Archivi della categoria: news

IL MESSAGGIO DELLA CEI PER LA 46ª GIORNATA NAZIONALE PER LA VITA

Pubblichiamo il Messaggio che il Consiglio Episcopale Permanente della CEI ha preparato per la 46ª Giornata Nazionale per la Vita, che si celebrerà il 4 febbraio 2024 sul tema «La forza della vita ci sorprende. “Quale vantaggio c’è che l’uomo guadagni il mondo intero e perda la sua vita?” (Mc 8,36)». 1. Molte, troppe “vite negate” Sono numerose le circostanze in cui si è incapaci di riconoscere il valore della vita tanto che, per tutta una serie di ragioni, si decide di metterle fine o si tollera che venga messa a repentaglio. La vita del nemico – soldato, civile, donna, bambino, anziano… – è un ostacolo ai propri obiettivi e può, anzi deve, essere stroncata con la forza delle armi o comunque annichilita con la violenza. La vita del migrante vale poco, per cui si tollera che si perda nei mari o nei deserti o che venga violentata e sfruttata in ogni possibile forma. La vita dei lavoratori è spesso considerata una merce, da “comprare” con paghe insufficienti, contratti precari o in nero, e mettere a rischio in situazioni di patente insicurezza. La vita delle donne viene ancora considerata proprietà dei maschi – persino dei padri, dei fidanzati e dei mariti – per cui può essere umiliata con la violenza o soffocata nel delitto. La vita dei malati e disabili gravi viene giudicata indegna di essere vissuta, lesinando i supporti medici e arrivando a presentare come gesto umanitario il suicidio assistito o la morte procurata. La vita dei bambini, nati e non nati, viene sempre più concepita come funzionale ai desideri degli adulti e sottoposta a pratiche come la tratta, la pedopornografia, l’utero in affitto o l’espianto di organi. In tale contesto l’aborto, indebitamente presentato come diritto, viene sempre più banalizzato, anche mediante il ricorso a farmaci abortivi o “del giorno dopo” facilmente reperibili. Tante sono dunque le “vite negate”, cui la nostra società preclude di fatto la possibilità di esistere o la pari dignità con quelle delle altre persone. 2. La forza sorprendente della vita Eppure, se si è capaci di superare visioni ideologiche, appare evidente che ciascuna vita, anche quella più segnata da limiti, ha un immenso valore ed è capace di donare qualcosa agli altri. Le tante storie di persone giudicate insignificanti o inferiori che hanno invece saputo diventare punti di riferimento o addirittura raggiungere un sorprendente successo stanno a dimostrare che nessuna vita va mai discriminata, violentata o eliminata in ragione di qualsivoglia considerazione. Quante volte il capezzale di malati gravi diviene sorgente di consolazione per chi sta bene nel corpo, ma è disperato interiormente. Quanti poveri, semplici, piccoli, immigrati… sanno mettere il poco che hanno a servizio di chi ha più problemi di loro. Quanti disabili portano gioia nelle famiglie e nelle comunità, dove non “basta la salute” per essere felici. Quante volte colui che si riteneva nemico mortale compie gesti di fratellanza e perdono. Quanto spesso il bambino non voluto fa della propria vita una benedizione per sé e per gli altri. La vita, ogni vita, se la guardiamo con occhi limpidi e sinceri, si rivela un dono prezioso e possiede una stupefacente capacità di resilienza per fronteggiare limiti e problemi. 3. Le ragioni della vita Al di là delle numerose esperienze che fanno dubitare delle frettolose e interessate negazioni, la vita ha solide ragioni che ne attestano sempre e comunque la dignità e il valore. La scienza ha mostrato in passato l’inconsistenza di innumerevoli valutazioni discriminatorie, smascherandone la natura ideologica e le motivazioni egoistiche: chi, ad esempio, tentava di fondare scientificamente le discriminazioni razziali è rimasto senza alcuna valida ragione. Ma anche chi tenta di definire un tempo in cui la vita nel grembo materno inizi ad essere umana si trova sempre più privo di argomentazioni, dinanzi alle aumentate conoscenze sulla vita intrauterina, come ha mostrato la recente pubblicazione Il miracolo della vita, autorevolmente presentata dal Santo Padre. Quando, poi, si stabilisce che qualcuno o qualcosa possieda la facoltà di decidere se e quando una vita abbia il diritto di esistere, arrogandosi per di più la potestà di porle fine o di considerarla una merce, risulta in seguito assai difficile individuare limiti certi, condivisi e invalicabili. Questi risultano alla fine arbitrari e meramente formali. D’altra parte, cos’è che rende una vita degna e un’altra no? Quali sono i criteri certi per misurare la felicità e la realizzazione di una persona? Il rischio che prevalgano considerazioni di carattere utilitaristico o funzionalistico metterebbe in guardia la retta ragione dall’assumere decisioni dirimenti in questi ambiti, come purtroppo è accaduto e accade. Da questo punto di vista, destano grande preoccupazione gli sviluppi legislativi locali e nazionali sul tema dell’eutanasia. Così gli sbagli del passato si ripetono e nuovi continuamente vengono ad aggiungersi, favoriti dalle crescenti possibilità che la tecnologia oggi offre di manipolare e dominare l’essere umano, e dal progressivo sbiadirsi della consapevolezza sulla intangibilità della vita. Deprechiamo giustamente le negazioni della vita perpetrate nel passato, spesso legittimate in nome di visioni ideologiche o persino religiose per noi inaccettabili. Siamo sicuri che domani non si guarderà con orrore a quelle di cui siamo oggi indifferenti testimoni o cinici operatori? In tal caso non basterà invocare la liceità o la “necessità” di certe pratiche per venire assolti dal tribunale della storia. 4. Accogliere insieme ogni vita Nella Giornata per la vita salga dunque, da parte di tutte le donne e gli uomini, un forte appello all’impossibilità morale e razionale di negare il valore della vita, ogni vita. Non ne siamo padroni né possiamo mai diventarlo; non è ragionevole e non è giusto, in nessuna occasione e con nessuna motivazione. Il rispetto della vita non va ridotto a una questione confessionale, poiché una civiltà autenticamente umana esige che si guardi ad ogni vita con rispetto e la si accolga con l’impegno a farla fiorire in tutte le sue potenzialità, intervenendo con opportuni sostegni per rimuovere ostacoli economici o sociali. Papa Francesco ricorda che «il grado di progresso di una civiltà si misura dalla capacità di custodire la vita, soprattutto nelle sue fasi più fragili» (Discorso all’associazione Scienza & Vita, 30 maggio 2015). La drammatica crisi demografica attuale dovrebbe costituire uno sprone a tutelare la vita nascente. 5. Stare da credenti dalla parte della vita Per i credenti, che guardano il mistero della vita riconoscendo in essa un dono del Creatore, la sua difesa e la sua promozione, in ogni circostanza, sono un inderogabile impegno di fede e di amore. Da questo punto di vista, la Giornata assume una valenza ecumenica e interreligiosa, richiamando i fedeli di ogni credo a onorare e servire Dio attraverso la custodia e la valorizzazione delle tante vite fragili che ci sono consegnate, testimoniando al mondo che ognuna di esse è un dono, degno di essere accolto e capace di offrire a propria volta grandi ricchezze di umanità e spiritualità a un mondo che ne ha sempre maggiore bisogno.

Il Consiglio Episcopale Permanente della Conferenza Episcopale Italiana

MONTEPULCIANO, DOMENICA A SAN BIAGIO LA GIORNATA DEL RINGRAZIAMENTO CON IL PROGETTO “PIEVI”

Domenica prossima, 12 novembre 2023, alle ore 10.30, la comunità parrocchiale di Montepulciano celebrerà la Giornata nazionale del Ringraziamento. L’appuntamento – giunto alla sua 73ma edizione – vedrà la celebrazione dell’Eucaristia, presieduta dal parroco, don Domenico Zafarana e animata dal coro parrocchiale, nella Chiesa di San Biagio.

Per l’occasione la Parrocchia ha invitato le aziende vinicole del territorio cittadino inviando nelle settimane passate una lettera al Consorzio del Vino Nobile, che parteciperà con alcuni dei suoi componenti. Le aziende vinicole proprio in questi giorni hanno donato del vino – che verrà portato durante la presentazione dei doni in San Biagio – il quale verrà distribuito in beneficenza agli istituti religiosi del territorio diocesano.

Ma la Giornata del Ringraziamento non si limiterà alla sola celebrazione della Santa Messa; al termine del rito liturgico é infatti prevista in Canonica la presentazione del “Progetto Pievi”, che il Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano ha portato avanti negli ultimi anni sotto la presidenza di Andrea Rossi. A presentare il progetto sulle 12 Unità Geografiche Aggiuntive (UGA) saranno Giovanni Mignoni, archivista della diocesi di Montepulciano, e Riccardo Pizzinelli, presidente della Società Storica Poliziana. Saranno presenti, oltre al parroco e al presidente delle Opere Ecclesiastiche Riunite, anche alcuni titolari delle aziende di vino di Montepulciano oltre al rappresentante del Consorzio del Vino Nobile.

“Il nostro nuovo progetto – sintetizza Luca Tiberini, vicepresidente Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano – vuole valorizzare le diversità non solo territoriali, ma anche strutturali, dal grande al piccolo. Abbiamo pensato a Pievi, invece che ad altre soluzioni già in uso, perché sono un elemento identitario del nostro territorio: i toponimi nascono proprio da un approfondimento di tipo storico, paesaggistico e produttivo vitivinicolo”.

“Abbiamo fortemente voluto questa giornata, che stiamo organizzando insieme agli amici del Consorzio – commenta don Domenico Zafarana – per rendere grazie a Dio per il dono dei vigneti e dunque del vino, elemento trainante dell’economia e del benessere della nostra gente. Lo stile cooperativo che si manifesta tra le aziende del territorio é di esempio in tempi autoreferenziali come i nostri. Inoltre il “Progetto Pievi” proprio guardando al passato ci proietta al futuro, per un lavoro più sostenibile teso a fare conoscere le bellezze storico-religiose del territorio comunale”.

 

 

DALL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE PRESIDI IL “PREMIO ROMEI” AL CARD. LOJUDICE PER L’IMPEGNO VERSO I GIOVANI

L’ANP (Associazione Nazionale Dirigenti Pubblici e Alte Professionalità della Scuola) ha conferito ieri pomeriggio a Roma il Premio “Romei” al card. Augusto Paolo Lojudice, vescovo di Montepulciano-Chiusi-Pienza e arcivescovo di Siena-Colle di Val D’Elsa – Montalcino.

Nella motivazione del premio si legge: “per la sua grande attenzione ed il costante impegno profuso verso le persone in difficoltà, in particolare verso i giovani per i quali svolge una costante azione di recupero umano e culturale”.
Insieme la Cardinale sono stati premiati, tra gli altri, Carla Garlatti, Riccardo Di Segni, Alfredo Pontecorvi, Roberta Rizzo, Lidia Borzì, Marco Guerrini e Novella Calligaris.
La cerimonia si è tenuta presso l’Auditorium del Goethe Institut nell’ambito della XII edizione della manifestazione “Note di Merito”, durante la quale sono stati consegnati anche il “Premio Associazione Levi-Montalcini”, il “Premio eTutorweb”, ed il “Premio Spiaggiari”.
Una cerimonia che ha assegnato riconoscimenti a coloro che si sono distinti per merito nella scuola, come dirigenti e insegnanti, ed anche a personaggi del mondo della cultura, della Chiesa, della scienza e dell’arte che hanno trattato con particolare interesse le diverse problematiche giovanili e i temi dell’istruzione, della formazione, dell’educazione e della cittadinanza.
“Ringrazio l’ANP – dichiara il card. Augusto Paolo Lojudice, Vescovo di Montepulciano-Chiusi-Pienza  e Arcivescovo di Siena-Colle di Val d’Elsa-Montalcino – per questo prestigioso riconoscimento, in memoria di Piero Romei, che già negli anni novanta aveva l’idea di una nuova scuola articolata e strutturata in un modello aperto su precise basi teoriche e sperimentali, una serie di priorità sulle quali impegnare il personale scolastico in termini di qualità del servizio formativo erogato, di soddisfazione del proprio lavoro e di rendicontazione pubblica”.
“Proprio verso il mondo della scuola – aggiunge il card. Lojudice- stiamo puntando i nostri sforzi per creare dei ponti di dialogo e collaborazione che abbiano come punto centrale e prioritario gli studenti: dalla formazione culturale, a quella umana ed anche a quella spirituale”.

A SINALUNGA L’INCONTRO DEL CLERO DELLE DUE “CHIESE SORELLE”, MONTEPULCIANO-CHIUSI-PIENZA E SIENA-COLLE DI VAL D’ELSA-MONTALCINO

Si è svolto questa mattina a Sinalunga, presso il Santuario della Madonna del Rifugio, ospiti della Comunità Religiosa Semi del Verbo, il primo incontro interdiocesano del clero di i Siena Colle di Val D’Elsa- Montalcino e di Montepulciano- Chiusi- Pienza. Dopo la preghiera di Ora Terza, Padre Marco Pavan, docente presso la Facoltà Teologica dell’Italia Centrale, ha proposto una riflessione su “Importanza della parola di Dio nella vita del credente e della Chiesa”.

Al termine il confronto con il card. Augusto Paolo Lojudice. Qui una breve galleria fotografica.

           

ALLUVIONE IN TOSCANA: SI MOBILITA LA CARITAS DIOCESANA DI MONTEPULCIANO-CHIUSI-PIENZA. RACCOLTA DI FONDI, GENERI ALIMENTARI E MOBILIO

L’impegno concreto della rete ecclesiale per far fronte all’emergenza in corso. A partire da giovedì 2 novembre scorso forti raffiche di vento e piogge eccezionali hanno colpito con violenza varie regioni italiane, in particolare la Toscana dove hanno causato la morte di otto persone e migliaia di sfollati nei paesi tra le province di Prato e Firenze. Caritas Italiana, la Delegazione Regionale e le Caritas Diocesane Toscane si preparano anche al dopo emergenza, pensando in particolare alle famiglie più in difficoltà, che vivevano già situazioni di disagio e che rischiano ora di essere ancora di più messe al margine della società.
Grazie alla generosità degli italiani, che sta passando in queste ore anche dall’impegno di migliaia di volontari, potremo dare un concreto sollievo e un segno tangibile di vicinanza a centinaia di persone colpite direttamente o indirettamente dai danni delle alluvioni. L’ascolto e l’accompagnamento delle persone da parte delle Caritas Diocesane intende concretizzarsi in un supporto che vada anche al di là dell’emergenza in corso.
La Caritas di Montepulciano- Chiusi-Pienza è quotidianamente in contatto con la Delegazione Regionale nonché con i Direttori di Caritas Firenze, Prato e Pistoia, con i quali vengono concordati gli interventi al momento più necessari. 

“Già sabato e domenica scorsi –  spiega Giuliano Faralli, Direttore della Caritas diocesana – siamo stati nei luoghi alluvionati per fornire vestiario, indumenti intimi, materassi e biancheria per la casa, ma soprattutto umana solidarietà. Giovedì prossimo invieremo 4 bancali di prodotti alimentari di prima necessità, compreso specifici prodotti per l’infanzia”.

“È possibile contribuire agli interventi della Caritas diocesana per questa emergenza, facendo un bonifico bancario specificando nella causale “Emergenza alluvione Toscana” tramite il seguente IBAN IT34N0306925611100000003187 intestato a Caritas Diocesi Montepulciano Chiusi Pienza. In alternativa possono essere donati prodotti di prima necessità a lunga conservazione, consegnandoli alla sede di Caritas Diocesana Via Redi, 6A Montepulciano, aperta dal lunedì al venerdì dalle ore 8 alle 13 e dalle 14 alle 17″

“Se vogliamo fare insieme un’opera buona, adesso – conclude Faralli – è il momento giusto, poiché siamo ancora nella prima fase di emergenza. Chiaramente ci sarà necessità anche in futuro, ma adesso è l’urgenza della necessità. Per la fase successiva stiamo già parlando di fornitura di mobili per arredare alloggi e attrezzi da cucina per le famiglie che hanno perso tutto”.

SINALUNGA, L’8/XI IL PRIMO INCONTRO DEL CLERO DI MONTEPULCIANO-CHIUSI- PIENZA E DI SIENA- COLLE DI VAL D’ELSA- MONTALCINO

Mercoledì prossimo, 8 novembre 2023, dalle ore 10, si svolgerà a Sinalunga, presso il Santuario della Madonna del Rifugio, ospiti della Comunità Religiosa Semi del Verbo, il primo incontro interdiocesano del clero di Montepulciano- Chiusi- Pienza e di Siena Colle di Val D’Elsa- Montalcino.

Dopo la preghiera di Ora Terza è prevista, alle ore 10,30, la relazione di Padre Marco Pavan, docente presso la Facoltà Teologica dell’Italia Centrale su “Importanza della parola di Dio nella vita del credente e della Chiesa”.

Al termine si terrà l’incontro con il card. Augusto Paolo Lojudice. I lavori si concluderanno con il pranzo comunitario.

IL LINK DEL PRIMO INCONTRO DI FORMAZIONE BIBLICA

È possibile scaricare il primo incontro di formazione biblica tenuto nell’arcidiocesi di Siena-Colle Val d’Elsa-Montalcino e curato da don Roberto Bianchini, rettore della Cappella Universitaria di Siena. Il link per visualizzare il video è il seguente: https://drive.google.com/file/d/1V-dmAJyts3bHPAbes7FGMeDBJD_O8Ldm/view?usp=share_link.

La nostra diocesi – in comunione con la Chiesa sorella di Siena – sta riflettendo nell’anno pastorale in corso intorno al Vangelo secondo Giovanni. Il video che ci viene suggerito vuole ancor più avvicinarci alla Sacra Scrittura e ai tesori che essa contiene.

SINALUNGA: DOMANI “ANCHE LA PACE FA RUMORE”, LA FIACCOLATA PER DIRE NO A TUTTE LE GUERRE

Domani,  sabato  4 novembre 2023, alle ore 21, dalla piazza della stazione di Sinalunga, prenderà il via la fiaccolata della pace promossa dal comune di Sinalunga, da oltre 47 associazioni della consulta e dalla diocesi di Montepulciano- Chiusi-Pienza.
All’iniziativa, che ha come slogan “Anche la pace può fare rumore”, intervengono EDO ZACCHEI, sindaco di Sinalunga, il Card. AUGUSTO PAOLO LOJUDICE, vescovo di Montepulciano- Chiusi-Pienza e arcivescovo di Siena-Colle di Val D’Elsa-Montalcino e ROSY BINDI, presidente del comitato per il centenario della nascita di don Lorenzo Milani.
Il percorso si articolerà per 2 km fino a piazza Garibaldi dove ci sarà un punto di ristoro e il servizio navetta per tornare alla partenza.

SARTEANO: MESSAGGIO DEL CARD. LOJUDICE AL CONVEGNO DEI MEDICI CATTOLICI, “OPERATORI SANITARI PORTATORI DI SPERANZA”

“Gli operatori sanitari sono tutti i giorni in prima linea e svolgono un lavoro importante per aiutare il prossimo e dunque li ringrazio di cuore, soprattutto per l’impegno mostrato durante la pandemia. Sono stati i nostri punti di riferimento in un periodo buio per tutta l’umanità. Veniamo da un periodo molto delicato che ha cambiato il nostro stile di vita e le relazioni con il prossimo. Abbiamo tutti vissuto mesi e anni difficili durante la pandemia e anche dopo e ne stiamo ancora pagando le conseguenze”.
 
È quanto scrive il Card. Augusto Paolo Lojudice, vescovo di Montepulciano-Chiusi-Pienza in un messaggio inviato ai promotori dell’incontro “Dal tempo sospeso al dono del tempo. Vita e relazioni durante e dopo la pandemia” che si tiene oggi, sabato 28 ottobre 2023 a Sarteano alle ore 18,30 presso il centro pastorale parrocchiale. L’evento, organizzato dall’Associazione Medici Cattolici Italiani, dalla Diocesi di Montepulciano- Chiusi-Pienza e dalla comunità parrocchiale di Sarteano, per la festa di San Luca patrono degli operatori sanitari, offrirà un focus sulla vita e le relazioni durante e dopo la pandemia. Per l’occasione don Antonio Bartalucci, parroco ad Abbadia San Salvatore, offrirà una riflessione sull’argomento.
 
“Dovremmo provare ad uscire – aggiunge il Card. Lojudice -dalla nostra zona di sicurezza e a relazionarci con il mondo esterno. Per fare ciò dobbiamo cercare di guardare a chi ci sta vicino con gli occhi di cristiani per non far sentire nessuno inadatto e a disagio, ma anzi fratello e sorella”.
“Questo – continua – perché dopo il Covid ognuno di noi – anche inconsciamente – si è allontanato sempre di più dal mondo esterno, preferendola solitudine e rifugiandosi nel mondo virtuale perdendo spesso il contatto con il resto del mondo. Si è preferito l’IO al NOI”.
“Penso – sottolinea il cardinale – ai nostri ragazzi e ragazze, che più di tutti hanno sofferto la mancanza di relazioni vive e vere. Lo stare con gli altri è alla base della nostra vita, del nostro essere cittadini. Fare parte di una comunità ci rende completi. Sempre”.
“La nostra missione – continua -come cristiani è quella di esserne il collante, la garanzia che la casa comune tiene e sarà sempre un punto di riferimento. Dobbiamo – tutti insieme – rilanciare la solidarietà e la cooperazione come metodo del vivere comune”.
“Proprio Durante la pandemia – aggiunge – abbiamo avuto luminosi esempi di dedizione verso gli altri soprattutto da parte del personale sanitario. Lo dicevo alcuni giorni fa: non possiamo parlare di pace e di solidarietà a livello mondiale, se non siamo in grado di coltivarle nella nostra vita quotidiana”.
“L’augurio che faccio a tutti voi – conclude il Cardinale – è proprio questo: di essere portatori di speranza. Saluto con affetto, stima e riconoscenza quanti a diverso titolo – ogni giorno- svolgono il loro lavoro nell’ambito sanitario. A Voi tutti GRAZIE”.  

SINALUNGA: NELLA PARROCCHIA NASCE LO SPORTELLO “PAPA FRANCESCO” DEDICATO AI BAMBINI DSA, UN SERVIZIO ANCHE PER LE FAMIGLIE

DSA, una sigla che negli ultimi anni si sente pronunciare spesso e che ancora sembra essere un qualcosa di misterioso. In realtà l’acronimo significa Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA) e sono disturbi del neuro-sviluppo che riguardano la capacità di leggere, scrivere e calcolare in modo corretto e fluente e che si manifestano con l’inizio della scolarizzazione.
Un problema serio per molte famiglie che si trovano il più delle volte impreparate e in difficoltà nell’affrontare questa problematica.
Per questo è nato lo sportello “Papa Francesco” nella parrocchia San Pietro ad Mensulas a Sinalunga dove esperti del settore (psicologi dell’età evolutiva e tutor DSA) il lunedì, il mercoledì e il venerdì dalle ore 15 alle ore 18 saranno a disposizione delle famiglie per sostenerle in un percorso non sempre facile.
“È stato proprio Il Papa a darci l’idea quando ci ha chiesto di essere Chiesa in uscita e di andare verso le nuove fragilità – spiega Don Claudio Porelli, parroco di San Pietro ad Mensulas – e incontrando tante famiglie abbiamo capito che una nuova emergenza era proprio quella dei Disturbi Specifici dell’Apprendimento. Per questo abbiamo pensato di intitolare idealmente il nostro servizio proprio al Pontefice”.
“Un fenomeno – aggiunge Don Claudio – che sta coinvolgendo sempre più bambini e che se non trattato adeguatamente può creare molti problemi non solo ai ragazzi, soprattutto in ambito scolastico, ma a tutta la famiglia”.
“Non puntiamo solo a creare un giusto percorso di sostegno – aggiunge il parroco – ma anche e mettere in connessione le famiglie per fare in modo che si sentano meno sole. La parrocchia è diventata così un luogo di incontro, di scambio di esperienze e di grande solidarietà. Io che amo il calcio con i colori giallorossi, dico che abbiamo fatto squadra tra le famiglie e i professionisti”.
“Sappiamo bene – ci racconta- Eleonora Cappelletti, coordinatrice dell’iniziativa e tutor DSA – quanto sia difficile a volte essere genitori di un figlio DSA, soprattutto comprendiamo bene quali difficoltà si incontrano nella vita quotidiana a partire dalla scuola. In tali contesti si entra in crisi facilmente e in casa nascono tensioni”.
“Dobbiamo – aggiunge Cappelletti – mettere i genitori in grado di capire cosa fare, come agire, prima di tutto con una certificazione ufficiale della diagnosi DSA o presso centri specializzati o la stessa ASL di riferimento. I metodi e i percorsi ormai ci sono e una volta compresa la situazione si può solo migliorare”.
“Cerchiamo di essere accanto ai genitori e ai ragazzi – continua Cappelletti – sottolineando loro che  se esiste un dubbio, una domanda occorre porla subito. Siamo qui per questo. Non bisogna attendere troppo per avere una diagnosi DSA perché se si va avanti con l’età dei bambini poi il percorso per il sostegno potrebbe essere difficile”.