpaolo Filiale di Montepulciano, indicando come causale Terremoto Marocco.

IL PAPA E I LEADER CRISTIANI A SAN PIETRO, UNA VEGLIA ECUMENICA PER AVVIARE IL SINODO

Patriarchi orientali e vescovi protestanti, rappresentanti ecumenici e delegati fraterni, cardinali di vecchia e nuova creazione, ragazzi di diversi Paesi e diverse confessioni. E al centro il Papa. Sarà un simbolo di quel “camminare insieme” alla base dell’intero processo sinodale, la veglia ecumenica in programma il prossimo 30 settembre in Piazza San Pietro (lo stesso giorno in cui si celebrerà un Concistoro per la creazione di 21 nuove porpore), che vedrà la partecipazione di giovani e rappresentanti di altre confessioni cristiane. Tra cui, tra gli altri, Bartolomeo, Teofilo III e Justin Welby. La veglia dal titolo “Together – Raduno del Popolo di Dio” – nata da “un sogno” espresso da frère Alois, priore di Taizé tre anni fa – apre la strada al Sinodo sulla sinodalità, al via il 4 ottobre in Vaticano, dopo un processo di circa tre anni che ha coinvolto le diocesi dei cinque continenti.

“La sfida di questo Sinodo è imparare a camminare più strettamente insieme, ascoltando lo Spirito, per diventare una Chiesa più sinodale, con l’obiettivo di annunciare il Vangelo nel mondo d’oggi”, ha detto durante la conferenza di presentazione in Sala Stampa vaticana, suor Nathalie Becquart, sottosegretaria della Segreteria generale del Sinodo, offrendo le chiavi di lettura di questo evento legato a doppio filo al percorso sinodale. In particolare, la religiosa francese ha richiamato le parole di Papa Francesco secondo il quale “non ci può essere sinodalità senza ecumenismo e non c’è ecumenismo senza sinodalità”. E lo stesso Documento preparatorio proponeva il dialogo con le altre confessioni cristiane come uno dei 10 temi da esplorare durante la fase di consultazione locale.

Sarà pertanto fortemente simbolico vedere in Piazza San Pietro i leader di Chiese ortodosse, protestanti, evangeliche, insieme ad alcuni delegati fraterni, stare a fianco al Papa e accompagnarlo nell’avvio di un processo che trae le sue radici dal Concilio Vaticano II. Saranno presenti, naturalmente, pure i membri della XVI assemblea generale del Sinodo dei vescovi che inizieranno così la loro tappa romana prima di partire la sera stessa per la Fraterna Domus di Sacrofano. In questo enorme complesso a una ventina di minuti da Roma, luogo di quiete e di verde, si terrà un ritiro spirituale di tre giorni prima della Messa di apertura della sessione sinodale, la mattina del 4 ottobre.

Illustrando nel dettaglio il programma della Veglia, che si terrà dalle 17 alle 19, suor Becquart ha spiegato che l’appuntamento, aperto da canti e momenti musicali come “espressione di gratitudine”, prevede l’introduzione di Papa Francesco, seguita da una preghiera del Patriarca ecumenico Bartolomeo e la lettura della Parola di Dio. Le intercessioni saranno lette invece da un capo di Chiesa o delegato fraterno al Sinodo, mentre il Padre Nostro verrà introdotto dall’arcivescovo Welby. Previste poi una preghiera conclusiva e la benedizione congiunta di Francesco e di tutti i dodici capi delle Chiese e dei leader cristiani.

Benediranno la Piazza – incorniciata dalle chiome multiformi di alberi diversi allestiti da Confagricoltura – dove saranno riuniti giovani circa 3 mila giovani 18 ai 35 anni provenienti da diversi Paesi europei e appartenenti a tutte le Chiese cristiane, come ha spiegato dal banco dei relatori fratel Matthew che dal 3 dicembre ricoprirà la carica di priore di Taizé. La veglia, ha sottolineato, è al centro di un weekend di preghiera e condivisione per ragazzi e ragazze che si ritroveranno a Roma da venerdì 29 settembre a domenica 1° ottobre. “È una bella collaborazione in stile sinodale”, ha detto suor Natalie Becquart, aggiungendo in italiano il principio reiterato più volte dal Papa che “il cammino si fa camminando”.

(Fonte: VaticanNews)

IMMIGRAZIONE, EDITORIALE DEL CARD. LOJUDICE SU TOSCANA OGGI, “USCIRE DALL’EMERGENZA”

Riportiamo nella sua forma integrale l’editoriale del Card. Augusto Paolo Lojudice pubblicato su Toscana Oggi di questa settimana.

 

Immigrazione non può più essere sinonimo di emergenza. Non c’è dubbio che il problema esista e che, giorno dopo giorno, stia diventano sempre più grande, ma è anche vero che trattare i flussi migratori solo con l’ottica emergenziale rischia di non mettere bene al centro di ogni sforzo i diritti degli uomini, donne e dei bambini che ogni giorno arrivano nel nostro paese.

Non basta a mio avviso dire li abbiamo accolti. Occorre in uno sforzo congiunto tra istituzioni, chiesa e società civile, capire come questa accoglienza sia veramente a misura di uomo e come si possa favorire una reale integrazione di queste persone. Non penso si utile investire solo su dei grandi parcheggi- come li chiamo io – di tante persone che non hanno più nulla e che fuggono dai loro paesi.

Molti centri di prima e seconda accoglienza rischiano di diventare solo delle gabbie senza una vera integrazione e senza quello spirito di umanità e vicinanza che deve animare ogni azione nell’accoglienza.

La Chiesa dal conto suo è da sempre in prima linea su questo. Penso allo sforzo di tutte le diocesi italiane e in particolare di quelle della Toscana.

In Italia – fonte il Ministero dell’Interno dal 1 gennaio ad oggi sono 114.604 i migranti arrivati nel nostro paese. L’anno scorso nello stesso periodo erano 58.990. Numeri record.

A questo dato dobbiamo aggiungere quello ancora più preoccupate di Save The Children che evidenzia come siano oltre 6000 i minori migranti arrivati soli in Italia via mare nei primi 6 mesi dell’anno, il doppio rispetto all’anno precedente. Sono oltre 20.600 presenti in Italia ad aprile, di cui 4 mila fino a 14 anni.

Nella nostra regione al 31 agosto 2023 sono presenti 7759 persone nei centri di accoglienza di diversa natura e 1178 nei centri SAI. In totale sono 9557.

Insomma un crescendo di numeri che nascondono la storia e la vita di migliaia di uomini, donne e bambini che hanno un nome, tante sofferenze , ma anche una speranza e ai quali dobbiamo garantire un futuro che vada oltre il “parcheggio” in una struttura.

Possono essere tante le iniziative d mettere in campo come quella di Chiusi dove in una struttura sequestrata alla mafia verranno accolti breve accolti trenta migranti.

Benissimo. Ma ripeto, oltre ai luoghi e alle persone, sono importanti le modalità dell’accoglienza, anche nel rapporto con la comunità, coinvolgendola e preparando ogni situazione. Mi viene da dire che questa accoglienza va fatta anche con il cuore.

Non si può pensare di catapultare in una realtà grande o piccola un centro di accoglienza per migranti senza avere coinvolto i cittadini, senza averli informati e formati. Senza questo passaggio non possiamo parlare d’integrazione, ma solo di emergenza.

Ma non basta a tutelare questa umanità sofferente. Il nostro Paese, la nostra regione da sempre sono un simbolo dell’accoglienza e dell’integrazione. Occorre uno sforzo di tutti su questo.

Non solo carte bollate, ma la necessaria presenza di persone qualificate, preparate acconto ai migranti. Solo così potremo gestire questo nuovo fenomeno socio economico che sta cambiando il volto della nostra storia e delle nostre comunità.

 

Card. Augusto Paolo Lojudice

 

CHIUSI, L’8 SETTEMBRE LA MESSA CON IL CARD. LOJUDICE PER LA FESTA PATRONALE DI S. MARIA DELLA PACE

Venerdì prossimo, 8 settembre 2023, alle ore 18 il card. Augusto Paolo Lojudice, vescovo di Montepulciano- Chiusi-Pienza presidierà la solenne celebrazione in occasione della festa patronale della parrocchia santa Maria della pace per la ricorrenza della Natività della Beata Vergine Maria.

Concelebra, tra gli altri, Don Antonio Canestri, parroco e vicario generale della diocesi.

Alle ore 21 si terrà la solenne processione per le vie di Chiusi Scalo.

UN ANNO FA L’INGRESSO DEL CARD. LOJUDICE COME VESCOVO DIOCESANO

Oggi la diocesi di Montepulciano-Chiusi-Pienza celebra il primo anniversario dell’ingresso in diocesi del card. Augusto Paolo Lojudice come Vescovo.

Presso la chiesa di Santa Maria delle Grazie a Montepulciano ci sarà alle ore 17.30 l’accoglienza del Card. Lojudice nel piazzale, poi alle 18 la Celebrazione Eucaristica, con anche l’inaugurazione del servizio pastorale di don Pietro Sanivarapu. Alle 19.00 è previsto un momento conviviale.

Al card. Lojudice la diocesi esprime profonda gratitudine, filiale e sincero affetto per il suo servizio di pastore tra la gente. Il primo ringraziamento va innanzitutto al Signore che ci ha fatto dono della guida del vescovo Augusto Paolo, che serve con amorevolezza, semplicità e autorevolezza la diocesi di Montepulciano-Chiusi-Pienza nel cammino verso Cristo speranza dell’umanità.

IL 4 OTTOBRE PAPA FRANCESCO PUBBLICHERÀ UNA SECONDA ENCICLICA “LAUDATO SI’”

«Dopodomani, 1 settembre, si celebra la Giornata mondiale di preghiera per la cura del creato, inaugurando il tempo del creato che durerà fino al 4 ottobre, festa di San Francesco d’Assisi. In quella data ho intenzione di pubblicare un’esortazione, una seconda Laudato si’».

Lo ha detto papa Francesco al termine dell’udienza generale, che si è svolta ieri mattina in Aula Paolo VI. «Uniamoci ai nostri fratelli e sorelle cristiani nell’impegno di custodire il creato come dono sacro del creatore. È necessario – ha aggiunto – schierarsi al fianco delle vittime delle ingiustizie ambientali e climatiche sforzandosi di porre fine all’insensata guerra alla nostra casa comune, che è una guerra mondiale terribile. Esorto tutti voi a lavorare e pregare affinché essa abbondi nuovamente di vita», ha concluso.

Il Tempo del Creato, che quest’anno porta il tema “Che la giustizia e la pace scorrano” ed è simboleggiato dal “fiume possente”, inizia il 1/o settembre con la Festa del Creato (conosciuta anche come la Giornata Mondiale di Preghiera per la Cura del Creato) e si conclude il 4 ottobre, Festa di San Francesco d’Assisi.

A LORETO IL 2º RADUNO DI FRATERNITÀ, LA MESSA CON IL CARD. LOJUDICE

È in corso a Loreto il 2° Raduno di fraternità, la community di giovani nata dall’esperienza di fede nell’oratorio di don Alberto Ravagnani. Il tema scelto per il raduno di quest’anno è “Noi siamo”, per evidenziare che l’esperienza vera di Fraternità coinvolge e trasforma l’essere della persona prima che il ‘fare’ ma, nello stesso momento, ha senso solo se vissuta come cammino nelle relazioni, quindi insieme nella Chiesa.

Il card. Augusto Paolo Lojudice è stato ospite ieri del raduno, dove ha celebrato la Santa Messa delle 18.30.