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ESORTAZIONE DEL PAPA DEDICATA A TERESINA, SANTA CORAGGIOSA DEI TEMPI MODERNI

Papa Francesco pubblica l’esortazione apostolica dedicata alla “sorella” degli atei e dei disperati: dal Carmelo ha mostrato a tutti che la via della felicità è affidarsi a Dio. Teresa Martin, ragazza normanna, a 15 anni si è seppellita in un convento ove è morta di tubercolosi a 24 anni. Però aveva scritto a mano tre quadernetti che, pubblicati, hanno scatenato all’inizio del secolo scorso ciò che chiamarono “un uragano di gloria”. Leggendoli un papa santo, Pio X, disse che quella ragazzina era «la più grande santa dei tempi moderni», e già nel 1925 l’austero e dotto Pio XI la dichiarò santa in piazza San Pietro: santa Teresa di Gesù Bambino e del Volto Santo, carmelitana scalza. Chiuso? Macché: nel 1996 Giovanni Paolo II l’ha proclamata Dottore della Chiesa, alla pari di due sole altre donne in 2000 anni: Caterina da Siena e Teresa d’Avila. E da allora tutti i papi si sono occupati di lei. Ora papa Francesco pubblica un’esortazione apostolica dedicata a quella che tutti chiamano “la piccola” Teresa di Gesù Bambino.

Ma chi è stata, allora, questa ragazza francese? Nata nel 1873, presto orfana di madre, padre sant’uomo, ma fragile, e quattro sorelle un po’ nevrotiche. A meno di tre anni dice che si farà suora. A dieci una malattia gravissima la porta in punto di morte: guarisce di colpo e dice che la Madonna le ha sorriso. A undici anni prima Comunione: racconta di essersi “fusa” con Gesù. A quattordici anni pregando chiede a Gesù che un triplice assassino feroce, Enrico Pranzini, condannato alla ghigliottina, dia un segno di conversione. I giornali del 1° settembre 1887 raccontano: già con la testa sotto la lama, quello chiede un crocifisso e lo bacia.

Per lei è il segno decisivo e vuole andare in convento. Tutti la sconsigliano: troppo giovane. Cocciuta, va dal vescovo: niente. Chiuso? Macché. Va fino a Roma, dal Papa, e il 20 novembre 1887 si aggrappa letteralmente alle ginocchia del vecchio Leone XIII: «voglio entrare in convento!». La spunta, e l’8 aprile 1888, a quindici anni, si seppellisce al Carmelo di Lisieux: suor Teresa di Gesù Bambino. Nove anni di convento e di vita nascosta, la malattia e la morte, 30 settembre 1897. Finito? Macché! Comincia allora, e lei l’aveva detto esplicitamente: «Voglio passare il mio cielo a fare del bene sulla terra».

Gli altri riposano in pace, lei no. Quei tre quadernetti vanno stampati in tutte le lingue in milioni di copie. Prima in diocesi, poi a Roma, sono costretti a fare i conti con lei. Decine di migliaia di grazie, centinaia di richieste di riconoscimento di miracolo, tutto pubblico, tutto agli atti nero su bianco. Come una “pioggia di rose”. Perciò, anche esagerando, l’hanno chiamata “la santa delle rose”.

Ma c’era altro. In quei tre quadernucci la Chiesa cattolica ha trovato una vera lezione per tutti. Eccola: Dio vuole che l’uomo diventi Dio, con Lui, e che ami gli uomini, tutti, con il suo stesso Amore che chiede soltanto di invadere l’umanità intera. Ed è l’amore che fa muovere il mondo. E Dio è il destino di tutti, anche e soprattutto dei peccatori, degli ultimi, dei dubbiosi, dei lontani. Lei si è dichiarata sorella degli atei e dei disperati, annunciando che tutti, anche i delinquenti più feroci, se si lasciano invadere dal perdono e dall’amore di Dio, possono essere felici fin da questa vita, e poi definitivamente nell’altra.

La religione che ha vissuto e descritto lei, avendo come unico maestro Gesù, non è l’oppio del popolo, ma la felicità offerta realmente a tutti. Una pazza? Una visionaria? Un’esaltata? No. Una piccola ragazza francese è diventata una gigante, e i grandi l’hanno presa sul serio, da Paul Claudel a Joseph Roth, che l’ha messa al centro della sua “Leggenda del Santo Bevitore”, da Gilbert Cesbron a giganti della teologia come Hans Urs von Balthasar. E infine Giovanni Paolo II l’ha messa in cattedra: Dottore della Chiesa. Benedetto XVI l’ha proclamata maestra dei teologi, e papa Francesco le ha dedicato in questi giorni un’intera esortazione apostolica. Una lezione per tutti. Teresa Martin, ragazza normanna, testa dura e cuore grande, ha scritto che bisogna camminare nella luce , e ha insegnato che Dio, l’amore, la felicità, è a portata di tutti.

(Fonte Avvenire – di Gianni Gennari).

 

QUI IL TESTO DELL’ESORTAZIONE: 

ESORTAZIONE APOSTOLICA

IL 17/X LA DIOCESI ADERISCE ALLA GIORNATA NAZIONALE PER LA PACE E LA RICONCILIAZIONE

La diocesi di Montepulciano-Chiusi-Pienza aderisce alla Giornata nazionale di digiuno, preghiera e astinenza per la pace e la riconciliazione.

La data scelta è martedì 17 ottobre 2023, in comunione con i cristiani di Terra Santa secondo le indicazioni del Cardinale Pierbattista Pizzaballa, Patriarca di Gerusalemme dei Latini, che a nome di tutti gli Ordinari ha chiesto alle comunità locali di incontrarsi “nella preghiera corale, per consegnare a Dio Padre la nostra sete di pace, di giustizia e di riconciliazione”. In un momento di grande dolore e forte preoccupazione per l’escalation di violenza in Medio Oriente, l’invito è rivolto al tutte le realtà ecclesiali della diocesi perché aderiscano.

Nel frattempo, domenica 15 ottobre, in tutte le celebrazioni eucaristiche, può essere adottata questa intenzione: “Padre misericordioso e forte: ‘tu non sei un Dio di disordine, ma di pace’. Spegni nella Terra Santa l’odio, la violenza e la guerra, perché rifioriscano l’amore, la concordia e la pace. Preghiamo”.

Per la Diocesi di Montepulciano – Chiusi – Pienza si propone di organizzare, martedì 17 ottobre, l’Adorazione Eucaristica, in ogni Parrocchia, alle ore 17 e/o alle ore 21, in modo da essere tutti spiritualmente riuniti in un’unica grande preghiera.

Per l’occasione è stato predisposto uno schema di preghiera (qui il testo):

https://www.chiesacattolica.it/wp-content/uploads/sites/31/2023/10/12/Adorazione-eucaristica-17-ott-2023.pdf

LE CHIESE “SORELLLE” DI MONTEPULCIANO E SIENA DA PAPA FRANCESCO CON 3 MILA PELLEGRINI

“Le Chiese sorelle di Siena e Montepulciano” – così le ha definite il Card Augusto Paolo Lojudice – hanno voluto offrire oggi un segno di affetto e devozione a Papa Francesco con un presenza da record a piazza San Pietro per l’udienza generale.
Infatti, quasi 3 mila pellegrini dalle diocesi di Siena-Colle di Val D’Elsa-Montalcino e Montepulciano-Chiusi-Pienza hanno invaso pacificamente la Capitale.
Oltre 30 i volontari per l’accoglienza con il gruppo motociclisti diocesano di Montepulciano-Chiusi-Pienza e la presenza dei volontari dell’Unitalsi che hanno supportato i pellegrini con disabilità.
Erano presenti le autorità, i sindaci, le scuole, le università, le contrade, le associazioni diocesane ed anche alcuni ospiti speciali dai centri Caritas ed anche alcuni detenuti che hanno avuto un permesso straordinario.
Francesco ha salutato la folta delegazione così: “Rivolgo un cordiale benvenuto ai pellegrini di lingua italiana, cominciando dai fedeli delle diocesi di Siena-Colle Val d’Elsa-Montalcino e di Montepulciano-Chiusi-Pienza, accompagnati dal Cardinale Paolo Lojudice: cari amici, grazie della vostra presenza! Vi incoraggio a seguire l’esempio di Santa Caterina e Sant’Agnese da Montepulciano, diventando protagonisti di bene nelle vostre comunità”.
Al Papa sono stati portati in dono un tondo artistico con soggetti legati a Santa Caterina da parte dell’Arcidiocesi di Siena-Colle di Val d’Elsa-Montalcino e una formella di mosaico vitreo rappresentante una colomba della pace da parte della diocesi di Montepulciano-Chiusi-Pienza.
Dopo l’udienza il card. Lojudice ha presieduto la Santa Messa presso l’altare della confessione nella basilica di san Pietro con lui concelebrano oltre 60 sacerdoti.
Durante l’omelia il Cardinale ha evidenziato l’importanza del vero perdono – riprendendo i temi esposti dal Papa Francesco – e la necessità di riappropriarci in un modo profondo della preghiera come mezzo per arrivare a Dio. Ha ringraziato poi tutti gli organizzatori di questo importante evento, evidenziando come la complessa macchina organizzativa, fatta eccezione per qualche piccolo disguido, ha funzionato.

Le fotografie sono state realizzate da Fabio Di Pietro.

 

Qui si può vedere il video dell’udienza generale al minuto 1.03.58 il saluto del Pontefice alle due diocesi:

Qui si possono vedere le interviste realizzate da TELEPACE al gruppo motocilisti di Montepulciano e ai pellegrini di Siena:

Per potere vedere ed acquistare le fotografie occorre visitare il sito:

https://photo.vaticanmedia.va/it/8512-11-10-2023UdGenerale.html

 

Le fotografie della giornata:

IL CARD. LOJUDICE A VATICANEWS, “AFFRONTIAMO LE SFIDE DI OGGI CON IL “RIPENSAMENTO” SUGGERITO DAL PAPA

 

C’è un sostantivo che indica il cammino della Chiesa definito dal magistero di Papa Francesco. Si tratta di “ripensamento”. Ne è convinto il cardinale Paolo Lojudice, arcivescovo di Siena-Colle di Val D’Elsa-Montalcino e vescovo di Montepulciano-Chiusi-Pienza, che in un colloquio con Telepace ripreso da Vaticanews riflette sulle sfide sul tavolo a partire dal Sinodo. “Certamente – afferma – darà dei risultati importanti affinché la Chiesa sia sempre più fedele alla sua missione di annunciare il Vangelo”. Un cammino complesso, come ha riconosciuto lo stesso Papa Francesco, che secondo il porporato “vuole aiutarci a ripensare il nostro modo di essere in rapporto con la realtà e con il mondo”.

L’APPELLO DELLA LAUDATE DEUM

È lo stesso orizzonte di cambiamento delineato dalla Laudate Deum, attraverso un messaggio molto chiaro all’indirizzo di tutte le persone di buona volontà. “L’umanità rischia di non salvarsi per quello che sta accadendo che in gran parte è causato dagli stili di vita e dagli atteggiamenti di tutti noi”, spiega il cardinale. Quello del Pontefice, prosegue, è un appello biblico che ricorda le parole di Paolo a Timoteo: “Dio vuole che tutti gli uomini siano salvi”.

IL PROBLEMA DEI MINORI NON ACCOMPAGNATI
Il Papa insiste con forza su questo argomento. La stessa forza che utilizza quando parla della guerra: “In fondo anche questa è una guerra”, aggiunge Lojudice. “Usa termini estremamente duri per dirci ad esempio che sul fronte delle migrazioni climatiche, le partenze avranno un’ampiezza molto più importante di quello che si possa immaginare”. È evidente che occorre farsi trovare preparati per dare una risposta adeguata e non emergenziale. “Non possiamo girarci dall’altra parte”, afferma a proposito di un altro tasto delicato come quello dei minori stranieri non accompagnati. “Dobbiamo unire gli sforzi e mettere insieme le intelligenze migliori”.

TREMILA PERSONE ALL’UDIENZA DEL PAPA

La sinodalità, dunque, rappresenta un modo per riflettere e agire anche dal punto di vista pastorale. E il cardinale Lojudice auspica di continuare su questa strada con le due “Chiese sorelle”, quella di Siena e quella di Montepulciano, poste sotto la sua guida. Ad unirle ci sono santa Caterina da Siena e santa Agnese di Montepulciano, con la prima che ha tratto ispirazione dalla spiritualità della seconda. Proprio sotto la loro egida si svolgerà un cammino insieme e cioè il pellegrinaggio organizzato domani, mercoledì 11 ottobre, a Roma per incontrare il Papa a margine dell’udienza generale in Piazza San Pietro. “Arriverà un gruppo di circa tre mila persone”, annuncia il porporato aggiungendo che ha illustrato questa iniziativa a Francesco durante un colloquio nei giorni scorsi a Santa Marta. “Ho raccontato al Papa che saranno rappresentate tutte le categorie delle due comunità: bambini, giovani, famiglie, operatori pastorali, ammalati e detenuti dei due istituti presenti nel territorio della diocesi di Siena”.

ASCOLTA L’INTERVISTA:

GUARDA L’INTERVISTA: https://youtu.be/F1JUaiXQacY?si=pBRXbTZr_KQU55Wx

IL PELLEGRINAGGIO INTERDIOCESANO A ROMA, NUMERI DA RECORD E TANTA EMOZIONE

Manca poco al pellegrinaggio interdiocesano (Montepulciano-Chiusi-Pienza e Siena-Colle di Val D’Elsa-Montalcino) a Roma per abbracciare idealmente Papa Francesco in occasione dell’udienza generale dell’11 ottobre 2023 (inizio alle ore 9).I numeri sono da record: 2800 pellegrini, 55 pullman dalle due diocesi in arrivo nella Capitale. Oltre 30 i volontari per l’accoglienza nella Capitale. Mobilitato anche il gruppo motociclisti diocesano di Montepulciano-Chiusi-Pienza.
Grazie al sostegno della presidenza dell’Assemblea Capitolina di Roma è stato possibile organizzare al meglio l’arrivo e lo stazionamento dei pullman ed anche l’accoglienza delle persone disabili, degli anziani e dei bambini.
Al Papa verranno portati in dono un tondo artistico con soggetti legati a Santa Caterina da parte dell’Arcidiocesi di Siena-Colle di Val d’Elsa-Montalcino e una formella di mosaico vitreo rappresentante una colomba della pace da parte della diocesi di Montepulciano-Chiusi-Pienza.
Dopo l’udienza, sempre l’11 ottobre 2023,  il card. Lojudice presiederà la santa messa presso l’altare della confessione nella basilica di san Pietro con lui concelebrano oltre 60 sacerdoti.

MONTEPULCIANO, IL 13/X AL VIA GLI INCONTRI DIOCESANI DELLA LECTIO DIVINA SUL VANGELO DI GIOVANNI

Prenderanno il via venerdì prossimo 13 ottobre 2023 gli incontri diocesani della Lectio Divina, che quest’anno sono dedicati al Vangelo secondo Giovanni.

L’appuntamento è  – per ogni data –  alle ore 21,15 nei locali della Parrocchia di San Biagio a Montepulciano.

Le date:

Venerdì 13 ottobre: Don Antonio Canestri sui capitoli 1-2. Prologo e le Nozze di Cana.

Venerdì 10 novembre: Prof.ssa Gaia Bianconi sui capitoli 3-4. L’incontro con Nicodemo e con la Samaritana.

Venerdì 15 dicembre: Prof. Andrea Giambetti sui capitoli 8-9. L’adultera e il cieco nato.

Venerdì 12 gennaio: Don Domenico Zafarana sui capitoli 11-12. La Resurrezione di Lazzaro e l’unzione di Betania.

Venerdì 16 febbraio: Don Antonio Bartalucci sui capitoli 15-17. La Vite e i tralci e i discorsi di commiato.

Venerdì 15 marzo: Prof.sse Elena Roghi e Silvia Gennari sui capitoli 18-19. La passione e la morte di Gesù.

Venerdì 12 aprile: Prof. Don Manlio Sodi sul capitolo 20. La  Resurrezione e l’apparizione a Maria Maddalena.

 

FRANCESCO MARTINI NOMINATO VICEPRESIDENTE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE DELLE FABRICERIE

Nella riunione dell’associazione nazionale delle fabbricerie, è stato eletto presidente dell’Associazione il dott. Andrea Maestrelli, presidente della Primaziale di Pisa, sono stati nominati due vice, uno in rappresentanza delle grandi fabbricerie, Carlo Alberto Tesserin presidente della Procuratoria di San Marco (Venezia) e uno, Francesco Martini (presidente della Fabbriceria della Chiesa Cattedrale di Pienza), in rappresentanza delle piccole Fabbricerie.
È stato inoltre eletto Presidente onorario, Pier Francesco Pacini.

CARD. LOJUDICE, “DOMANI PREGHIERA PER LA PACE, DAL MEDIO ORIENTE ALL’UCRAINA

“Un momento grave e difficile per tutto il mondo perché la pace, come la guerra, in ogni parte della terra riguarda tutti, nessuno escluso. La mia preghiera per tutte le vittime innocenti del nuovo conflitto che coinvolge israeliani e palestinesi”.


E’ quanto dichiara il Card. Augusto Paolo Lojudice, arcivescovo di 
 Siena-Colle di Val D’Elsa -Montalcino e vescovo di Montepulciano- Chiusi-Pienza,

“Il mondo è lacerato, ormai, da numerosi conflitti. Alcuni – aggiunge – che si protraggono da oltre mezzo secolo, ma noi non dobbiamo rassegnarci alla guerra. Dobbiamo ancora di più contribuire affinchè la pace non sia più un lusso, ma il legame che unisce tutti i popoli della terra. La nostra terra”.

“Invito le comunità a me affidate- continua- di Montepulciano- Chiusi-Pienza e Siena-Colle di Val D’Elsa -Montalcino, domani, nelle celebrazioni domenicali, a pregare per la pace e per la tante troppe vittime di inutili e assurdi conflitti che non possono lasciarci indifferenti. Dall’Ucraina, al Nagorno Karabakh ed ora, con grande dolore, per il Medio Oriente”.

MONTEPULCIANO E SIENA: A SAN PIETRO OLTRE 2800 PELLEGRINI CON 55 PULLMAN. GIOVEDÌ SCORSO IL CARD. LOJUDICE DAL PAPA PER PRESENTARE L’EVENTO

Un evento eccezionale quello che si sta preparando per mercoledì prossimo 11 ottobre 2023 per il  pellegrinaggio interdiocesano (Siena-Colle di Val D’Elsa-Montalcino e Montepulciano-Chiusi-Pienza) a Roma per abbracciare idealmente Papa Francesco in occasione dell’udienza generale (inizio alle ore 9).
I numeri sono da record: 2800 pellegrini, 55 pullman dalle due diocesi in arrivo nella Capitale. Oltre 30 i volontari per l’accoglienza nella Capitale. Mobilitato anche il gruppo motociclisti diocesano di Montepulciano-Chiusi-Pienza.
Su indicazione del Card. Lojudice prenderanno parte a questo vero proprio evento tutte le realtà presenti sul territorio: le autorità, i sindaci, le scuole, le università, le contrade, le associazioni diocesane ed anche alcuni ospiti speciali dai centri Caritas ed anche alcuni detenuti che hanno avuto un permesso straordinario.
Grazie al sostegno della presidenza dell’Assemblea Capitolina di Roma è stato possibile organizzare al meglio l’arrivo e lo stazionamento dei pullman ed anche l’accoglienza delle persone disabili, degli anziani e dei bambini.
Lo scorso giovedì 5 ottobre 2023 il cardinale Lojudice è stato ricevuto in udienza da Papa Francesco al quale ha voluto raccontare il significato di questo pellegrinaggio “per testimoniare al Pontefice la nostra vicinanza e il nostro filiale affetto” ha detto l’arcivescovo.
Al Papa verranno portati in dono un tondo artistico con soggetti legati a Santa Caterina da parte dell’Arcidiocesi di Siena-Colle di Val d’Elsa-Montalcino e una formella di mosaico vitreo rappresentante una colomba della pace da parte della diocesi di Montepulciano-Chiusi-Pienza.
Dopo l’udienza, sempre l’11 ottobre 2023,  il card. Lojudice presiederà la santa messa presso l’altare della confessione nella basilica di san Pietro con lui concelebrano oltre 60 sacerdoti.